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Particolare tenuità del fatto e porto d’armi

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un uomo condannato per porto abusivo di un coltello. L’imputato sosteneva di usarlo per pranzo e chiedeva l’applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto. La Corte ha confermato la decisione del giudice di merito, evidenziando che la presenza in auto anche di un piede di porco e una grossa chiave inglese osta al riconoscimento del beneficio, in quanto la condotta deve essere valutata nel suo complesso.

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Pubblicato il 2 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Porto d’Armi e Particolare Tenuità del Fatto: La Visione della Cassazione

L’applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto rappresenta una delle questioni più dibattute nel diritto penale moderno. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione fornisce importanti chiarimenti su come valutare la condotta dell’imputato, specialmente in relazione a reati come il porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere. Il caso in esame riguarda un uomo condannato per aver portato fuori dalla propria abitazione un coltello, il quale ha visto il suo ricorso respinto a causa della presenza di altri oggetti sospetti nella sua auto.

I Fatti del Processo

Il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Modena aveva dichiarato un uomo colpevole del reato previsto dall’art. 4 della legge n. 110/1975, per aver portato con sé, fuori dalla propria abitazione, un coltello a punta con una lama di tredici centimetri. Per tale reato, l’imputato era stato condannato alla pena di 1.500 euro di ammenda, con confisca dell’arma sequestrata.

Il Ricorso in Cassazione e i Motivi della Difesa

L’imputato, tramite i suoi legali, ha presentato ricorso in Cassazione basandosi su due principali motivi:
1. Insussistenza del reato: La difesa sosteneva che il fatto non costituisse reato, poiché l’uomo lavorava lontano da casa e utilizzava il coltello per consumare i pasti. Si trattava, quindi, di un uso giustificato.
2. Mancata applicazione dell’art. 131-bis c.p.: In subordine, si lamentava la mancata applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, ritenendo che le circostanze concrete del caso lo consentissero.

Particolare Tenuità del Fatto: L’Analisi della Corte

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, ritenendo infondate entrambe le doglianze. La prima è stata respinta in quanto tendeva a una rivalutazione dei fatti, operazione non consentita nel giudizio di legittimità, che si limita al controllo sulla corretta applicazione della legge.

La Valutazione Complessiva della Condotta

Il punto cruciale della decisione riguarda il secondo motivo di ricorso. La Corte ha confermato la correttezza della decisione del Tribunale di non concedere il beneficio della particolare tenuità del fatto. La motivazione del giudice di merito è stata considerata adeguata e logica. Per escludere il beneficio, infatti, è sufficiente dimostrare l’assenza anche di uno solo dei presupposti richiesti dalla norma.

Le Motivazioni della Decisione

Il Tribunale aveva basato la sua decisione su una visione complessiva della condotta dell’imputato. Non si era limitato a considerare il solo possesso del coltello, ma aveva valorizzato il fatto che, all’interno dell’autovettura, l’uomo detenesse anche un “piede di porco” e una chiave inglese di grosse dimensioni. La presenza contestuale di questi oggetti è stata ritenuta un elemento decisivo, che impedisce di qualificare il fatto come di “particolare tenuità”. La Corte di Cassazione ha ritenuto questa motivazione congruente, logica e priva di contraddizioni, e quindi non sindacabile in sede di legittimità.

Le Conclusioni

L’ordinanza ribadisce un principio fondamentale: la valutazione sulla particolare tenuità del fatto non può essere frammentaria, ma deve abbracciare l’intera condotta del soggetto e il contesto in cui si è verificata. La presenza di più oggetti potenzialmente pericolosi, anche se di natura diversa, può essere interpretata dal giudice come un indicatore di una pericolosità complessiva che va oltre la soglia della minima offensività. Di conseguenza, il ricorso è stato dichiarato inammissibile e il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

Posso portare un coltello in auto per mangiare se lavoro lontano da casa?
Secondo la Corte, il porto di un coltello fuori dall’abitazione senza un giustificato motivo costituisce reato. La necessità di consumare i pasti non è stata ritenuta una giustificazione valida in questo contesto, specialmente alla luce della presenza di altri oggetti.

Quando viene esclusa la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto?
La non punibilità per particolare tenuità del fatto può essere esclusa quando la condotta complessiva del soggetto non è considerata di minima offensività. Nel caso di specie, la presenza in auto, oltre al coltello, di un “piede di porco” e di una grossa chiave inglese è stata valutata come un elemento che impedisce l’applicazione di tale beneficio.

La Corte di Cassazione può riesaminare i fatti di un processo?
No, la Corte di Cassazione svolge un giudizio di legittimità, il che significa che non riesamina come si sono svolti i fatti, ma si limita a verificare che i giudici precedenti abbiano applicato correttamente la legge e motivato adeguatamente la loro decisione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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