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TAEG e polizze: come calcolare il costo del mutuo

La Corte di Cassazione ha chiarito come calcolare il costo delle polizze assicurative a premio unico all’interno del TAEG per i mutui. In un caso riguardante il fallimento di una società, si discuteva se il costo della polizza dovesse essere imputato interamente all’inizio o spalmato su tutta la durata del finanziamento. La Corte ha stabilito che, ai fini della verifica del superamento del tasso soglia di usura, il costo deve essere parametrato all’intera durata del rapporto. Di conseguenza, ha rigettato il ricorso del fallimento, confermando la legittimità del calcolo effettuato dalla banca e l’ammissione del suo credito.

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TAEG e polizze: la Cassazione chiarisce il calcolo per i mutui

Quando si stipula un mutuo, è prassi comune che la banca richieda la sottoscrizione di polizze assicurative a copertura di vari rischi. Ma come incide il costo di queste polizze, specialmente se pagato in un’unica soluzione (premio unico), sul costo totale del finanziamento? La recente sentenza della Corte di Cassazione, n. 3460 del 2024, offre un chiarimento fondamentale sul calcolo del TAEG e polizze assicurative, un tema cruciale per la verifica del superamento del tasso soglia di usura.

I fatti del caso

La vicenda nasce dal fallimento di una società che aveva stipulato due contratti di mutuo nel 2010. Contestualmente, aveva sottoscritto quattro polizze assicurative, due delle quali a premio unico. Il curatore fallimentare si opponeva all’ammissione al passivo del credito della banca per gli interessi, sostenendo che i tassi applicati fossero usurari. Secondo il curatore, il calcolo del TAEG era errato: la banca aveva suddiviso il costo delle polizze a premio unico per tutta la durata dei mutui (18 anni), mentre avrebbe dovuto imputare l’intero importo al momento della stipula. Quest’ultimo metodo di calcolo avrebbe portato il TAEG a superare la soglia di usura vigente all’epoca, con la conseguente nullità della clausola sugli interessi.

La questione giuridica: il calcolo del TAEG e polizze assicurative

Il cuore della controversia risiedeva proprio nel metodo di calcolo. Da un lato, la tesi del fallimento: il costo sostenuto upfront per le polizze a premio unico è un onere immediato e deve essere interamente computato nel calcolo del TAEG al momento dell’erogazione del credito. Dall’altro, la tesi della banca, accolta dal Tribunale in prima istanza: il TAEG rappresenta il costo annuo del finanziamento, e poiché la copertura assicurativa si estende per tutta la durata del mutuo, il suo costo deve essere logicamente ripartito su base annua per lo stesso periodo.

La decisione della Corte di Cassazione sul TAEG e polizze

La Suprema Corte ha rigettato il ricorso del fallimento, confermando la correttezza del ragionamento seguito dal Tribunale e dalla banca. I giudici hanno stabilito che il costo delle polizze, anche se pagato integralmente all’inizio, non può che essere “parametrato all’intera durata del rapporto”. Pertanto, ai fini della verifica del rispetto della soglia anti-usura, è corretto suddividere la somma pagata per le assicurazioni a premio unico per tutti gli anni previsti per la restituzione del finanziamento.

Le motivazioni

La decisione della Corte si fonda su argomentazioni solide e coerenti con la normativa nazionale ed europea.
1. Natura del TAEG: Il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) è, per sua stessa definizione, un indicatore sintetico del costo annuale del credito. Sarebbe una contraddizione logica imputare a un solo anno un costo che, funzionalmente, copre un periodo molto più lungo (in questo caso, diciotto anni).
2. Funzione della spesa: La spesa per la polizza, sebbene sostenuta in un unico momento, è funzionale a garantire la copertura assicurativa per tutta la vita del finanziamento. Il suo beneficio è spalmato nel tempo, e così deve essere il suo costo nel calcolo di un indicatore annuale.
3. Coerenza con la normativa europea: La Corte richiama le direttive UE sul credito ai consumatori e la giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea (sentenze Lexitor e Unicredit Bank Austria). Tali fonti chiariscono che il “costo totale del credito” comprende tutte le spese connesse al contratto. Inoltre, il principio secondo cui, in caso di estinzione anticipata del finanziamento, il consumatore ha diritto a una riduzione proporzionale dei costi (inclusi quelli up-front), conferma che questi costi sono intrinsecamente legati alla durata del rapporto contrattuale.

Conclusioni

La sentenza n. 3460/2024 consolida un principio di fondamentale importanza pratica per il settore bancario e per i consumatori. Stabilisce un criterio chiaro e logico per il calcolo del TAEG e polizze assicurative a premio unico: il costo va annualizzato, non concentrato al momento della stipula. Questa interpretazione, da un lato, previene contestazioni sull’usura basate su un calcolo che non riflette la reale funzione economica della spesa assicurativa; dall’altro, offre maggiore trasparenza ai mutuatari, presentando un costo annuo del credito che tiene conto in modo proporzionale di tutti gli oneri legati alla durata del finanziamento.

Le spese per una polizza assicurativa obbligatoria collegata a un mutuo devono essere incluse nel calcolo del TAEG ai fini dell’usura?
Sì, la Corte di Cassazione conferma che le spese di assicurazione sostenute dal debitore per ottenere il credito devono essere conteggiate ai fini della valutazione dell’eventuale natura usuraria del contratto, essendo sufficiente che risultino collegate alla concessione del credito.

Come va calcolato nel TAEG il costo di una polizza a premio unico pagata all’inizio del mutuo?
Il costo della polizza a premio unico deve essere suddiviso e parametrato all’intera durata del rapporto di mutuo. Non deve essere imputato per intero al momento della stipula, ma ripartito su tutti gli anni previsti per la restituzione della somma finanziata.

La decisione del Tribunale che ha “spalmato” il costo della polizza su tutta la durata del mutuo è corretta?
Sì, la Corte di Cassazione ha ritenuto corretto il calcolo che ha suddiviso la somma pagata per le assicurazioni a premio unico per tutta la durata del rapporto. Ha affermato che il TAEG rappresenta il costo globale annuo e, di conseguenza, il costo delle polizze non poteva che essere rapportato all’intera durata del finanziamento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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