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Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato

Sequestro preventivo, persona giuridica
E’ consentito nei confronti di una persona giuridica il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di denaro o di altri beni fungibili o di beni direttamente riconducibili al profitto di reato tributario commesso dagli organi della persona giuridica stessa, quando tale profitto (o beni direttamente riconducibili al profitto) sia nella disponibilità di tale persona giuridica. Non è consentito il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente nei confronti di una persona giuridica qualora non sia stato reperito il profitto del reato tributario compiuto dagli organi della persona giuridica stessa, salvo che la persona giuridica sia uno schermo fittizio.
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Omesso versamento IVA
Il reato di omesso versamento dell’imposta sul valore aggiunto (art. n. 471 del 1997, che punisce con la sanzione amministrativa l’omesso versamento periodico dell’imposta entro il mese successivo a quello di maturazione del debito mensile I. V. A. , con la conseguenza che al trasgressore devono essere applicate entrambe le sanzioni.
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Opposizione a decreto ingiuntivo, riduzione dei termini
645, secondo comma, c. p. c. per il giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, avente carattere facoltativo, è applicabile anche nella fase di appello, poiché trova la sua ragion d’essere nell’esigenza di particolare celerità del procedimento monitorio.
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Testimonianza non sottoposta a controinterrogatorio
Pur ribadendo la consolidata affermazione di principio che, nel caso in cui un provvedimento di condanna si fondi unicamente o in misura determinante sulla deposizione di un testimone assente, i diritti della difesa possono aver subito delle restrizioni incompatibili con le garanzie prescritte dall’art.
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Lettura dibattimentale, persona residente all’estero
L’eccezione difensiva, pur astrattamente ipotizzabile in ossequio alla generale regula iuris, secondo cui ai fini dell’acquisizione mediante lettura dibattimentale, ex art. 512 bis c. p. p. , delle dichiarazioni rese, nel corso delle indagini, da persona residente all’estero, è necessario preliminarmente accertare l’effettiva e valida citazione del teste non comparso – secondo le modalità previste dall’art.
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L’investitore ha diritto di pretendere il miglior rendimento
L’obbligo del gestore, come del resto dell’intermediario in generale, è quello di curare al meglio gli interessi del cliente. Il fatto, allora, che il gestore via abbia fatto fronte molto bene in un certo arco di tempo, consentendo al cliente di realizzare i guadagni sperati, non implica certo che quell’obbligo cessi per il periodo successivo.
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Doveri gravanti sul gestore di portafoglio titoli
1712 c. c. (comunicazione dell’eseguito mandato), troverebbe solo un assai vago riferimento nella natura degli affari o negli usi. Se, dunque, a causa di detta violazione il cliente abbia subito un danno, il suo diritto a pretenderne il risarcimento è esercitabile fin quando non sia estinto per prescrizione.
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Gestione portafoglio, contestazione del rendiconto
I rendiconti periodici inviati dal gestore di portafogli ai propri clienti non sono un mero riepilogo di dati storico-contabili, bensì dei veri e propri rendiconti di gestione. Ovviamente il comportamento passivo del cliente, che al pari di quello del gestore dev’essere improntato a buona fede, potrà essere valutato dal giudice, nel contesto complessivo delle risultanze sottoposte al suo esame; ma nessun meccanismo di approvazione implicita del conto in conseguenza dell’omessa contestazione entro uno specifico termine è previsto dalla normativa del settore, né si può postulare un’applicazione analogica delle disposizioni dettate dall’art.
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Appello, decisione su ragioni diverse da quelle svolte
L’effetto devolutivo dell’appello entro i limiti dei motivi d’impugnazione preclude al giudice del gravame esclusivamente di estendere le sue statuizioni a punti che non siano compresi, neanche implicitamente, nel tema del dibattito esposto nei motivi d’impugnazione.
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Hosting provider, informazioni memorizzate dall’utente
Il gestore del servizio di hosting non ha alcun controllo sui dati memorizzati, né contribuisce in alcun modo alla loro scelta, alla loro ricerca o alla formazione del file che li contiene, essendo tali dati interamente ascrivibili all’utente destinatario del servizio che li carica sulla piattaforma messa a sua disposizione. Così disponendo, in conformità della direttiva 2000/31/CE, il legislatore ha inteso porre quali presupposti della responsabilità del provider proprio la sua effettiva conoscenza dei dati immessi dall’utente e l’eventuale inerzia nella rimozione delle informazioni da lui conosciute come illecite.
