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Ricorso inammissibile: no alla nuova procedibilità

La Corte di Cassazione ha stabilito che un ricorso inammissibile non consente l’applicazione di una nuova legge più favorevole, come la procedibilità a querela introdotta dalla Riforma Cartabia. Nel caso di specie, un individuo condannato per furto e danneggiamento aggravato ha visto il suo ricorso respinto perché manifestamente infondato. Di conseguenza, la Corte ha confermato che la dichiarazione di inammissibilità del ricorso impedisce di considerare il procedimento come ‘pendente’, rendendo inapplicabili le modifiche normative sopravvenute e confermando la condanna.

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Pubblicato il 4 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Blocca l’Applicazione di Leggi Favorevoli

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione chiarisce un punto cruciale del diritto processuale penale: la presentazione di un ricorso inammissibile preclude l’applicazione di normative più favorevoli sopravvenute, come quelle introdotte dalla Riforma Cartabia sulla procedibilità a querela. Questa decisione sottolinea come la mancanza dei requisiti minimi di un’impugnazione possa avere conseguenze definitive per l’imputato.

I Fatti del Caso

Il caso ha origine da una condanna per furto aggravato di energia elettrica e danneggiamento aggravato, emessa dal Tribunale e parzialmente riformata dalla Corte d’Appello. Quest’ultima aveva dichiarato il non doversi procedere per il reato di danneggiamento semplice per difetto di querela, confermando però le altre imputazioni e la condanna. L’imputato ha quindi proposto ricorso per cassazione, lamentando, tra le altre cose, il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso totalmente inammissibile. In particolare, ha definito il motivo relativo alle attenuanti generiche come ‘manifestamente infondato’, poiché tali circostanze erano già state riconosciute in primo grado e correttamente bilanciate come equivalenti alle aggravanti contestate. È proprio questa dichiarazione di inammissibilità a costituire il fulcro della decisione.

L’impatto del ricorso inammissibile sulle nuove norme

Il punto centrale della questione riguarda la modifica del regime di procedibilità per i reati contestati. Con l’entrata in vigore del d.lgs. n. 150/2022 (Riforma Cartabia), sia il furto che il danneggiamento aggravato sono diventati procedibili a querela della persona offesa. Tale modifica è avvenuta mentre il ricorso era pendente dinanzi alla Cassazione. In teoria, una nuova legge più favorevole dovrebbe applicarsi ai procedimenti in corso. Tuttavia, la Corte ha seguito il suo orientamento consolidato, il cosiddetto ‘diritto vivente’.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte ha spiegato che, in presenza di un ricorso inammissibile, il procedimento non può più considerarsi ‘pendente’. L’inammissibilità dell’impugnazione ‘cristallizza’ la situazione giuridica, rendendo definitiva la sentenza impugnata e precludendo l’esame di qualsiasi questione, inclusa l’applicazione di una lex mitior (legge più favorevole) sopravvenuta. Il principio è chiaro: se l’atto di impugnazione è viziato all’origine in modo così grave da essere inammissibile, non è idoneo a mantenere ‘aperto’ il rapporto processuale. Di conseguenza, le nuove disposizioni sulla procedibilità a querela non possono trovare applicazione nel caso specifico.

Conclusioni: L’Impatto Pratico della Decisione

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale: la corretta redazione e la fondatezza dei motivi di un ricorso sono essenziali. Un’impugnazione presentata senza rispettare i requisiti di legge non solo è destinata al fallimento, ma impedisce anche all’imputato di beneficiare di eventuali modifiche normative favorevoli intervenute nel frattempo. La declaratoria di inammissibilità comporta, oltre alla conferma della condanna, il pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, come avvenuto in questo caso.

Perché un ricorso è stato dichiarato inammissibile in questo caso?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché uno dei motivi principali, relativo al diniego delle attenuanti generiche, è stato ritenuto manifestamente infondato. Le attenuanti erano già state concesse in primo grado e dichiarate equivalenti alle aggravanti.

Una nuova legge più favorevole si applica sempre ai processi in corso?
No. Secondo la Corte di Cassazione, se il ricorso presentato è inammissibile, il procedimento non si considera più ‘pendente’. Di conseguenza, una nuova legge più favorevole entrata in vigore dopo la presentazione del ricorso non può essere applicata.

Quali sono le conseguenze di un ricorso dichiarato inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende. Inoltre, la sentenza impugnata diventa definitiva e non può più essere modificata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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