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Ricorso inammissibile: motivi generici in Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile contro una condanna per furto aggravato. L’appello è stato respinto poiché i motivi addotti erano del tutto generici e astratti, privi di un nesso specifico con la sentenza impugnata. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Genericità Costa Cara

Presentare un ricorso in Cassazione richiede precisione e rigore. Quando i motivi sono vaghi e astratti, il risultato è quasi sempre un ricorso inammissibile, con conseguenze economiche significative per chi lo propone. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio di questo principio, sottolineando l’importanza di formulare censure specifiche e pertinenti.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine da una condanna per furto aggravato. L’imputato, dopo una parziale riforma della sentenza in appello che lo condannava a otto mesi di reclusione e 200 euro di multa, decideva di rivolgersi alla Corte di Cassazione. Il fulcro del suo ricorso era la presunta presenza di un vizio di motivazione nella decisione dei giudici di secondo grado.

La Decisione della Cassazione: un Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione ha stroncato sul nascere le doglianze del ricorrente, dichiarando il ricorso inammissibile. La decisione non è entrata nel merito della colpevolezza o della pena, ma si è fermata a un livello preliminare: la valutazione della validità stessa dell’impugnazione. La conseguenza diretta è stata la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: Perché un Motivo di Ricorso Deve Essere Specifico?

Il cuore della decisione risiede nella motivazione fornita dai giudici supremi. Il motivo di ricorso è stato giudicato “assolutamente generico”. Le argomentazioni presentate erano “del tutto astratte” e non si correlavano in alcun modo con il contenuto specifico della sentenza impugnata.

La Corte ha ribadito un principio fondamentale della procedura penale, sancito dall’art. 591 c.p.p.: l’appello non è un terzo grado di giudizio dove si possono riproporre le stesse questioni di fatto. Il ricorso in Cassazione serve a controllare la legittimità della decisione, ovvero a verificare se la legge è stata applicata correttamente e se la motivazione è logica e completa. Per fare ciò, è indispensabile che il ricorrente indichi con precisione quali parti della sentenza sono errate e perché, confrontandosi direttamente con le argomentazioni del giudice precedente.

Lamentare un generico vizio di motivazione senza “dialogare” con la sentenza impugnata trasforma l’atto in un’istanza vuota, incapace di attivare il controllo di legittimità della Corte. Per questo, un ricorso inammissibile è la sanzione processuale prevista per chi non rispetta questo onere di specificità.

Conclusioni: Le Conseguenze Pratiche di un Ricorso Generico

Questa ordinanza è un monito importante. Un ricorso redatto in modo superficiale o generico non solo non ha alcuna possibilità di successo, ma comporta anche conseguenze economiche negative. La condanna al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende non è una semplice spesa processuale, ma una vera e propria sanzione volta a scoraggiare impugnazioni dilatorie o palesemente infondate. Per i professionisti del diritto, emerge la necessità di uno studio approfondito della sentenza da impugnare, costruendo censure mirate che attacchino specifici passaggi logici e giuridici, unica via per superare il vaglio di ammissibilità della Suprema Corte.

Cosa succede quando un ricorso in Cassazione è dichiarato inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma pecuniaria in favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata in tremila euro.

Per quale motivo il ricorso è stato considerato generico?
Il ricorso è stato ritenuto generico perché le argomentazioni erano di natura astratta e non si collegavano in modo specifico e critico alle motivazioni contenute nella sentenza della Corte d’Appello che si intendeva impugnare.

Qual era il reato per cui il ricorrente era stato condannato?
Il ricorrente era stato condannato per il reato di furto aggravato a una pena di otto mesi di reclusione e duecento euro di multa, come stabilito dalla sentenza della Corte d’Appello.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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