La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 21304/2024, chiarisce un punto fondamentale in materia di usucapione. Nel caso di una vendita verbale immobile, sebbene il contratto sia nullo per vizio di forma, la consegna del bene all'acquirente genera una situazione di possesso e non di mera detenzione. Di conseguenza, l'acquirente non è tenuto a dimostrare un'interversione del possesso per poter usucapire il bene. La Corte ha cassato la decisione d'appello che aveva erroneamente richiesto tale prova, rinviando il caso per un nuovo esame basato su questo principio.
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