Risarcimento da Permesso di Costruire Illegittimo: la Cassazione Prende Tempo
Quando un cittadino ottiene un permesso di costruire da un Comune e inizia i lavori, cosa succede se quel permesso viene successivamente annullato perché illegittimo? Chi paga i danni subiti da chi ha investito tempo e denaro fidandosi della Pubblica Amministrazione? Una recente ordinanza interlocutoria della Corte di Cassazione a Sezioni Unite affronta proprio un caso di risarcimento permesso illegittimo, evidenziando la complessità della materia e la necessità di un’attenta valutazione.
I Fatti del Caso
Due cittadini avevano avviato un’azione legale contro un’amministrazione comunale per ottenere il risarcimento dei danni subiti. La vicenda trae origine dal rilascio di un permesso di costruire che autorizzava la demolizione e la ricostruzione di un fabbricato in zona agricola, con un significativo ampliamento che prevedeva la realizzazione di tre unità immobiliari.
Tuttavia, questo permesso è stato impugnato da una vicina e, alla fine, annullato con una sentenza del Consiglio di Stato. Il motivo dell’annullamento risiedeva nel contrasto con le norme del Piano Regolatore Generale (PRG) del Comune, le quali permettevano la creazione di una sola unità aggiuntiva, e non tre.
I cittadini, che avevano fatto affidamento sulla legittimità del titolo edilizio rilasciato dal Comune, si sono quindi trovati con un progetto bloccato e danni economici. Hanno perciò citato l’ente locale davanti al Tribunale ordinario, chiedendo un risarcimento basato sulla lesione del loro legittimo affidamento.
La Questione Giuridica sul Risarcimento Permesso Illegittimo
Di fronte alla causa per danni, è sorta la questione preliminare su quale giudice avesse la competenza a decidere: il giudice ordinario (come il Tribunale adito) o il giudice amministrativo (come il TAR)? Per risolvere questo dubbio, la questione è stata portata all’attenzione della Corte di Cassazione a Sezioni Unite tramite un regolamento preventivo di giurisdizione.
Il cuore del problema è stabilire la natura della responsabilità del Comune. Si tratta di una responsabilità per un atto amministrativo illegittimo (di competenza del giudice amministrativo) o di una responsabilità per aver leso un diritto soggettivo del cittadino (quello al legittimo affidamento), che rientra nella sfera del giudice ordinario? Il Procuratore Generale presso la Corte ha concluso per la giurisdizione del giudice ordinario.
La Decisione Interlocutoria della Corte
Con l’ordinanza in esame, la Corte di Cassazione non ha ancora deciso nel merito della giurisdizione. I giudici hanno ritenuto che le questioni sollevate dal ricorso e le argomentazioni delle parti fossero talmente complesse da rendere opportuna una trattazione più approfondita.
Le motivazioni
La motivazione della Corte è concisa ma significativa. Invece di decidere sulla base degli atti scritti, come spesso accade in questa fase, ha scelto di rinviare la causa a una pubblica udienza. Questa scelta indica che il Collegio ritiene il caso non di semplice soluzione e di potenziale importanza per la giurisprudenza futura in materia di responsabilità della Pubblica Amministrazione. La decisione di rimettere la causa alla pubblica udienza del 24.6.2024 serve a consentire una discussione orale e un confronto diretto tra le tesi difensive, al fine di ponderare al meglio tutti gli aspetti di una questione delicata.
Conclusioni
Sebbene questa ordinanza sia interlocutoria e non risolva la controversia, essa segnala l’importanza del tema del risarcimento permesso illegittimo. La decisione finale della Cassazione sulla giurisdizione avrà importanti implicazioni pratiche, definendo il percorso che i cittadini dovranno seguire per ottenere tutela in casi simili. La scelta di un approfondimento in pubblica udienza sottolinea la volontà della Corte di arrivare a una soluzione ben ponderata su un tema cruciale nel rapporto tra cittadini e potere pubblico.
Cosa succede se un Comune rilascia un permesso di costruire che poi si rivela illegittimo?
Secondo il caso di specie, se un permesso di costruire viene annullato perché illegittimo, il cittadino che ha subito un danno a causa del suo affidamento sulla validità di tale permesso può agire in giudizio contro il Comune per chiederne il risarcimento.
Che cos’è il ‘regolamento preventivo di giurisdizione’?
È uno strumento processuale che permette a una parte di un processo di chiedere alla Corte di Cassazione, prima che la causa entri nel merito, di stabilire quale tipo di giudice (ad esempio, civile o amministrativo) abbia la competenza a decidere quella specifica controversia.
Qual è stata la decisione della Corte di Cassazione in questa ordinanza?
La Corte di Cassazione non ha deciso a quale giudice spetti la causa. Ritenendo le questioni sollevate complesse e meritevoli di approfondimento, ha rinviato la decisione a una successiva udienza pubblica per permettere una discussione più ampia del caso.
Testo del provvedimento
Ordinanza interlocutoria di Cassazione Civile Sez. U Num. 934 Anno 2025
Civile Ord. Sez. U Num. 934 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data pubblicazione: 14/01/2025
ORDINANZA
sul ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione iscritto al n. 7288/2024 R.G. proposto da :
COGNOME, COGNOME, elettivamente domiciliati in ROMA INDIRIZZO presso lo studio dell’avvocato COGNOME (CODICE_FISCALE, che li rappresenta e difende.
-RICORRENTE- contro
COMUNE DI RIMINI, elettivamente domiciliato in BOLOGNA INDIRIZZO presso lo studio dell’avvocato COGNOME NOME (CODICE_FISCALE, che lo rappresenta e difende.
–
CONTRORICORRENTE- nell’ambito del giudizio pendente dinanzi al TRIBUNALE di RIMINI n. 1516/2022;
Udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 10/12/2024 dal Consigliere NOME COGNOME
Lette le conclusioni scritte del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale NOME COGNOME che ha chiesto di dichiarare la giurisdizione ordinaria.
RILEVATO CHE:
–NOME COGNOME e NOME COGNOME hanno proposto regolamento preventivo di giurisdizione, affidato ad un unico motivo, nel giudizio incardinato dinanzi Tribunale di Rimini in cui hanno chiesto di condannare il Comune di Rimini al risarcimento del danno per il legittimo affidamento incolpevolmente riposto nella legittimità del permesso di costruire n. 1555/08 con cui erano state autorizzate la demolizione e la ricostruzione di un fabbricato in zona agricola con incremento di 3 unità immobiliari, atto successivamente annullato con sentenza del Consiglio di Stato n. 5170/2020, su ricorso di NOME COGNOME, proprietaria di un immobile a confine, per contrasto con le norme del PRG, che consentivano la creazione di un’unica unità aggiuntiva.
RITENUTO CHE:
-le questioni poste dal ricorso e le argomentazioni sollevate dalle parti rendano opportuna la trattazione del ricorso in pubblica udienza.
P.Q.M.
rimette la causa alla pubblica udienza del 24.6.2024.
Così deciso in Roma, nella camera di consiglio delle Sezioni Unite