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Processo penale, competenza territoriale
21 c. p. p. stabilisce un preciso sbarramento temporale alla deducibilità della eccezione di incompetenza, disponendo che essa deve essere rilevata o eccepita, a pena di decadenza, prima della conclusione dell’udienza preliminare o, se questa manchi, entro il termine previsto dall’art.
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Condotta del sanitario, omessa vigilanza
La condotta del sanitario consistente nella omissione di ogni cautela idonea ad evitare che prestazioni a lui riservate vengano svolte da suoi collaboratori, a ciò non abilitati, configura un comportamento colposo in capo al professionista.
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Massimale, fondo di garanzia per le vittime della strada
Il danno risarcibile dal Fondo di garanzia vittime della strada ai sensi dell’art. Ne consegue che, per i sinistri verificatisi fino al 30 giugno 1990, il massimale di assicurazione, applicabile anche nei confronti del Fondo di garanzia per le vittime della strada, si deve individuare applicando direttamente i valori di cui all’art.
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Ricorso per cassazione, mandato speciale
Il mandato apposto in calce o a margine del ricorso per cassazione è per sua natura mandato speciale, senza che occorra per la sua validità alcuno specifico riferimento al giudizio in corso ed alla sentenza contro la quale l’impugnazione si rivolge.
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Opposizione a sanzione amministrativa, appello
23 della legge n. 689 del 1981, in giudizi che abbiano avuto inizio prima della entrata in vigore del d. lgs.
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Creditore intervenuto, caducazione del titolo esecutivo
Nel processo di esecuzione forzata, al quale partecipino più creditori concorrenti, le vicende relative al titolo esecutivo del creditore procedente (sospensione, sopravvenuta inefficacia, caducazione, estinzione) non possono ostacolare la prosecuzione dell’esecuzione sull’impulso del creditore intervenuto il cui titolo abbia conservato la sua forza esecutiva.
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Distinzione tra profitto illecito e profitto lecito
Il profitto confiscabile si caratterizza per la sua diretta derivazione causale dal reato, senza che possa addivenirsi ad un’estensione indiscriminata ed ad una dilatazione indefinita ad ogni e qualsiasi vantaggio patrimoniale – potenziale, indiretto o mediato – che possa comunque scaturire dall’illecito. Può, in definitiva, ritenersi che il parametro della c. d. pertinenzialità al reato del profitto – intesa per l’appunto come diretta e immediata derivazione causale del secondo al primo – sia stato individuato dalla giurisprudenza di legittimità come l’effettivo criterio di selezione di ciò che può essere o meno assoggettato a confisca a tale titolo.
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Profitto del reato, beneficio aggiunto di tipo patrimoniale
L’elaborazione del concetto di profitto è stata a lungo circoscritta soprattutto alla distinzione della relativa nozione da quelle di prodotto e prezzo del reato. La definizione del profitto come vantaggio economico è stata oggetto di successive precisazioni, secondo cui il profitto si identifica effettivamente nel vantaggio di natura economica che deriva dall’illecito quale beneficio aggiunto di tipo patrimoniale,  la cui espressione non significa utile netto, né reddito, ma sta per l’appunto ad indicare un beneficio aggiunto di tipo patrimoniale, che non deve essere necessariamente conseguito da colui che ha posto in essere l’attività delittuosa.
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Responsabilità da reato dell’ente, interesse concorrente
L’interesse dell’autore del reato può coincidere con quello dell’ente (rectius: la volontà dell’agente può essere quella di conseguire l’interesse dell’ente), ma la responsabilità dello stesso sussiste anche quando, perseguendo il proprio autonomo interesse, l’agente obbiettivamente realizzi (rectius: la sua condotta illecita appaia ex ante in grado di realizzare, giacché rimane irrilevante che lo stesso effettivamente venga conseguito) anche quello dell’ente. n. 231/2001, che, rispettivamente, prevedono una diminuzione delle sanzioni pecuniarie e l’inapplicabilità di quelle interdittive nell’ipotesi in cui il reato presupposto venga commesso nel prevalente interesse del suo autore o di terzi e l’ente non ne abbia ricavato alcun vantaggio ovvero un vantaggio minimo.
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Persona giuridica, responsabilità amministrativa da reato
I criteri oggettivi di imputazione della responsabilità amministrativa da reato sono individuati nel primo comma dell’art. Se, infatti, non può sussistere dubbio alcuno circa il fatto che l’accertamento di un esclusivo interesse dell’autore del reato o di terzi alla sua consumazione impedisca di chiamare l’ente a rispondere dell’illecito amministrativo ex d. lgs.
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