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Lesioni personali del lavoratore

2087 c. c. imputa all’imprenditore-datore di lavoro i danni all’integrità fisica ed alla personalità morale del lavoratore non secondo un criterio di responsabilità oggettiva bensì in base a negligenza, imperizia, imprudenza o violazione di specifiche norme, restando a suo carico la prova liberatoria ex.

Pubblicato il 10 March 2007 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

L’art. 2087 c.c. imputa all’imprenditoredatore di lavoro i danni all’integrità fisica ed alla personalità morale del lavoratore non secondo un criterio di responsabilità oggettiva bensì in base a negligenza, imperizia, imprudenza o violazione di specifiche norme, restando a suo carico la prova liberatoria ex. art. 1218 c.c. .

Nel caso di cattivo funzionamento di una macchina, l’imprenditore non necessariamente provvisto delle necessarie conoscenze tecniche, si comporta diligentemente rivolgendosi a persona competente.

Pertanto non è responsabile ex art. 2087 c.c. per i danni da lesioni personali causate da detto cattivo funzionamento, incarichi della riparazione un tecnico di sua fiducia e di capacità professionale non contestata dalle parti in causa, il quale compia la riparazione rivelatasi poi insufficiente per cause non accertate ma comunque non imputabili al datore.

Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 25599 del 1° dicembre 2006

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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