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Società cancellata: notifica valida per 5 anni

La Cassazione ha stabilito che la notifica di un avviso di accertamento a una società cancellata è valida se effettuata entro 5 anni dalla cancellazione, in virtù del differimento degli effetti dell’estinzione previsto dalla legge ai soli fini fiscali. Il ricorso degli ex soci è stato rigettato.

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Notifica Fiscale a Società Cancellata: Valida per 5 Anni

La cancellazione di una società dal Registro delle Imprese ne determina l’estinzione, ma quali sono le conseguenze sul piano fiscale? Una recente ordinanza della Corte di Cassazione chiarisce un punto cruciale: ai fini tributari, una società cancellata si considera ancora ‘in vita’ per cinque anni, rendendo valide le notifiche di atti impositivi effettuate in questo lasso di tempo. Analizziamo insieme questa importante decisione.

I Fatti del Caso: Una Notifica Contestata

Il caso esaminato dalla Suprema Corte riguarda due ex soci di una società in nome collettivo. Dopo la cessione dell’azienda, la società era stata cancellata dal Registro delle Imprese. Successivamente, l’Agenzia delle Entrate notificava un avviso di liquidazione per omessa registrazione dell’atto di cessione, indirizzandolo però unicamente alla società, ormai estinta, e non personalmente agli ex soci.

Questi ultimi hanno impugnato l’atto, sostenendo che la notifica fosse inesistente e inefficace, poiché rivolta a un soggetto giuridico non più esistente. Sia in primo che in secondo grado, i giudici tributari hanno respinto le loro ragioni, portando la questione fino in Cassazione.

La Decisione della Cassazione: Perché la Notifica alla Società Cancellata è Valida?

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando la validità della notifica. La decisione si fonda su una norma specifica del diritto tributario, l’articolo 28, comma 4, del D.Lgs. 175/2014. Questa disposizione introduce una deroga al principio generale del codice civile (art. 2495 c.c.), stabilendo che, ai soli fini della liquidazione e accertamento dei tributi, gli effetti dell’estinzione della società sono differiti di cinque anni.

In pratica, per l’Amministrazione Finanziaria, la società continua ad esistere fittiziamente per un quinquennio dopo la sua cancellazione. Di conseguenza:

* La società rimane un soggetto passivo d’imposta.
* Il liquidatore o l’ex rappresentante legale conserva i poteri di rappresentanza per ricevere notifiche e difendersi in giudizio.
* La notifica degli atti impositivi alla società, pur se cancellata, è pienamente valida ed efficace.

La Corte ha sottolineato che questa ‘ultrattività’ della società è limitata al rapporto con il Fisco e gli enti di riscossione, per garantire la tutela del credito erariale.

Il Rigetto del Secondo Motivo di Ricorso

I ricorrenti avevano anche lamentato un presunto difetto di motivazione della sentenza d’appello. La Cassazione ha dichiarato questo motivo inammissibile. Essendoci stata una ‘doppia conforme di merito’ (cioè la sentenza d’appello aveva confermato pienamente quella di primo grado), la legge limita la possibilità di contestare la ricostruzione dei fatti in sede di legittimità. Inoltre, i giudici hanno ritenuto che la motivazione fosse adeguata e non meramente apparente, avendo esaminato i punti sollevati dai contribuenti.

Le Motivazioni della Sentenza

Il cuore della motivazione risiede nella specialità della norma tributaria rispetto a quella civilistica. Mentre il diritto civile sancisce l’estinzione della società con la cancellazione, il diritto tributario, per esigenze di tutela del gettito fiscale, crea una ‘fictio iuris’ che ne prolunga l’esistenza per cinque anni. Questo differimento degli effetti dell’estinzione implica che tutti i poteri di rappresentanza, sia sul piano sostanziale che processuale, vengono conservati in capo al liquidatore o all’ex legale rappresentante. Di conseguenza, è a quest’ultimo che l’Amministrazione Finanziaria può legittimamente notificare gli atti, senza dover ricercare i singoli ex soci. Questa interpretazione, secondo la Corte, garantisce continuità e certezza nell’azione di accertamento e riscossione dei tributi.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche per gli Imprenditori

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale per chi decide di chiudere un’attività societaria. La cancellazione dal Registro delle Imprese non rappresenta un ‘liberi tutti’ immediato. Per cinque anni, la società rimane un interlocutore valido per il Fisco. Gli ex amministratori e liquidatori devono quindi mantenere un alto livello di attenzione, poiché potrebbero ricevere notifiche relative a periodi d’imposta antecedenti la cancellazione. È essenziale conservare la documentazione contabile e fiscale e monitorare l’indirizzo PEC della società estinta, poiché una notifica ricevuta e non contestata può diventare definitiva, con tutte le conseguenze del caso.

Una società cancellata dal Registro delle Imprese può ancora ricevere validamente atti fiscali?
Sì. Secondo la Corte di Cassazione, in base all’art. 28, comma 4, del d.lgs. 175/2014, ai soli fini fiscali gli effetti dell’estinzione sono differiti di cinque anni. Pertanto, una notifica effettuata in questo periodo è considerata valida.

A chi deve essere notificato un avviso di accertamento se la società è stata cancellata?
La notifica è valida se effettuata alla società stessa presso la sua ultima sede. La legge considera che i poteri di rappresentanza del liquidatore o dell’ex amministratore si conservino per questo periodo di cinque anni, anche per ricevere le notificazioni degli atti impositivi.

Cosa si intende per ‘doppia conforme di merito’ e quali conseguenze ha?
Si ha una ‘doppia conforme’ quando la sentenza del giudice d’appello conferma integralmente la decisione del giudice di primo grado. In questo caso, la legge limita fortemente la possibilità di presentare ricorso in Cassazione per motivi legati a vizi di motivazione sui fatti della causa, rendendo il ricorso su quel punto inammissibile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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