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Travisamento della prova: la CTU va letta bene

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza della Corte d’Appello in un caso di appalto edile. Il motivo è il travisamento della prova, ovvero un’errata lettura della Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU). La Corte d’Appello aveva confuso i costi per il completamento dei lavori con quelli per l’eliminazione dei vizi, basando la sua decisione su un presupposto fattuale errato. La Cassazione ha rinviato il caso per una nuova valutazione che tenga conto della corretta interpretazione della perizia.

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Travisamento della Prova: Quando la Lettura Sbagliata di una Perizia Annulla la Sentenza

Nel contesto delle controversie legali, specialmente in materie tecniche come gli appalti edili, la Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU) assume un ruolo cruciale. Ma cosa succede se un giudice interpreta male le conclusioni del perito? Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci mostra come un travisamento della prova, e in particolare della CTU, possa portare all’annullamento di una sentenza d’appello, sottolineando l’importanza di una lettura accurata degli atti processuali.

I Fatti del Caso: La Controversia sull’Appalto Edile

La vicenda ha origine da un decreto ingiuntivo emesso a favore di un’impresa edile per il pagamento del saldo di alcuni lavori eseguiti su un immobile. Il proprietario dell’immobile (committente) si opponeva, sostenendo che i lavori non erano stati completati e presentavano vizi e difformità. Proponeva quindi una domanda riconvenzionale per ottenere la risoluzione del contratto e il risarcimento dei danni o, in alternativa, l’eliminazione dei difetti a spese dell’impresa.

Il Percorso Giudiziario: Dal Tribunale alla Corte d’Appello

Il Tribunale di primo grado accoglieva parzialmente l’opposizione: revocava il decreto ingiuntivo, ma condannava comunque il committente a pagare una somma ridotta, rigettando la sua domanda riconvenzionale.
Successivamente, la Corte d’Appello, decidendo sia sull’appello principale del committente che su quello incidentale dell’impresa, riformava parzialmente la decisione, condannando il proprietario a versare una somma diversa. È contro questa sentenza che il committente ha proposto ricorso in Cassazione.

L’Analisi della Cassazione: Il Travisamento della Prova come Motivo di Annullamento

Il punto centrale della decisione della Suprema Corte riguarda l’accoglimento di uno specifico motivo di ricorso: l’errata interpretazione della Consulenza Tecnica d’Ufficio. Il ricorrente lamentava che la Corte d’Appello avesse commesso un errore di percezione nel leggere la perizia.

In particolare, la Corte d’Appello aveva sottratto dall’importo totale dei lavori una somma di circa 6.850 euro, affermando che questa cifra corrispondesse ai “lavori non eseguiti ovvero per i lavori necessari per eliminare vizi e difformità”. Tuttavia, un’attenta lettura della CTU rivelava una realtà diversa.

Le motivazioni

La Corte di Cassazione ha stabilito che la Corte d’Appello era incorsa in un palese travisamento della prova. La perizia, infatti, specificava chiaramente che la somma di 6.850 euro era stata stimata esclusivamente per il completamento delle opere già parzialmente realizzate (come l’intonaco delle pareti e il consolidamento delle murature). Gli interventi necessari per eliminare vizi e difformità, invece, erano descritti in un’altra sezione della perizia, ma per essi il consulente non aveva fornito alcuna stima dei costi.

L’errore del giudice d’appello è stato quindi quello di confondere due voci di costo distinte e separate, attribuendo alla cifra per il completamento anche la funzione di coprire i costi per la correzione dei difetti. Questa “svista”, come definita dalla Cassazione, ha avuto un impatto decisivo sul calcolo finale del dovuto, viziando l’intera motivazione della sentenza. La Corte ha richiamato un suo precedente orientamento (Sezioni Unite, n. 5792/2024), secondo cui il vizio di travisamento della prova è censurabile in sede di legittimità quando l’errore del giudice riguarda un fatto probatorio cruciale e controverso.

Le conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha cassato la sentenza impugnata e ha rinviato la causa alla Corte d’Appello di Roma, in diversa composizione, affinché proceda a un nuovo esame della vicenda. Il nuovo giudice dovrà ricalcolare le somme dovute basandosi su una corretta e attenta lettura della consulenza tecnica, distinguendo correttamente tra i costi necessari per il completamento delle opere e quelli, eventualmente da accertare, per l’eliminazione dei vizi.

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale: la decisione del giudice deve fondarsi su una percezione accurata e fedele delle prove acquisite. Un errore di lettura, un travisamento della prova, non è una semplice valutazione di merito insindacabile, ma un vizio procedurale che può compromettere la validità della sentenza stessa.

Può un giudice interpretare in modo errato una consulenza tecnica d’ufficio (CTU)?
No, se il giudice commette un errore di percezione leggendo il contenuto di una prova documentale come la CTU, affermando che essa contiene un’informazione che in realtà non c’è, la sua decisione può essere annullata dalla Corte di Cassazione per “travisamento della prova”.

Cosa significa “travisamento della prova” in questo specifico caso?
Significa che la Corte d’Appello ha letto in modo sbagliato la perizia del consulente tecnico. Ha attribuito alla somma stimata per il completamento dei lavori (pari a 6.850 euro) anche la funzione di coprire i costi per l’eliminazione dei vizi, mentre la perizia non aveva quantificato questi ultimi, portando a un calcolo errato del dovuto.

Qual è stata la conseguenza dell’accoglimento del motivo sul travisamento della prova?
La sentenza della Corte d’Appello è stata annullata (“cassata”) e il processo è stato rinviato alla stessa Corte d’Appello, che dovrà riesaminare la questione e decidere nuovamente, questa volta interpretando correttamente le conclusioni della consulenza tecnica.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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