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Fideiussione confidi minori valida per debiti fiscali

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 7812/2025, ha stabilito che la fideiussione confidi minori rilasciata a garanzia di debiti fiscali è pienamente valida. È stato respinto il ricorso del fallimento di un consorzio di garanzia che ne sosteneva la nullità, in quanto l’attività dei “confidi minori” sarebbe limitata alle sole garanzie per finanziamenti bancari. La Corte ha chiarito, richiamando un precedente delle Sezioni Unite, che tale limitazione non costituisce norma imperativa la cui violazione comporta la nullità del contratto.

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Fideiussione Confidi Minori: Valida anche per Debiti Fiscali secondo la Cassazione

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha affrontato una questione di grande rilevanza per il mondo del credito e delle garanzie: la validità di una fideiussione confidi minori rilasciata a favore dell’Erario per garantire debiti di natura fiscale. La Suprema Corte ha stabilito che tali garanzie sono pienamente valide, anche se l’attività tipica di questi consorzi è orientata al credito bancario. Analizziamo insieme i dettagli di questa importante decisione.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine dalla richiesta di un’agenzia di riscossione di essere ammessa al passivo del fallimento di una società cooperativa di garanzia fidi (un “confidi”). Il credito vantato, di oltre 600.000 euro, era fondato su tre fideiussioni che il confidi aveva rilasciato a favore dell’Agenzia delle Entrate per garantire il pagamento rateale di debiti fiscali di alcune sue imprese associate.

In un primo momento, il giudice delegato al fallimento aveva respinto la domanda, ritenendo le fideiussioni nulle. La motivazione si basava sul fatto che il confidi, essendo un “confidi minore” iscritto solo nell’elenco generale ex art. 106 del Testo Unico Bancario (T.U.B.), potesse svolgere esclusivamente l’attività di garanzia collettiva per l’accesso al credito bancario, e non per altre obbligazioni come quelle tributarie.

L’agenzia di riscossione ha proposto opposizione e il Tribunale ha ribaltato la decisione, ammettendo il credito. Secondo il Tribunale, specifiche leggi tributarie consentivano espressamente ai confidi di rilasciare tali garanzie, creando una deroga alla disciplina generale del T.U.B. Contro questa decisione, la curatela fallimentare ha proposto ricorso in Cassazione.

La Questione Giuridica sulla validità della fideiussione confidi minori

Il nucleo del contendere era se un “confidi minore” potesse validamente rilasciare fideiussioni a garanzia di debiti non bancari, come quelli fiscali. La tesi del ricorrente era che la normativa del T.U.B., limitando “esclusivamente” l’attività di tali soggetti alla garanzia per finanziamenti bancari, costituisse una norma imperativa. La sua violazione, quindi, avrebbe dovuto comportare la cosiddetta “nullità virtuale” del contratto di fideiussione, con la conseguente inesistenza del credito garantito.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando la validità delle fideiussioni. La decisione, tuttavia, si fonda su un principio di diritto più ampio e consolidato, espresso dalle Sezioni Unite con la sentenza n. 8472 del 2022.

Il ragionamento della Corte si articola su alcuni punti chiave:

1. Nessuna Nullità Virtuale: La previsione normativa che limita l’attività dei confidi minori alla garanzia dei fidi bancari non è una norma imperativa la cui violazione comporta la nullità del contratto. La nullità, infatti, non è prevista testualmente né può essere desunta implicitamente.
2. La Fideiussione non è Attività Riservata: L’atto di rilasciare una fideiussione non è un’attività riservata per legge a soggetti autorizzati, come gli intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale ex art. 107 T.U.B. Qualsiasi soggetto, incluse le società cooperative come i confidi, ha la capacità giuridica di prestare garanzie.
3. Capacità di Agire del Consorzio: Le limitazioni operative imposte ai confidi minori non intaccano la loro capacità generale di agire come società cooperativa. Pertanto, essi possono validamente rilasciare garanzie anche se non sono direttamente finalizzate a ottenere un finanziamento bancario.

In sostanza, la Corte ha chiarito che, sebbene un confidi minore possa agire al di fuori del suo scopo mutualistico tipico, gli atti compiuti (come la fideiussione in questione) non sono per questo invalidi. Eventuali violazioni della normativa di settore possono comportare sanzioni di altro tipo (amministrative, come la cancellazione dall’albo), ma non la nullità del contratto stipulato con il terzo creditore.

Conclusioni

Questa ordinanza consolida un principio fondamentale: la fideiussione confidi minori è un atto valido ed efficace anche quando garantisce debiti di natura non bancaria, come quelli tributari. La decisione offre certezza giuridica ai creditori, inclusa l’amministrazione finanziaria, che ricevono tali garanzie. Per le imprese e i professionisti, ciò significa che le garanzie prestate dai confidi a fronte di rateizzazioni fiscali o altre obbligazioni verso l’Erario sono pienamente esigibili. La distinzione tra confidi “minori” e “maggiori” rileva ai fini della vigilanza e del regime operativo, ma non limita la capacità del consorzio di vincolarsi validamente verso terzi attraverso un contratto di fideiussione.

Una fideiussione rilasciata da un “confidi minore” a garanzia di un debito fiscale è valida?
Sì, è pienamente valida. La Corte di Cassazione ha stabilito che la garanzia non è nulla, anche se l’attività istituzionale dei confidi minori è primariamente rivolta a facilitare l’accesso al credito bancario.

Perché la garanzia non è considerata nulla se il confidi ha agito al di fuori della sua attività tipica?
Perché le norme che limitano l’operatività dei confidi minori non sono considerate “norme imperative” la cui violazione causa la nullità automatica del contratto. Il rilascio di una fideiussione è un atto che rientra nella capacità giuridica generale di una società e non è un’attività riservata per legge a intermediari finanziari autorizzati.

Quale principio giuridico è stato decisivo per la risoluzione del caso?
Il principio decisivo, affermato dalle Sezioni Unite della Cassazione (sentenza n. 8472/2022), è che la fideiussione prestata da un “confidi minore” per un credito non bancario non è nulla per violazione di norma imperativa. Questo principio generale risolve la questione a prescindere dalle specifiche disposizioni delle leggi tributarie.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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