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Competenza sezioni specializzate: la vis attractiva

Un risparmiatore ha citato in giudizio una banca e la sua società di revisione per gravi perdite finanziarie. La Corte di Cassazione ha stabilito la competenza sezioni specializzate in materia di impresa, anche se la domanda contro la società di revisione era subordinata. La Corte ha affermato che la competenza funzionale e inderogabile della sezione specializzata attrae a sé l’intera causa, prevalendo anche sul foro del consumatore, in applicazione del principio della “vis attractiva”.

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Competenza Sezioni Specializzate: La Forza Attrattiva nei Contenziosi Finanziari

L’ordinanza in esame affronta un tema cruciale nella gestione dei contenziosi finanziari complessi: la determinazione della competenza sezioni specializzate quando un risparmiatore agisce contemporaneamente contro un intermediario bancario e la società incaricata della revisione legale dei conti. La Corte di Cassazione, con una decisione chiara, ribadisce la forza del principio della “vis attractiva”, secondo cui la competenza funzionale del tribunale delle imprese prevale, attirando a sé l’intera controversia.

I Fatti del Caso: La Duplice Azione del Risparmiatore

Un investitore, dopo aver subito ingenti perdite economiche a causa dell’azzeramento del valore dei titoli di una banca, decideva di citare in giudizio sia l’istituto di credito (nel frattempo incorporato da un altro grande gruppo bancario) sia la società di revisione contabile. Le accuse erano distinte: alla banca veniva contestata la violazione degli obblighi informativi e di diligenza in qualità di intermediario finanziario; alla società di revisione, invece, veniva imputata una responsabilità per i danni derivanti da una non corretta certificazione dei bilanci della banca stessa.
Inizialmente, l’azione contro la società di revisione era stata proposta in via subordinata, ovvero condizionata al rigetto delle domande principali contro la banca.

La Questione di Competenza: Tribunale Ordinario o Sezione Specializzata?

La società di revisione sollevava immediatamente un’eccezione di incompetenza, sostenendo che la causa dovesse essere trattata dalla Sezione Specializzata in Materia di Impresa del Tribunale di Milano, e non dal Tribunale ordinario adito dal risparmiatore. Il Tribunale di primo grado accoglieva l’eccezione, spingendo l’investitore a proporre un regolamento di competenza dinanzi alla Corte di Cassazione per risolvere la questione.
Il nodo del contendere era se la domanda contro la banca, di competenza del giudice ordinario, dovesse rimanere separata da quella contro la società di revisione, di competenza esclusiva e funzionale della sezione specializzata, o se una delle due giurisdizioni dovesse prevalere sull’altra.

La Decisione della Cassazione sulla competenza sezioni specializzate

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso del risparmiatore, confermando la competenza della Sezione Specializzata in Materia di Impresa del Tribunale di Milano per l’intera controversia. La decisione si fonda su principi procedurali consolidati e di grande rilevanza pratica.

Il Principio della “Vis Attractiva”

Il fulcro della decisione risiede nell’applicazione dell’art. 3, comma 3, del d.lgs. 168/2003, che estende la competenza delle sezioni specializzate anche “per le cause e i procedimenti che presentano ragioni di connessione” con le materie di loro esclusiva attribuzione. Le azioni di responsabilità contro le società di revisione rientrano in questa categoria. La Corte ha chiarito che, in presenza di una connessione oggettiva forte (in questo caso, le domande miravano entrambe a ottenere il risarcimento per la medesima perdita finanziaria), la competenza sezioni specializzate esercita una “vis attractiva” (forza di attrazione) sull’intera causa. Questo principio opera anche se la domanda di competenza specializzata è formulata in via subordinata.

Prevalenza sul Foro del Consumatore

Un altro punto fondamentale chiarito dalla Corte è che la competenza funzionale e inderogabile ratione materiae delle sezioni specializzate prevale sulla competenza territoriale, seppur esclusiva, del foro del consumatore. La disciplina delle sezioni specializzate è successiva a quella del Codice del Consumo e contiene una norma espressa sulla gestione delle cause connesse, che manca nella normativa a tutela del consumatore. Pertanto, l’esigenza di concentrare presso un giudice altamente specializzato le controversie complesse in materia societaria e finanziaria è considerata prioritaria.

Le Motivazioni della Corte

La Corte ha motivato la sua decisione sottolineando che le due domande, sebbene rivolte a soggetti diversi e basate su titoli di responsabilità differenti (contrattuale/extracontrattuale per la banca, extracontrattuale per la società di revisione), sono intrinsecamente connesse. La perdita patrimoniale lamentata dal risparmiatore è un evento unico che, secondo la sua stessa prospettazione, sarebbe stato causato da una concatenazione di inadempimenti: da un lato l’operato dell’intermediario, dall’altro le presunte negligenze della società di revisione nel certificare bilanci che non riflettevano la reale situazione patrimoniale della banca. Tale connessione oggettiva giustifica la trattazione unitaria del processo davanti al giudice specializzato per garantire coerenza decisionale e celerità, finalità per cui le sezioni impresa sono state istituite. La Corte ha inoltre specificato che per individuare il foro territorialmente competente, si deve guardare alla posizione del convenuto la cui domanda ha attivato la competenza specializzata, in questo caso la società di revisione con sede a Milano.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche per i Contenziosi Finanziari

L’ordinanza consolida un orientamento giurisprudenziale di estrema importanza. Per i risparmiatori e i loro legali, significa che in caso di azioni legali che coinvolgono sia intermediari finanziari sia revisori dei conti, è necessario considerare fin da subito la probabile devoluzione dell’intera causa alla Sezione Specializzata in Materia di Impresa. Questo comporta una scelta strategica del foro competente fin dall’inizio, che dovrà essere quello della sede della società di revisione. Ignorare questo principio può portare a un’eccezione di incompetenza, con conseguente allungamento dei tempi processuali e aggravio di spese legali. Per le società di revisione, questa pronuncia rafforza la loro posizione processuale, centralizzando le controversie che le riguardano presso tribunali con una specifica expertise in materia societaria e finanziaria.

Quale tribunale è competente se un risparmiatore fa causa contemporaneamente a una banca e alla sua società di revisione?
È competente la Sezione Specializzata in Materia di Impresa. Questa esercita una “vis attractiva” sull’intera causa, anche sulla domanda contro la banca che, di per sé, spetterebbe al tribunale ordinario.

La competenza della Sezione Specializzata si attiva anche se la domanda contro la società di revisione è solo subordinata?
Sì, la Corte di Cassazione ha chiarito che la “vis attractiva” della competenza specializzata opera indipendentemente dal grado della domanda. Anche se la richiesta di condanna contro la società di revisione è subordinata al rigetto di quella contro la banca, la competenza della Sezione Specializzata è comunque radicata per l’intero giudizio.

Il foro del consumatore può prevalere sulla competenza della Sezione Specializzata in Materia di Impresa?
No, la competenza funzionale e inderogabile della Sezione Specializzata in Materia di Impresa prevale sulla competenza territoriale del foro del consumatore. La normativa sulle sezioni specializzate è considerata speciale e successiva, e mira a garantire una trattazione unitaria e specializzata delle controversie complesse in materia societaria.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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