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Codice Civile
Codice Penale

Diritto del Lavoro

Impianti audiovisivi e controllo a distanza dell'attività dei lavoratori

La Corte di Appello di Messina, in riforma della pronuncia di primo grado, aveva dichiarato la legittimità del licenziamento irrogato da XXX Spa a YYY con lettera del 2 novembre 2017. Anche nel vigore della nuova normativa è stata ritenuta rilevante “la contestazione, al lavoratore, di un fatto reato incidente sul patrimonio del datore di lavoro, mediante esame di informazioni raccolte da un impianto in precedenza autorizzato” (Cass.

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Accertamento rapporto lavoro subordinato e interposizione illecita

La sentenza affronta la tematica dell’interposizione illecita di manodopera e della validità dei contratti di appalto. Il giudice, accertata l’inesistenza di un contratto di appalto valido tra le società coinvolte, ha dichiarato la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato direttamente con l’utilizzatore.

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Iscrizione gestione commercianti e attività effettiva

La sentenza chiarisce che la mera qualità di socio accomandatario in società inattive, proprietarie solo di immobili concessi in locazione, non comporta l’obbligo di iscrizione alla gestione commercianti. Tale obbligo sussiste solo in presenza di effettiva attività lavorativa con carattere di abitualità e prevalenza.

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Illegittimità del licenziamento per giusta causa

La sentenza ribadisce i principi in tema di onere probatorio in materia di giusta causa di licenziamento e proporzionalità tra la sanzione disciplinare ed i fatti addebitati al lavoratore.

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Improcedibilità del ricorso per mancata notifica

La sentenza afferma il principio per cui la notifica del ricorso introduttivo è un requisito essenziale per la procedibilità del giudizio. In mancanza, il ricorso è dichiarato improcedibile, con conseguente definitiva esecutività del titolo impugnato.

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Riconoscimento indennizzo per malattia professionale

La sentenza ribadisce il diritto del lavoratore all’indennizzo per le malattie professionali, con la valutazione del danno biologico e la determinazione della rendita in base alla percentuale di inabilità permanente accertata.

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Illegittimità del licenziamento di un dirigente

La sentenza affronta il tema del licenziamento del dirigente in presenza di un patto di non concorrenza, analizzando la legittimità del recesso datoriale alla luce dei doveri di fedeltà e correttezza del dirigente e della sussistenza di un’effettiva attività in concorrenza. Il giudice ha inoltre vagliato la sussistenza dei presupposti per l’applicazione dell’art. 1345 c.c., in relazione alla natura ritorsiva del licenziamento.

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Inammissibilità del ricorso per carenza di interesse ad agire

Il Giudice ha dichiarato inammissibile il ricorso perché la parte ricorrente non ha dimostrato di avere un interesse concreto e attuale alla pronuncia giurisdizionale, nonostante le diverse opportunità concesse dal Giudice. La sentenza evidenzia l’importanza dell’interesse ad agire quale condizione essenziale per l’azione giudiziale.

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Iscrizione Gestione Commercianti e Requisiti

La sentenza chiarisce i requisiti per l’iscrizione alla Gestione Commercianti, in particolare la necessità di partecipazione al lavoro aziendale con carattere di abitualità e prevalenza. Viene inoltre definito l’onere probatorio in capo all’ente previdenziale.

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NASPI e attività autonoma precedente alla domanda

In tema di NASPI, non comporta decadenza dalla corresponsione della prestazione l’omessa comunicazione dell’incarico di presidente e componente del consiglio di amministrazione di una società cooperativa, il quale – in considerazione dell’immedesimazione organica tra persona fisica ed ente e dell’assenza del requisito della coordinazione – non può ritenersi compreso tra i rapporti di co.co.co. o di lavoro subordinato.

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Indennità di trasferta, prescrizione e contributi

Il Tribunale ha chiarito la distinzione tra indennità di trasferta e contributo di trasporto, stabilendo che quest’ultimo è assoggettabile a contribuzione. La sentenza ha inoltre analizzato le differenze tra omissione ed evasione contributiva ai fini dell’applicazione delle sanzioni civili.

