LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Diritto del Lavoro

Assunzione obbligatoria del lavoratore disabile

Ne consegue che il datore di lavoro può legittimamente rifiutare l’assunzione non soltanto di un lavoratore con qualifica diversa, ma anche di un lavoratore con qualifica simile a quella richiesta, in mancanza di un suo previo addestramento o tirocinio da svolgere secondo le modalità previste dall’art.

Continua »
Infortuni sul lavoro, imprese di grandi dimensioni

Nelle imprese di grandi dimensioni non è possibile attribuire tout court all’organo di vertice la responsabilità per l’inosservanza della normativa di sicurezza, occorrendo sempre apprezzare l’apparato organizzativo che si è costituito, sì da poter risalire, all’interno di questo, al responsabile del settore. E’ altrettanto vero che il problema interpretativo ricorrente è sempre stato quello della individuazione delle condizioni di legittimità della delega: questo, per evitare una facile elusione dell’obbligo di garanzia gravante sul datore di lavoro, ma, nel contempo, per scongiurare il rischio, sopra evidenziato, di trasformare tale obbligo in una sorta di responsabilità oggettiva, correlata tout court alla posizione soggettiva di datore di lavoro.

Continua »
Infortuni sul lavoro, Inail, costituzione di parte civile

Ulteriore conferma della correttezza di tale interpretazione può desumersi da una disposizione del d. lgs. Anche questa disposizione conferma la diversità di posizione che si è voluta riconoscere all’Inail rispetto agli altri soggetti menzionati al comma 2, e conferma che con il prescrivere l’obbligo di dare notizia all’Inail dell’inizio dell’azione penale ai fini della costituzione di parte civile e dell’azione di regresso si è voluto attribuire all’istituto quella legittimazione in tal senso.

Continua »
Retrodatazione inizio della durata del rapporto di lavoro

L’azione per il riconoscimento di una maggiore anzianità mediante retrodatazione dell’inizio della durata del rapporto di lavoro, che si sia fondata su una ipotesi di intermediazione nelle prestazioni di lavoro, in violazione dei diritti posti dall’art. 1 della legge 1369 del 1960, non è soggetta a prescrizione, atteso che è correlata alla imprescrittibile facoltà di rimuovere una ipotesi si nullità del contratto di lavoro.

Continua »
Tentativo obbligatorio di conciliazione

Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 6336 del 16 marzo 2009

Continua »
Appalti concessi dalle Ferrovie dello Stato

In caso di impiego di manodopera negli appalti concessi dalle Ferrovie dello Stato successivamente all’entrata in vigore della legge n. 210 del 1985, è da escludere che l’operatività del generale divieto previsto dalla legge n. 1369 del 1960, art.

Continua »
Rischi derivanti dall’opera

Ove lavoratori dipendenti da più imprese siano presenti sul medesimo teatro lavorativo, i cui rischi lavorativi interferiscano con l’opera o con il risultato dell’opera di altri soggetti (lavoratori dipendenti o autonomi), tali rischi concorrono a configurare l’ambiente di lavoro ai sensi degli artt. 4 e 5 D. P. R. 27 Aprile 1955, n. 547, sicché ciascun datore di lavoro è obbligato, ai sensi dell’art.

Continua »
Reintegrazione nel posto di lavoro, indennità

In tema di disciplina dettata dal quinto comma del novellato ex lege n. 108/1990, art.

Continua »
Tentativo di conciliazione, interruzione della prescrizione

Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 6335 del 16 marzo 2009

Continua »
Impugnazione del licenziamento, decadenza

L’impugnazione del licenziamento individuale è tempestivo, ossia impedisce la decadenza di cui all’art. 6, legge 604 del 1966, qualora la lettera raccomandata sia, entro il termine di sessanta giorni ivi previsto, consegnata all’ufficio postale ed ancorché essa venga recapitata dopo la scadenza di quel termine.

Continua »
Attività extra-lavorativa durante lo stato di malattia

Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 9474 del 21 aprile 2009

Continua »
Attività lavorativa durante lo stato di malattia

Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 9474 del 21 aprile 2009

Continua »
Attività lavorativa extra-lavorativa durante la malattia

Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 9474 del 21 aprile 2009

Continua »
Rapporto di lavoro a tempo determinato, risoluzione

Il rapporto di lavoro a tempo determinato, al di fuori del recesso per giusta causa ex art. Ne consegue che, qualora il datore di lavoro proceda ad una riorganizzazione del proprio assetto produttivo, non può avvalersi di tale fatto per risolvere in anticipo un contratto di lavoro a tempo determinato.

Continua »
Mobbing, responsabilità del datore per condotta omissiva

In tema di mobbing, la responsabilità del datore di lavoro è stata ravvisata non già in quanto soggetto direttamente agente a danno del proprio dipendente, ma per non essersi attivato per la cessazione dei comportamenti scorretti posti in essere dai suoi collaboratori, il che è sufficiente per radicare il suo obbligo al risarcimento del danno.

Continua »
Rapporto di lavoro subordinato

Nel rapporto di lavoro subordinato è configurabile l’obbligo del lavoratore di ricevere le comunicazioni, anche formali in dipendenza del potere direttivo e disciplinare.

Continua »
Periodo di prova, giorni in cui la prestazione non si è verificata

Il periodo di prova deve ritenersi escluso in relazione ai giorni in cui la prestazione non si è verificata per eventi non prevedibili al momento della stipulazione del patto stesso.

Continua »
Contratto di solidarietà, ammissione all’integrazione salariale

Contratto di solidarietà, provvedimento di ammissione all’integrazione salariale La riduzione di orario di lavoro e di retribuzione, prevista dalla legge, opera erga omnes non già in virtù di una efficacia normativa generale del contratto di solidarietà, ma in virtù del provvedimento di ammissione all’integrazione salariale, rispetto al quale il contratto vale solo come presupposto.

Continua »
Contestazione dell'addebito, esercizio del potere disciplinare

La contestazione dell’addebito nell’ambito dell’esercizio del potere disciplinare presuppone che il datore abbia notizia dei fatti, non che i fatti siano definitivamente ed irreversibilmente accertati. 7 della legge 20 maggio 1970 n. 300, la quale non si esaurisce necessariamente in un giustificazione del comportamento ben potendo riguardare la stessa sussistenza dei fatti, e generando nel datore il successivo legittimo convincimento dell’infondatezza della contestazione), e la stessa autonomia del procedimento penale.

Continua »
Demansionamento e dequalificazione, danno professionale

In tema di demansionamento e di dequalificazione, il riconoscimento del diritto del lavoratore al risarcimento del danno professionale, biologico o esistenziale, che asseritamente ne deriva, non può prescindere da una specifica allegazione, nel ricorso introduttivo del giudizio, sulla natura e sulle caratteristiche del pregiudizio medesimo.

Continua »