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Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato

Foro del consumatore, trattativa, onere della prova
Spetta al professionista, che contrapponga la sussistenza di una clausola di deroga del foro del consumatore, dare la prova positiva che essa è stata oggetto di specifica trattativa idonea, in quanto caratterizzata dagli imprescindibili requisiti della individualità, serietà ed effettività, ad escludere l'applicazione della disciplina di tutela del consumatore posta dal codice del consumo.
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Foro del consumatore, derogabilità
1469 bis c. c. , III C. , n. 19, e 1649 ter c. c. , il c. d. foro del consumatore è esclusivo ma derogabile, e la presunzione di vessatorietà della clausola di relativa deroga è superabile, ad onere del professionista, solamente con la dimostrazione dell'essere la medesima stata oggetto di trattativa, e ciò anche laddove la pattuizione si sia tradotta nell'indicazione derogatoria di una località coincidente con l'applicazione di uno dei criteri delineati dal codice di rito.
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Tutela del consumatore, trattativa
A precludere l'applicabilità della disciplina di tutela del consumatore è necessario che il ricorra il presupposto oggettivo della trattativa ex art. n. 206 del 2005, caratterizzata dagli indefettibili requisiti delle individualità, serietà ed effettività.
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Contratto non nell’esercizio della professione
Allorquando viene stipulato un contratto non nell'esercizio della sua professione un soggetto è invero per ciò stesso debole rispetto alla controparte per la quale invece tale stipulazione integri un atto della professione, con conseguente necessità di farsi pertanto luogo al giudiziale controllo, di carattere sostanziale, della regolamentazione contrattuale delle parti posta in essere.
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Codice del consumo applicabile ai contratti stipulati tra il consumatore ed il professionista
n. 206 del 2005 (c. d. Codice del Consumo), è applicabile ai contratti stipulati tra il consumatore ed il professionista.
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Concessionario per la riscossione, ammissione al passivo
Cassazione Civile, Sezione Prima, Sentenza n. 4861 del 5 marzo 2010
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Fallimento, ammissione al passivo dei crediti IRAP
Di tutti i crediti individuati dall’art. 2752 c.c. vanno inclusi anche i crediti IRAP, tanto è vero che con la modifica intervenuta con l’art. 39, comma 2, del d.l. n. 159 del 2007, convertito in legge n. 22 del 2007, il legislatore ha riconosciuto anche per detta imposta il privilegio generale sui mobili, così implicitamente […]
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Licenziamento, inidoneità allo svolgimento delle mansioni
In linea generale, il licenziamento per sopravvenuta inidoneità allo svolgimento delle mansioni cui è adibito il lavoratore, viene ricondotto all'ipotesi del giustificato motivo oggettivo (con diritto al preavviso) proprio perché non si può escludere l'impiego del dipendente in mansioni diverse. Con riguardo allo speciale rapporto di lavoro dei piloti, deve escludersi l'indicata evenienza per il caso di inidoneità permanente al volo, che è l'unica prestazione lavorativa dedotta in questo particolare contratto di lavoro.
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Tempo indeterminato, impossibilità della prestazione
Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato non si risolve in via automatica per la sopravvenuta impossibilità della prestazione, dovendosi escludere la compatibilità con la disciplina di settore degli effetti risolutori regolati dal diritto comune agli artt.
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L’istituto del preavviso
2118 c. c. , corrisponde alla esigenza di preavvertire tempestivamente il lavoratore della data di cessazione del rapporto, al fine di consentirgli di trovare per tempo una nuova occupazione. Il preavviso, inoltre, è istituto che presuppone l'esercizio del potere di recesso dal rapporto di lavoro a tempo indeterminato da parte del datore di lavoro mediante negozio unilaterale recettizio.
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Nozione di pedopornografia
600 ter c. p. occorre fare riferimento alla nozione di pedopornografia fornita dall'art. Come è evidente, questa è una interpretazione non contra legem, ma secundum legem, perché non fa che restituire alla fattispecie penale un significato costituzionalmente compatibile con il principio di determinatezza, laddove richiede alla pedopornografia (e in genere alla pornografia) una connotazione esplicitamente sessuale.