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Opposizione a intimazione di pagamento per contributi previdenziali

La sentenza ribadisce il principio di diritto secondo cui la notifica della cartella esattoriale interrompe i termini di prescrizione, inoltre ribadisce la perentorità dei termini per proporre opposizione all’iscrizione a ruolo. Viene ribadito inoltre l’orientamento della Cassazione per cui l’intimazione di pagamento che segue l’emissione di cartelle esattoriali, le quali hanno già determinato il quantum delle pretese creditorie, è congruamente motivata attraverso il semplice richiamo alle cartelle di pagamento.

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Insussistenza obbligo contributivo per liquidatore

L’obbligo contributivo per i liquidatori di società sussiste solo se l’attività svolta presenta i caratteri di abitualità e prevalenza, come previsto per i soci di società di persone. Il semplice recupero di crediti pregressi, pur se protratto nel tempo, non configura un’attività d’impresa tale da far sorgere l’obbligo contributivo.

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Riconoscimento qualifica superiore - Differenze retributive

Per il riconoscimento di una qualifica superiore non basta l’autonomia nell’organizzazione del lavoro o l’esperienza maturata, occorrendo attività coerenti con quelle del livello rivendicato e caratterizzate da autonomia, potere direttivo, responsabilità misurata sui risultati e rilevanza delle materie trattate.

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Licenziamento, mancato rispetto reperibilità aggravamento malattia

La sentenza afferma la legittimità del licenziamento di un dipendente a causa della violazione degli obblighi di reperibilità durante la malattia e dell’aver tenuto una condotta che ha aggravato la sua condizione, ritardando il ritorno al lavoro. La Corte ha inoltre stabilito che la mancata affissione del codice disciplinare non inficia la validità del licenziamento, in quanto le infrazioni contestate riguardavano la violazione di obblighi normativi e principi generali di correttezza e buona fede.

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Residenza effettiva per assegno sociale

La sentenza conferma il principio per cui la residenza effettiva e stabile in Italia costituisce requisito essenziale per il diritto all’assegno sociale. Tale requisito non viene meno per brevi periodi di assenza, ma soggiorni prolungati all’estero, senza comunicazione all’ente e senza motivi validi, ne determinano la perdita, con conseguente obbligo di restituzione delle somme percepite.

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Insussistenza del rapporto di lavoro subordinato

La sentenza definisce la differenza tra lavoro autonomo e lavoro subordinato, sottolineando come la subordinazione non possa derivare dalla sola partecipazione all’attività d’impresa ma richieda l’obbligatorietà della prestazione e la soggezione al potere direttivo del datore di lavoro. Viene inoltre analizzata la differenza tra collaborazione autonoma ed etero organizzata, con particolare riferimento alla necessità, per la configurabilità di quest’ultima, che le modalità di esecuzione della prestazione siano organizzate dal committente.

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Estinzione del processo per inattività delle parti

La sentenza afferma il principio dell’estinzione del processo per inattività delle parti, in seguito alla mancata comparizione in udienza, nonostante la Corte avesse concesso un rinvio per consentire la formalizzazione di un accordo transattivo.

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Inammissibilità appello per tardività

Il termine per l’impugnazione di una sentenza decorre dalla data della sua pronuncia, anche se i procuratori delle parti hanno rinunciato ad assistere alla lettura del dispositivo. Il termine “lungo” per proporre l’impugnazione, ex art. 327 c.p.c., decorre dalla data della pronuncia, che equivale, unitamente alla sottoscrizione del relativo verbale da parte del giudice, alla pubblicazione prescritta nei casi ordinari dall’art. 133 c.p.c., con esonero, quindi, della cancelleria dalla comunicazione della sentenza; viceversa, nella residuale ipotesi di particolare complessità della controversia, in cui il giudice sensi dell’art. 430 c.p.c., il termine decorrerà dalla comunicazione alle parti dell’avvenuto deposito da parte del cancelliere.

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Diritto alla riliquidazione della pensione

Viene confermato il diritto alla riliquidazione della pensione secondo criteri più favorevoli. La domanda per i ratei antecedenti di oltre tre anni la domanda giudiziale è invece soggetta a decadenza triennale.

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