Una società ha citato in giudizio il proprio istituto di credito per l'applicazione di interessi illegittimi e altre spese non dovute su un conto corrente. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 4214/2024, ha affrontato il tema della ripetizione indebito conto aperto, confermando che il cliente non può ottenere la restituzione materiale delle somme finché il rapporto è in corso, se i versamenti effettuati hanno avuto natura meramente ripristinatoria della provvista. Può, tuttavia, ottenere l'accertamento del saldo corretto e la rettifica del conto. La Corte ha rigettato sia il ricorso della banca che quello della società correntista.
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