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Ricorso inammissibile: Cassazione e specificità motivi

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile per mancanza di specificità. L’imputato contestava il mancato riconoscimento della particolare tenuità del fatto e di un’attenuante. La Corte ha ritenuto il ricorso generico, confermando la decisione precedente e condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 26 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Specificità dei Motivi è Cruciale

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ribadisce un principio fondamentale del diritto processuale penale: la necessità di una critica argomentata e specifica per poter contestare efficacemente una sentenza. Un ricorso inammissibile non è solo un’occasione persa per la difesa, ma comporta anche conseguenze economiche significative per l’imputato. Analizziamo questa decisione per comprendere meglio i requisiti di un ricorso e le ragioni che portano alla sua inammissibilità.

Il Caso in Esame: Un Appello Respinto per Genericità

Il caso origina dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Milano. L’appellante contestava due punti specifici della decisione di merito:

1. La mancata applicazione dell’art. 131-bis del codice penale, che prevede la non punibilità per la “particolare tenuità del fatto”.
2. Il mancato riconoscimento dell’attenuante prevista dall’art. 62, n. 6, del codice penale, relativa all’aver riparato interamente il danno prima del giudizio.

L’imputato, quindi, non contestava la sua colpevolezza in sé, ma chiedeva una valutazione più favorevole della sua condotta che avrebbe potuto portare a un esito diverso, come la non punibilità o una pena ridotta.

La Decisione della Cassazione e il ricorso inammissibile

La Suprema Corte ha esaminato il ricorso e lo ha liquidato rapidamente, dichiarandolo ricorso inammissibile. La ragione di questa decisione non risiede nel merito delle questioni sollevate (la tenuità del fatto o l’attenuante), ma in un vizio procedurale fondamentale: la mancanza di “concreta specificità” e la “manifesta infondatezza” dei motivi presentati.

La Mancanza di “Concreta Specificità”

La Corte ha sottolineato che i giudici dei precedenti gradi di giudizio avevano già esposto in modo ampio, logico e giuridicamente corretto le ragioni per cui non avevano accolto le richieste dell’imputato. Il ricorso, per essere ammissibile, avrebbe dovuto confrontarsi direttamente con queste motivazioni, smontandole punto per punto con argomenti altrettanto specifici. Invece, secondo la Cassazione, l’appello si è limitato a riproporre le stesse lamentele in modo generico, senza un reale contraddittorio con le argomentazioni della sentenza impugnata.

Le Motivazioni

Le motivazioni della Corte si fondano su un orientamento giurisprudenziale consolidato. Il ricorso per cassazione non è un terzo grado di giudizio dove si può ridiscutere l’intero processo. Il suo scopo è controllare la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione della sentenza impugnata. Per questo, chi ricorre ha l’onere di indicare con precisione quali parti della decisione sono errate e perché, offrendo una critica puntuale e non una semplice riproposizione delle proprie tesi. Nel caso di specie, la Corte ha ritenuto che il ricorrente non avesse adempiuto a tale onere, rendendo il suo appello manifestamente infondato e privo della necessaria specificità. Di conseguenza, il ricorso non poteva nemmeno essere discusso nel merito.

Conclusioni

Questa ordinanza è un monito importante: la redazione di un atto di impugnazione richiede rigore e precisione. Non è sufficiente esprimere dissenso verso una sentenza; è indispensabile articolare una critica dettagliata che si confronti con le motivazioni del giudice. La conseguenza di un ricorso inammissibile non è solo la conferma della condanna, ma anche l’aggiunta di un’ulteriore sanzione economica: il ricorrente è stato infatti condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Ciò evidenzia come un’impugnazione mal preparata possa aggravare, anziché migliorare, la posizione dell’imputato.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché ritenuto privo di concreta specificità e manifestamente infondato. In altre parole, non contestava in modo dettagliato e argomentato le ragioni esposte nella sentenza precedente, ma si limitava a una critica generica.

Quali erano i punti principali contestati dal ricorrente?
Il ricorrente contestava l’affermazione della sua responsabilità penale in relazione al mancato riconoscimento della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.) e della circostanza attenuante per aver riparato il danno (art. 62, n. 6, c.p.).

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità del ricorso, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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