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Nullità provvedimento questore: la notifica è nulla

La Corte di Cassazione ha annullato un’ordinanza di convalida di un obbligo di firma imposto da un Questore a un tifoso. La decisione si fonda sulla mancata notifica all’interessato della sua facoltà di presentare memorie difensive al giudice entro 48 ore. Questa omissione procedurale costituisce una violazione del diritto di difesa e determina la nullità del provvedimento del questore, rendendo inefficace la misura restrittiva.

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Pubblicato il 26 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Nullità Provvedimento Questore: Quando la Notifica Carente Annulla l’Obbligo di Firma

Il rispetto delle garanzie difensive è un pilastro fondamentale del nostro ordinamento giuridico. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito questo principio, chiarendo che l’omissione di un avviso cruciale nella notifica di un atto può portare alla nullità del provvedimento del Questore. Questo caso specifico riguarda le misure di prevenzione negli stadi, ma le sue implicazioni si estendono a tutte le procedure che limitano le libertà personali.

I Fatti del Caso: Il DASPO e l’Obbligo di Presentazione

Un giovane tifoso era stato raggiunto da un provvedimento del Questore che gli imponeva, oltre al divieto di accesso agli stadi, anche l’obbligo di presentarsi in questura in occasione delle partite della sua squadra. Inizialmente, la misura prevedeva una durata molto lunga, poi ridotta in autotutela a tre anni.

Il provvedimento, che includeva l’obbligo di firma, era stato successivamente convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP). Contro questa ordinanza di convalida, il difensore del tifoso ha proposto ricorso alla Corte di Cassazione, sollevando due questioni principali.

Il Ricorso in Cassazione e la questione sulla nullità del provvedimento del questore

Il ricorrente ha basato la sua difesa su due motivi distinti, entrambi volti a dimostrare l’illegittimità della convalida.

La Violazione del Diritto di Difesa

Il primo e decisivo motivo si concentrava su una grave mancanza procedurale. Né il provvedimento del Questore né la relativa notifica contenevano l’avviso, previsto dalla legge, che informava l’interessato della sua facoltà di presentare memorie o deduzioni al giudice competente per la convalida. Questo diritto deve essere esercitato entro 48 ore dalla notifica. Secondo la difesa, questa omissione aveva menomato il diritto di difesa, rendendo nullo l’intero procedimento di convalida.

L’Eccessiva Vessatorietà della Misura

In secondo luogo, la difesa ha lamentato la mancanza di motivazione riguardo alla necessità di un obbligo di presentazione così gravoso (quattro volte per ogni partita), definendolo di natura puramente vessatoria.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha accolto il primo motivo di ricorso, ritenendolo fondato e assorbente rispetto al secondo. I giudici hanno richiamato l’articolo 6 della Legge 401/1989, che stabilisce chiaramente l’obbligo di includere nella notifica l’avviso della facoltà di presentare memorie difensive al giudice. L’omissione di tale avviso non è una mera formalità, ma costituisce una violazione diretta del diritto di difesa, tutelato dall’articolo 178 del codice di procedura penale. Questa violazione dà luogo a una ‘nullità di ordine generale’, un vizio insanabile che travolge l’atto successivo, ovvero l’ordinanza di convalida. Poiché l’interessato non è stato messo nelle condizioni di difendersi efficacemente prima della decisione del giudice, l’intero procedimento di convalida risulta viziato alla radice.

Le Conclusioni

La Corte ha quindi annullato senza rinvio l’ordinanza impugnata, dichiarando inefficace il provvedimento del Questore limitatamente all’obbligo di presentazione. La sentenza sottolinea un principio cruciale: le garanzie procedurali non sono un orpello burocratico, ma la sostanza stessa del giusto processo. La nullità del provvedimento del questore derivante da un difetto di notifica è una sanzione posta a presidio del fondamentale diritto di ogni cittadino di essere informato e di potersi difendere. Questa decisione serve da monito per le autorità amministrative, ricordando loro che l’efficacia delle misure di prevenzione non può mai prescindere dal rigoroso rispetto dei diritti della persona.

È valido un provvedimento del Questore se nella notifica non è specificata la facoltà di presentare memorie difensive al giudice?
No, secondo la Corte di Cassazione, l’omessa indicazione di tale facoltà nella notifica costituisce causa di nullità di ordine generale dell’ordinanza di convalida, poiché viola il diritto di difesa dell’interessato.

Qual è la conseguenza della mancata notifica del diritto di difesa nella procedura di convalida?
La conseguenza è l’annullamento dell’ordinanza di convalida e la dichiarazione di inefficacia del provvedimento del Questore per la parte soggetta a convalida giudiziaria, come l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Perché la Corte non ha esaminato il secondo motivo di ricorso sulla vessatorietà della misura?
La Corte non lo ha esaminato perché l’accoglimento del primo motivo, relativo alla nullità procedurale, è stato ritenuto ‘assorbente’. Ciò significa che la nullità riscontrata era così grave da invalidare l’intero provvedimento impugnato, rendendo superfluo (‘ultroneo’) l’esame delle altre censure.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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