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Tasso soglia: la Cassazione sui costi del mutuo

Un cliente ha citato in giudizio un istituto di credito per un contratto di mutuo, sostenendo il superamento del tasso soglia a causa della sommatoria tra interessi corrispettivi e moratori e dell’inclusione di costi accessori. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, stabilendo che i due tipi di interesse non sono cumulabili ai fini della verifica dell’usura, data la loro diversa funzione. Ha inoltre confermato che costi come spese notarili e polizze assicurative non vanno computati nel calcolo del tasso soglia e che il piano di ammortamento alla francese non genera di per sé anatocismo.

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Tasso Soglia: La Cassazione chiarisce i costi esclusi dal calcolo nei mutui

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione affronta temi cruciali in materia di diritto bancario, in particolare per quanto riguarda il calcolo del tasso soglia ai fini della normativa antiusura nei contratti di mutuo. La decisione ribadisce principi fondamentali sulla non cumulabilità degli interessi corrispettivi e moratori e sull’esclusione di specifici costi dal calcolo, offrendo importanti chiarimenti per mutuatari e istituti di credito.

I Fatti di Causa

Un cliente aveva avviato una causa contro un istituto di credito, chiedendo la restituzione di somme che riteneva indebitamente percepite in relazione a un contratto di mutuo fondiario stipulato nel 2009. Le contestazioni del cliente si basavano principalmente su tre punti: l’applicazione di interessi anatocistici, l’indeterminatezza di alcune clausole e, soprattutto, il superamento del tasso soglia antiusura.

Secondo il mutuatario, il superamento sarebbe derivato dalla sommatoria degli interessi corrispettivi e di quelli moratori, nonché dall’inclusione nel calcolo di tutti gli oneri legati al contratto, come le spese notarili e i costi della polizza assicurativa. Sia il Tribunale di primo grado che la Corte d’Appello avevano rigettato le sue richieste, spingendolo a presentare ricorso in Cassazione.

La Decisione della Corte e il calcolo del tasso soglia

La Corte di Cassazione ha esaminato i cinque motivi di ricorso presentati dal mutuatario, rigettandoli tutti e confermando la validità delle decisioni dei giudici di merito. Vediamo i punti salienti della pronuncia.

Cumulabilità degli Interessi e Costi nel Tasso Soglia

Il cuore della controversia risiedeva nel terzo motivo di ricorso, con cui si contestava l’esclusione dal calcolo del tasso soglia degli interessi di mora e di altre spese contrattuali. La Corte ha ribadito un principio ormai consolidato: ai fini della verifica dell’usura, non è possibile procedere a un cumulo materiale tra gli interessi corrispettivi e quelli moratori.

Questo perché i due tipi di interesse hanno funzioni diverse: i primi remunerano la banca per la concessione del capitale, mentre i secondi rappresentano una penale per il ritardato pagamento. Pertanto, la loro usurarietà va valutata separatamente. Per gli interessi moratori, il confronto va fatto tra il tasso effettivo globale (TEG), aumentato della percentuale di mora, e il tasso medio del periodo di riferimento.

Inoltre, la Corte ha dichiarato inammissibile la censura relativa all’inclusione dei costi (spese notarili, imposte sostitutive) nel tasso soglia, poiché il ricorrente non aveva fornito una “prova di resistenza”, ovvero non aveva dimostrato concretamente come tali costi avrebbero determinato il superamento della soglia.

Ammortamento alla Francese e Anatocismo

Un altro motivo di ricorso riguardava la presunta generazione di interessi anatocistici (interessi su interessi) a causa dell’applicazione del piano di ammortamento “alla francese”. Anche su questo punto, la Cassazione ha respinto la tesi del ricorrente.

La Corte ha chiarito che, nell’ammortamento alla francese, non si verifica un calcolo di interessi su interessi già scaduti. Si tratta piuttosto di un meccanismo in cui la restituzione del capitale è differita nel tempo per garantire una rata costante. Questo comporta la maturazione di un maggior importo di interessi corrispettivi, ma non costituisce una forma di anatocismo vietato dalla legge.

Altri Motivi di Ricorso

Gli altri motivi, relativi all’indeterminatezza del tasso e alla violazione del Codice del Consumo, sono stati giudicati in parte infondati e in parte inammissibili per tardività, in quanto sollevati per la prima volta in fasi avanzate del giudizio senza essere stati precedentemente trattati.

Le Motivazioni della Sentenza

Le motivazioni della Corte si fondano su una chiara distinzione concettuale e funzionale degli elementi in gioco. La non cumulabilità tra interessi corrispettivi e moratori deriva dalla loro natura intrinsecamente diversa: uno è il prezzo del denaro, l’altro una sanzione per l’inadempimento. Sommarli equivarrebbe a confrontare elementi non omogenei. Per quanto riguarda le spese accessorie, la Corte sottolinea che l’onere di dimostrare la loro incidenza decisiva sul superamento del tasso soglia spetta a chi solleva la contestazione, non essendo sufficiente una mera allegazione astratta. Sul tema dell’ammortamento alla francese, la Corte sposa l’interpretazione secondo cui tale piano è una legittima modalità di rimborso del capitale, il cui effetto è un differimento della restituzione e non una capitalizzazione degli interessi vietata.

Le Conclusioni

L’ordinanza in esame consolida un orientamento giurisprudenziale di fondamentale importanza per il contenzioso bancario. Stabilisce con chiarezza i paletti per la verifica del superamento del tasso soglia, escludendo automatismi come la somma tra tassi di diversa natura. Per i mutuatari, ciò significa che una contestazione di usura deve essere fondata su calcoli precisi e prove concrete, specialmente per quanto riguarda l’incidenza dei costi accessori. Per gli istituti di credito, rappresenta una conferma della legittimità delle prassi contrattuali più diffuse, come l’ammortamento alla francese, e dei criteri di calcolo del costo del credito.

Ai fini del superamento del tasso soglia, gli interessi corrispettivi e quelli moratori si possono sommare?
No. Secondo la Corte di Cassazione, non è possibile procedere a un cumulo materiale delle somme dovute a titolo di interessi corrispettivi e moratori. Essi hanno funzioni diverse e la loro eventuale usurarietà deve essere valutata separatamente.

Le spese notarili e la polizza assicurativa del mutuo rientrano nel calcolo del tasso soglia antiusura?
La Corte ha ritenuto che i costi come le spese notarili e la polizza antincendio non debbano essere computati nel tasso soglia. In ogni caso, chi contesta l’usurarietà del tasso a causa di tali costi deve fornire la prova concreta che la loro inclusione avrebbe determinato il superamento della soglia.

Il piano di ammortamento ‘alla francese’ produce interessi anatocistici illegittimi?
No. La Corte ha stabilito che nell’ammortamento alla francese non si verifica una produzione di ‘interessi su interessi’ (anatocismo). Si tratta di una modalità di rimborso che, per mantenere la rata costante, ritarda la restituzione del capitale, comportando un maggior importo di interessi corrispettivi, ma senza violare la legge.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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