Revoca Sequestro Giudiziario di Quote Societarie: L’Accordo tra le Parti Vince in Tribunale
La gestione delle controversie societarie può spesso condurre a misure cautelari incisive, come il sequestro di quote. Tuttavia, la volontà concorde delle parti può ribaltare la situazione. Un’ordinanza del Tribunale di Ancona illustra perfettamente come un accordo transattivo possa portare alla revoca del sequestro giudiziario, semplificando la procedura e dimostrando la centralità dell’autonomia negoziale. Analizziamo questo caso emblematico per capire le dinamiche e le implicazioni pratiche.
I Fatti del Caso
La vicenda trae origine da una controversia societaria che aveva portato il Tribunale a disporre, con un provvedimento del 1° aprile 2025, il sequestro giudiziario di una quota di partecipazione pari al 40% del capitale di una società. Successivamente, le parti in causa, assistite dai rispettivi legali muniti di procura speciale, hanno raggiunto un accordo transattivo completo dinanzi a un notaio.
Sulla base di tale accordo, che prevedeva anche la compensazione delle spese legali e di custodia, le parti hanno depositato dichiarazioni di rinuncia al sequestro e di accettazione della rinuncia, presentando una richiesta congiunta al giudice per la revoca della misura cautelare.
La Decisione del Tribunale e l’Impatto della Revoca del Sequestro Giudiziario
Il giudice, esaminati gli atti, ha accolto pienamente la richiesta delle parti. Il provvedimento emesso si articola in tre punti fondamentali:
1. Revoca del Sequestro: Il Tribunale ha revocato il sequestro giudiziario che gravava sulla quota del 40% del capitale sociale.
2. Liberazione del Custode: Di conseguenza, il custode giudiziario, un avvocato nominato per la gestione della quota sequestrata, è stato liberato dall’incarico conferitogli.
3. Pubblicità Legale: È stato ordinato al conservatore del registro imprese di annotare l’ordinanza di revoca, garantendo così la piena efficacia e opponibilità a terzi della decisione.
Le Motivazioni alla Base dell’Ordinanza
La decisione del giudice si fonda su una logica chiara e pragmatica. La motivazione principale risiede nella volontà congiunta delle parti. Avendo raggiunto un accordo che risolve la controversia alla base del sequestro, la misura cautelare perde la sua ragione d’essere. Il giudice ha preso atto dell’accordo extragiudiziale e della conseguente rinuncia, elementi che hanno reso superflua la prosecuzione della misura.
Inoltre, il giudice ha ritenuto non necessario instaurare un ulteriore contraddittorio mediante la fissazione di un’udienza. La richiesta congiunta e l’accordo formalizzato erano sufficientemente chiari e completi da permettere una decisione ‘de plano‘, ovvero sulla base dei soli documenti depositati, accelerando notevolmente i tempi della procedura.
Conclusioni: Implicazioni Pratiche del Provvedimento
Questa ordinanza evidenzia un principio fondamentale del nostro ordinamento: la prevalenza dell’autonomia negoziale delle parti. Quando i contendenti trovano una soluzione condivisa, il processo si adegua, rimuovendo gli ostacoli procedurali precedentemente istituiti. Le implicazioni pratiche sono significative: la revoca del sequestro giudiziario restituisce la piena disponibilità della quota societaria al suo titolare, sbloccando operazioni aziendali e ponendo fine a una situazione di incertezza. Il caso dimostra come un accordo ben strutturato possa essere lo strumento più efficace e rapido per risolvere complesse controversie societarie, evitando i costi e le lungaggini di un contenzioso prolungato.
È sempre necessaria un’udienza per ottenere la revoca di un sequestro?
No. Come dimostra questo caso, se la richiesta di revoca è presentata congiuntamente da tutte le parti sulla base di un accordo chiaro e formale, il giudice può decidere sulla base degli atti depositati senza fissare un’udienza.
Cosa succede al custode giudiziario dopo la revoca del sequestro?
Con la revoca della misura cautelare, il custode giudiziario viene formalmente liberato dall’incarico e cessano le sue funzioni di amministrazione e conservazione del bene che gli era stato affidato.
Testo del provvedimento
ORDINANZA TRIBUNALE DI ANCONA – N. R.G. 00004812 2024 DEPOSITO MINUTA 01 07 2025 PUBBLICAZIONE 01 07 2025
TRIBUNALE DI ANCONA
SEZIONE SPECIALIZZATA IN MATERIA DI IMPRESA
Il giudice NOME COGNOME viste le rispettive dichiarazioni depositate dai procuratori delle parti (muniti di procura speciale a transigere) di rinuncia al sequestro e di accettazione alla rinuncia;
vista la conseguente richiesta presentata da entrambe le parti di revoca del sequestro giudiziario della quota di partecipazione societaria pari al 40% del capitale della disposto con ordinanza del 01.04.2025;
visto l intervenuto accordo tra le parti raggiunto dinanzi al notaio il 3 giugno u.s.; ‘ preso atto dell accordo di compensazione delle spese rispettivamente anticipate, tra cui vanno ‘ incluse quelle che verranno liquidate a favore del custode giudiziario, dietro sua istanza; ritenuto non necessario instaurare il contraddittorio mediante fissazione di udienza;
P.Q.M.
1) revoca il sequestro giudiziario della quota di partecipazione societaria pari al 40% del capitale della emesso nell’ambito della procedura RG n. 4812/2024 con ordinanza del 01.04.2025; per l’effetto, libera il custode giudiziario a vv. NOME COGNOME dall’incarico conferitogli;
2) ordina al conservatore del registro imprese presso la camera di commercio di Ancona di
annotare ai fini della pubblicità la presente ordinanza di revoca del sequestro giudiziario.
Manda al cancelliere la comunicazione alle parti e al custode.
Ancona, 1° luglio 2025
Il giudice
NOME COGNOME