fbpx
Generic filters
Parola esatta ...
Cerca nei titolo
Search in excerpt
Filtra per categoria
Codice Civile
Codice Penale

Comunicati delle agenzie di informazione, diffamazione

Le notizie diffuse dalle agenzie d’informazione mediante comunicati o dispacci sono evidentemente destinate alla pubblicazione e rientrano perciò nella nozione di stampa di cui all’art. 595 c. p. , giacché è principio consolidato che deve considerarsi tale ogni mezzo che consenta la diffusione della comunicazione a numerose persone indeterminate.

Pubblicato il 17 January 2007 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale

Le notizie diffuse dalle agenzie di informazione mediante comunicati o dispacci sono evidentemente destinate alla pubblicazione e rientrano perciò nella nozione di stampa di cui all’art. 1 della legge n. 47 del 1948.

Né, a ritenere il contrario, esisterebbe ragione dell’esplicito riferimento alle pubblicazioni di siffatte agenzie nell’art. 2 della medesima legge.

D’altro canto, quale che sia il mezzo con il quale risultino in concreto lanciati (fax, telescrivente, internet o intranet ad accesso relativamente limitato), ove provengano da agenzia di stampa operante a livello nazionale, i comunicati di cui si discute andrebbero comunque considerati mezzo di pubblicità ai sensi del terzo comma dell’art. 595 c.p., giacché è principio consolidato che deve considerarsi tale ogni mezzo che consenta la diffusione della comunicazione a numerose persone indeterminate.

Cassazione Penale, Quinta Sezione, Sentenza n. 38932 del 17 ottobre 2006 – depositata il 24 novembre 2006

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato
Desideri approfondire l’argomento ed avere una consulenza legale?

Articoli correlati