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Notifica ex art. 140 cpc: quando è valida e definitiva

Un contribuente ha impugnato una cartella di pagamento sostenendo la mancata notifica del precedente avviso di accertamento. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, chiarendo che la notifica ex art. 140 c.p.c. si perfeziona con il ricevimento della raccomandata informativa che avvisa del deposito dell’atto. Di conseguenza, non avendo impugnato l’avviso, la pretesa fiscale è divenuta definitiva.

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Notifica ex art. 140 c.p.c.: quando la pretesa fiscale è definitiva?

La corretta notificazione degli atti tributari è un pilastro fondamentale per la validità della pretesa fiscale. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito i principi cardine in materia di notifica ex art. 140 c.p.c., ovvero la procedura da seguire quando il destinatario è temporaneamente irreperibile. Questa pronuncia chiarisce il momento esatto in cui la notifica si perfeziona e le conseguenze della mancata impugnazione dell’atto presupposto, come l’avviso di accertamento.

I Fatti del Caso: un Contribuente Contesta la Notifica

Il caso ha origine dall’impugnazione di una cartella di pagamento da parte di un contribuente, ritenuto coobbligato in solido con una società in liquidazione di cui era amministratore di fatto. Il ricorrente sosteneva la nullità della cartella a causa della presunta omessa notifica dell’avviso di accertamento prodromico. Secondo la sua difesa, le prove fornite dall’Agenzia delle Entrate non erano sufficienti a dimostrare il corretto espletamento della procedura di notifica.

Sia la Commissione Tributaria Provinciale che quella Regionale avevano rigettato le doglianze del contribuente. I giudici di merito avevano ritenuto che l’avviso di accertamento fosse stato regolarmente notificato secondo la procedura prevista per i destinatari temporaneamente irreperibili (art. 140 c.p.c.) e che, non essendo stato impugnato, la pretesa fiscale si era ormai consolidata. Pertanto, con l’impugnazione della successiva cartella, il contribuente poteva sollevare solo vizi propri di quest’ultima e non più contestare il merito della pretesa.

La Decisione della Cassazione sulla notifica ex art. 140 c.p.c.

La Corte di Cassazione, investita della questione, ha confermato le decisioni dei gradi precedenti e ha rigettato il ricorso del contribuente, fornendo importanti chiarimenti sull’applicazione della notifica ex art. 140 c.p.c..

L’iter di notifica per destinatario irreperibile

I giudici hanno ricostruito l’iter notificatorio seguito dall’amministrazione finanziaria. A fronte della temporanea assenza del destinatario presso la sua residenza, l’ufficiale giudiziario aveva correttamente attivato la procedura speciale che prevede tre passaggi fondamentali:
1. Deposito del plico presso la casa comunale.
2. Affissione di un avviso di avvenuto deposito alla porta dell’abitazione del destinatario.
3. Spedizione di una raccomandata con avviso di ricevimento (la cosiddetta ‘raccomandata informativa’ o CAD) per comunicare al destinatario l’avvenuto deposito.

Il perfezionamento della notifica e la presunzione di conoscenza

Il punto cruciale della decisione riguarda il momento in cui la notifica si considera perfezionata. La Corte, richiamando anche una fondamentale pronuncia della Corte Costituzionale (n. 3/2010), ha stabilito che la notifica si perfeziona per il destinatario con il ricevimento della raccomandata informativa o, comunque, decorsi dieci giorni dalla data di spedizione della stessa.

Questo momento è fondamentale perché da esso decorrono i termini per l’impugnazione. Il ricevimento della raccomandata informativa attiva una presunzione di conoscenza dell’atto, superabile solo se il destinatario dimostra di essere stato, senza sua colpa, nell’impossibilità di averne notizia.

Nel caso specifico, la documentazione prodotta dall’Agenzia delle Entrate dimostrava che tutti questi adempimenti erano stati regolarmente eseguiti e che la raccomandata informativa era stata recapitata al destinatario. Di conseguenza, l’avviso di accertamento doveva considerarsi correttamente notificato.

Le Motivazioni della Corte

La Corte ha ritenuto infondati tutti i motivi di ricorso. In primo luogo, ha giudicato adeguata la motivazione della sentenza d’appello, in quanto essa esplicitava chiaramente l’iter logico seguito dai giudici, basato sulla validità della procedura di notifica come risultante dagli atti.

Successivamente, ha analizzato nel merito la correttezza della notifica. Sulla base della documentazione prodotta in giudizio, è stato possibile verificare che l’avviso di accertamento era stato notificato secondo la procedura dell’art. 140 c.p.c., stante la temporanea assenza del destinatario. Il perfezionamento della notifica, avvenuto con il recapito della raccomandata informativa, ha reso la pretesa fiscale contenuta nell’avviso di accertamento legalmente conoscibile dal contribuente. La mancata impugnazione di tale avviso nei termini di legge ha comportato la sua definitività, rendendo inammissibile ogni successiva contestazione sul merito della pretesa.

Le Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale: una volta che la notifica ex art. 140 c.p.c. è stata perfezionata secondo le regole, l’atto si presume conosciuto dal destinatario. Se quest’ultimo non lo impugna nei termini previsti, la pretesa creditoria diventa definitiva. La successiva cartella di pagamento potrà essere contestata solo per vizi propri (es. errori di calcolo, prescrizione successiva), ma non per questioni relative al merito dell’imposta dovuta, ormai cristallizzata nell’atto presupposto non opposto.

Quando si considera perfezionata per il destinatario una notifica eseguita ai sensi dell’art. 140 c.p.c.?
La notifica si perfeziona con il ricevimento della raccomandata informativa che comunica l’avvenuto deposito dell’atto presso la casa comunale, o, in ogni caso, dopo dieci giorni dalla sua spedizione.

Cosa succede se un avviso di accertamento, regolarmente notificato, non viene impugnato nei termini di legge?
La pretesa fiscale contenuta nell’avviso di accertamento diventa definitiva. Di conseguenza, il contribuente non potrà più contestare il merito di tale pretesa quando impugnerà la successiva cartella di pagamento.

Quale prova deve fornire l’ente impositore per dimostrare la validità di una notifica ex art. 140 c.p.c.?
L’ente deve dimostrare di aver completato tutti i passaggi della procedura: il tentativo di consegna, il deposito dell’atto presso la casa comunale, l’affissione dell’avviso alla porta e l’invio e il ricevimento della raccomandata informativa (CAD).

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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