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Scioglimento contratto concordato: la clausola del foro

Una società in concordato preventivo, dopo aver ottenuto lo scioglimento di un contratto di appalto, ha citato in giudizio la controparte per il pagamento di prestazioni già eseguite. La Corte di Cassazione ha stabilito che lo scioglimento del contratto in concordato preventivo, ai sensi dell’art. 169-bis Legge Fallimentare, estingue solo le obbligazioni future. Di conseguenza, la clausola contrattuale che designa un foro esclusivo rimane valida ed efficace per tutte le controversie relative a prestazioni già rese. La competenza del foro indicato nel contratto (Bologna) è stata quindi confermata.

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Scioglimento Contratto in Concordato Preventivo: Sopravvive la Clausola sul Foro Competente?

Quando un’azienda in crisi accede al concordato preventivo, ha la facoltà di sciogliere i contratti in corso per agevolare il risanamento. Ma cosa succede alle clausole contenute in quel contratto, in particolare quella che stabilisce il tribunale competente in caso di lite? L’ordinanza in esame della Corte di Cassazione affronta proprio il tema dello scioglimento contratto concordato, chiarendo che la risoluzione del rapporto non cancella la validità delle clausole per le prestazioni già eseguite. Una decisione fondamentale che definisce i confini dell’efficacia delle pattuizioni contrattuali nel contesto delle procedure concorsuali.

I Fatti del Caso: Una Controversia sulla Competenza Territoriale

Una società a responsabilità limitata, ammessa alla procedura di concordato preventivo, otteneva dal tribunale l’autorizzazione a sciogliersi da un contratto di appalto di servizi stipulato con un’altra impresa. Successivamente, la stessa società agiva in giudizio per ottenere il pagamento delle prestazioni che aveva già regolarmente eseguito prima dello scioglimento del contratto. La causa veniva incardinata presso il Tribunale di Bolzano, foro della sede legale della società creditrice.

La società convenuta, tuttavia, si opponeva eccependo l’incompetenza territoriale del Tribunale di Bolzano. A sostegno della sua tesi, invocava una clausola specifica del contratto di appalto che designava in via esclusiva il Foro di Bologna per la risoluzione di qualsiasi controversia. Il Tribunale di Bolzano accoglieva l’eccezione, dichiarando la propria incompetenza. La società in concordato, ritenendo che lo scioglimento del contratto avesse reso inefficace anche la clausola sul foro, proponeva ricorso per regolamento di competenza dinanzi alla Corte di Cassazione.

La Decisione della Corte e lo scioglimento contratto concordato

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando la competenza del Tribunale di Bologna, come stabilito dalla clausola contrattuale. I giudici hanno chiarito un principio cruciale: lo scioglimento del contratto autorizzato nell’ambito di un concordato preventivo, ai sensi dell’art. 169-bis della Legge Fallimentare, ha effetto solo per il futuro.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte ha spiegato che lo scioglimento del contratto libera le parti esclusivamente dall’obbligo di eseguire le prestazioni non ancora adempiute. Questo istituto mira a proteggere l’impresa in crisi dal peso di obblighi futuri che potrebbero compromettere il piano di risanamento. Tuttavia, non ha alcun effetto retroattivo e non incide sui diritti e sugli obblighi già maturati in relazione alle prestazioni eseguite prima del provvedimento di scioglimento.

Di conseguenza, il contratto originario rimane la fonte e il titolo giuridico della pretesa di pagamento avanzata dalla società. Se il contratto è ancora il fondamento del diritto di credito, allora tutte le sue clausole – inclusa quella che deroga alla competenza territoriale ordinaria – continuano a produrre i loro effetti per regolare le controversie nate da quel rapporto pregresso. La Corte ha sottolineato che, diversamente, si creerebbe un’ingiustificata asimmetria, permettendo a una parte di basare la propria domanda sul contratto, ma di disconoscerne le clausole a essa sfavorevoli.

L’art. 169-bis, inoltre, prevede esplicitamente che la clausola compromissoria (quella che deferisce la lite ad arbitri) sopravviva allo scioglimento. Secondo la Cassazione, questa previsione rafforza l’interpretazione secondo cui anche le altre clausole processuali, come quella sul foro competente, mantengono la loro efficacia per le liti passate.

Le Conclusioni

L’ordinanza stabilisce un principio di diritto chiaro e di notevole importanza pratica: lo scioglimento contratto concordato non fa tabula rasa dell’intero accordo. Esso opera come una causa di estinzione del rapporto limitatamente alle obbligazioni future. Per tutto ciò che riguarda il passato – e quindi le liti su prestazioni già eseguite – il contratto resta pienamente valido ed efficace in ogni sua parte, comprese le clausole che regolano il processo, come la scelta del foro competente. Le parti che hanno volontariamente pattuito un determinato foro per le loro controversie non possono sottrarvisi invocando uno scioglimento che la legge ha concepito per finalità diverse, ovvero la gestione delle obbligazioni future nell’ambito della crisi d’impresa.

Lo scioglimento di un contratto in concordato preventivo (ex art. 169-bis l.fall.) invalida la clausola che stabilisce il foro competente?
No. Secondo la Corte di Cassazione, la clausola sul foro competente resta valida ed efficace per tutte le controversie relative a prestazioni già eseguite prima dello scioglimento del contratto.

Perché la clausola di competenza territoriale sopravvive allo scioglimento del contratto?
Perché lo scioglimento riguarda solo le obbligazioni future e non ancora eseguite. Il contratto continua a essere il titolo del diritto di credito per le prestazioni già rese, e quindi le sue clausole, inclusa quella sul foro, restano applicabili a tali dispute.

Qual è la differenza tra gli effetti dello scioglimento sulle prestazioni future e quelle già eseguite?
Lo scioglimento del contratto libera le parti dall’obbligo di eseguire le prestazioni future, estinguendo il rapporto per l’avvenire. Tuttavia, non ha alcun effetto sui diritti e sugli obblighi derivanti dalle prestazioni già eseguite, che continuano ad essere regolate dal contratto originario e da tutte le sue clausole.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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