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Competenza territoriale in materia di protezione dei dati personali

152 del Codice in materia di protezione dei dati personali (d. lgs. 25 c. p. c. (limitatamente alle controversie instaurate contro il Garante in relazione ai provvedimenti da questo emessi o alla loro mancata adozione).

Pubblicato il 31 August 2008 in Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

La disposizione dell’art. 152 del Codice in materia di protezione dei dati personali (d.lgs. 196 ed 2003) stabilisce, a favore del tribunale del luogo ove risiede il titolare del trattamento dei dati stessi, una competenza funzionale ed inderogabile per tutte le controversie che riguardano, comunque, l’applicazione delle disposizioni del codice medesimo, comprese quelli inerenti ai provvedimenti del Garante o alla loro mancata adozione; competenza che, in quanto tale, impedisce il ricorso al cumolo soggettivo delle cause proposte contro più persone, consentito dall’art. 33 c.p.c., e prevale sul foro della pubblica amministrazione stabilito dall’art. 25 c.p.c. (limitatamente alle controversie instaurate contro il Garante in relazione ai provvedimenti da questo emessi o alla loro mancata adozione).

Ne consegue, nel caso in cui il provvedimento del Garante concerne più soggetti titolari del trattamento e l’interessato intenda impugnare il provvedimento e contemporaneamente convenire in giudizio i titolari per il risarcimento del danno, le cause devono essere separatamente proposte innanzi al giudice nel cui territorio ha sede ciascuno dei predetti titolari, il quale ha competenza a giudicare anche nella controversi inerente il provvedimento (o la mancata adozione del provvedimento) del garante, per la parte, in quest’ultimo caso, concernente il titolare convenuto in giudizio.

Cassazione Civile, Sezione Terza, Ordinanza n. 23280 dell’8 novembre 2007

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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