La Corte di Cassazione, con la sentenza Sez. U n. 34474/2019, affronta il tema dell’immunità giurisdizionale di uno Stato estero in una controversia di lavoro. Una dipendente di un Consolato, licenziata per giusta causa, ha impugnato il provvedimento chiedendo la reintegrazione. La Corte ha rigettato il ricorso, confermando che, sebbene il giudice italiano abbia giurisdizione sulle richieste patrimoniali (es. indennità), non può ordinare la reintegrazione nel posto di lavoro, poiché tale atto inciderebbe sui poteri sovrani di organizzazione dello Stato estero, protetti dall’immunità ristretta.
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