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Opposizione a decreto ingiuntivo
La sentenza di accoglimento anche parziale dell'opposizione sostituisce comunque il decreto ingiuntivo opposto, secondo quanto dispone l'art.
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Compensi professionali avvocato
Quando un decreto ingiuntivo sia stato adottato per i compensi professionali di un avvocato, al giudizio di opposizione si applicano certamente gli artt. 28, 29 e 30 legge 794 del 1942. Ma per tutto quanto non previsto da queste disposizioni speciali, il giudizio è regolato dalle norme sull’ordinario giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo. Cassazione […]
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Onorari di avvocato
Nel procedimento camerale previsto dall’art. 30 della legge 13 giugno 1942, n. 794, per la decisione sull’opposizione a decreto ingiuntivo relativo a onorari di avvocato, l’ordinanza che decide il merito della opposizione e comunque definisce il giudizio, è impugnabile solo con ricorso per Cassazione ai sensi dell’art. 111 Cost., essendo definita inoppugnabile dalla legge. Cassazione […]
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Il trasferimento di impresa
Il trasferimento di impresa, ai fini della direttiva comunitaria, può ritenersi effettivamente sussistente solo se l'entità in ipotesi oggetto del trasferimento abbia conservato la propria identità successivamente alla operazione di trasferimento e che, a tal fine, la mera circostanza che le attività esercitate dal precedente e dal nuovo imprenditore siano analoghe non consente di concludere nel senso che sussista il trasferimento di un'entità economica.
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La nozione di imprenditore
La nozione di imprenditore, ai sensi dell’art. 2082 c.c., va intesa in senso soggettivo, dovendosi riconoscere il carattere imprenditoriale all’attività economica organizzata che sia ricollegabile al dato obiettivo inerente all’attitudine a conseguire la remunerazione dei fattori produttivi, rimanendo giuridicamente irrilevante lo scopo di lucro, che riguarda il movente soggettivo che induce l’imprenditore ad esercitare la […]
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Associazioni e fondazioni, personalità giuridica
A seguito della entrata in vigore del d. p. R. 10 febbraio 2000, n. 631, è stato abrogato l'art. Nondimeno, le prefetture sono legittimate a chiedere integrazioni documentali ed eventualmente a negare motivatamente l'iscrizione, esercitando i medesimi poteri per le modificazioni dello statuto e dell'atto costitutivo.
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Vizio di ultra o extra petizione
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 8262 del 7 aprile 2010
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Diffamazione a mezzo stampa
12 della legge sulla stampa non costituisce una forma di risarcimento del danno, né comporta una duplicazione delle voci di danno risarcibili, ma integra una ipotesi eccezionale di pena pecuniaria privata, prevista per legge. La contraria soluzione richiederebbe un’espressa disposizione di legge, disposizione che nella specie non sussiste, in quanto la legge che regola i reati commessi con il mezzo televisivo, ex art.
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Diritto di cronaca, attendibilità delle informazioni
Quanto al diritto di cronaca, esso non esime l’emittente, e per essa il giornalista a cui sia affidata la trasmissione, dal valutare con la debita cautela l’attendibilità delle informazioni a cui dia spazio, o quanto meno dall’istituire un minimo di contraddittorio, soprattutto a fronte di accuse di particolare gravità, interpellando anche l’accusato o chi per lui, si da metterlo in condizione di difendersi nell’immediatezza degli addebiti e tramite lo stesso mezzo di diffusione. L’esercizio del diritto di cronaca deve essere cioè attentamente calibrato, in considerazione da un lato dell’interesse del pubblico alla conoscenza dei fatti, se veri; dall’altro lato dell’entità dei danni che ne potrebbero ingiustamente derivare agli accusati, se i fatti non fossero veri.
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