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Codice Civile
Codice Penale

Diritto del Lavoro

Costituzione del rapporto di lavoro, concorso pubblico, giurisdizione

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE D’APPELLO DI ROMA SEZIONE LAVORO all’udienza del 25/09/2018 ha pronunciato la seguente SENTENZA n. 3452/2018 pubblicata il 05/10/2018 nella causa civile in grado di appello TRA COMUNE DI XXX rappresentato e difeso dagli avv.ti ed elettivamente domiciliato presso lo studio del primo in Roma, giusta procura […]

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Contratto a termine, risoluzione del rapporto

Contratto a termine, risoluzione del rapporto per mutuo consenso, condizioni, chiara e certa comune volontà delle parti medesime di porre definitivamente fine ad ogni rapporto lavorativo.

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Abbandono del posto di lavoro

Abbandono del posto di lavoro, totale distacco dal bene da proteggere, idoneità dell’inadempimento del lavoratore a pregiudicare le esigenze di prevenzione proprie del servizio svolto.

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Licenziamento per ritorsione, ingiusta e arbitraria reazione

Licenziamento per ritorsione, costituisce l’ingiusta e arbitraria reazione ad un comportamento legittimo del lavoratore colpito o di altra persona ad esso legata.

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Azione risarcitoria nei confronti del lavoratore

Azione risarcitoria nei confronti del lavoratore, grava sul datore di lavoro la prova che l’evento dannoso sia causalmente correlato ad una condotta del lavoratore.

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Lavoratore in malattia assente alla visita di controllo

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE di PERUGIA Sezione Lavoro Il Tribunale, in persona del Giudice del Lavoro, promossa da XXX (avv.) ricorrente – contro I.N.P.S. (avv.) – YYY – contumace convenuti– ha emesso e pubblicato, ai sensi dell’art. 429 c.p.c., all’udienza del giorno 27.7.2018, leggendo la motivazione ed il dispositivo, la seguente […]

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Licenziamento collettivo per riduzione di personale

Repubblica Italiana In nome del Popolo Italiano Tribunale Ordinario di Milano Sezione Lavoro Il Giudice di Milano quale giudice del lavoro ha pronunciato la seguente Sentenza n. 2162/2018 pubblicata il 27.07.2018 nella causa promossa da XXX, con l’Avv.to e con l’Avv.to, elettivamente domiciliato in Milano; RICORRENTE contro YYY, con l’Avv.to e con l’Avv.to, elettivamente domiciliato […]

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Inquadramento lavoratore subordinato, differenze retributive

Inquadramento lavoratore subordinato, non può prescindersi dall’accertamento delle attività lavorative in concreto svolte, differenze retributive.

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Lavoratore che svolge attività in malattia

Obbligo di astenersi da attività che possano compromettere la guarigione; attività svolta dal lavoratore in malattia non deve essere utile al datore.

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Licenziamento per giustificato motivo oggettivo

La manifesta insussistenza va riferita ad una evidente, e facilmente verificabile sul piano probatorio, assenza dei suddetti presupposti a fronte della quale il giudice può applicare la disciplina di cui al comma 4 del medesimo articolo 18 ove tale regime sanzionatorio non sia eccessivamente oneroso per il datore di lavoro. Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 10435 del 02/05/2018

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Ritenute previdenziali, omesso versamento

Ritenute previdenziali ed assistenziali, omesso versamento, importo rilevante ai fini del raggiungimento della soglia di punibilità, criterio di individuazione In tema di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali operate dal datore di lavoro sulle retribuzioni dei dipendenti, l’importo complessivo superiore ad euro 10. 000,00 annui, rilevante ai fini del raggiungimento della soglia di punibilità, deve essere individuato con riferimento alle mensilità di scadenza dei versamenti contributivi (periodo 16 gennaio – 16 dicembre, relativo alle retribuzioni corrisposte, rispettivamente, nel dicembre dell’anno precedente e nel novembre dell’anno in corso.

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Licenziamento disciplinare, contestazione tardiva

Licenziamento disciplinare, contestazione tardiva, applicazione della sanzione dell’indennità come prevista dal quinto comma dello stesso art.

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Docenti depennati, occasione precedenti aggiornamenti

La trasformazione delle graduatorie permanenti di cui all’art. 1, comma 1 bis, del d. l. n. 97 del 2004, convertito in legge n. 143 del 2004, nella parte in cui prevede che, a domanda, il docente cancellato possa essere reinserito nella graduatoria con il punteggio maturato al momento della cancellazione.

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Socio lavoratore cooperativa, impugnazione del recesso

In tema di tutela del socio lavoratore di cooperativa, in caso d’impugnazione, da parte del socio, del recesso della cooperativa, la tutela risarcitoria non è inibita dall’omessa impugnazione della contestuale delibera di esclusione fondata sulle medesime ragioni, afferenti al rapporto di lavoro, mentre resta esclusa la tutela restitutoria.

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Controllo a distanza dell’attività dei lavoratori

Controllo a distanza, uso di impianti audiovisivi dai quali derivi la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori.

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Impugnazione licenziamento, rito Fornero

1 comma 48 della Legge 92/2012 stabilisce che il ricorso contro il licenziamento (impugnazione licenziamento) deve avere i requisiti di cui all’art. 414 dello stesso codice, vale a dire quelli con i quali si delimita il tema della decisione nel giudizio di cognizione ordinaria.

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Licenziamento orale, impugnazione

Il licenziamento intimato oralmente deve ritenersi giuridicamente inesistente e come tale, da un lato, non richiede un’impugnazione nel termine di decadenza di cui all’art.

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Irrilevanza giuridica del fatto, insussistenza materiale

Quanto alla tutela reintegratoria, non è plausibile che il Legislatore, parlando di insussistenza del fatto contestato, abbia voluto negarla nel caso di fatto sussistente ma privo di carattere di illiceità, ossia non suscettibile di alcuna sanzione, restando estranea al caso presente la diversa questione della proporzione tra fatto sussistente e di illiceità modesta, rispetto alla sanzione espulsiva che si riferisce ad un caso di insussistenza materiale del fatto contestato. In altre parole, la completa irrilevanza giuridica del fatto equivale alla sua insussistenza materiale e dà perciò luogo alla reintegrazione ai sensi dell’art.

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Illecito commesso dal lavoratore, falso profilo Facebook

Né può dirsi che la creazione del falso profilo facebook costituisca, di per sé, violazione dei principi di buona fede e correttezza nell’esecuzione del rapporto di lavoro, attenendo ad una mera modalità di accertamento dell’illecito commesso  dal lavoratore, non invasiva né induttiva all’infrazione, avendo funzionato come mera occasione o sollecitazione cui il lavoratore ha prontamente e consapevolmente aderito. 27 novembre 2012, n. 48279), i cui risultati sono senz’altro utilizzabili in sede di formazione del convincimento del giudice (cfr.

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Tutela reale, risarcimento del danno ulteriore

E’ lo stesso comportamento del datore di lavoro che non ottempera con immediatezza all’ordine  di reintegrazione che lo espone al ulteriori conseguenze sul piano risarcitorio facilmente evitabili attraverso un pronto adempimento del provvedimento di reintegrazione nel posto di lavoro.

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