Rinvio Trattazione Ricorso: la Proposta di Concordato Ferma la Cassazione
Quando una complessa controversia societaria arriva al vaglio della Corte di Cassazione, l’esito sembra ormai vicino. Tuttavia, un recente provvedimento dimostra come eventi esterni al processo possano determinarne una battuta d’arresto. La Suprema Corte, con un’ordinanza interlocutoria, ha disposto il rinvio trattazione ricorso a seguito della presentazione di una proposta di concordato, evidenziando la prevalenza delle soluzioni negoziate alla crisi d’impresa anche nelle fasi più avanzate del contenzioso. Analizziamo insieme questa interessante decisione.
I Fatti del Caso
La vicenda trae origine da un contenzioso tra una società, che chiameremo Alfa S.p.A., e un Consorzio in Liquidazione Coatta Amministrativa (L.C.A.), che nomineremo Consorzio Beta. Alfa S.p.A. aveva appellato una sentenza che le negava l’ammissione allo stato passivo del Consorzio Beta per un credito chirografario di oltre 51 milioni di euro. Tale credito era stato originariamente ammesso a favore di un’altra società, la quale lo aveva successivamente ceduto ad Alfa S.p.A.
La Corte d’Appello aveva respinto le richieste di Alfa S.p.A., spingendola a presentare ricorso per cassazione. Il Consorzio Beta non solo si era difeso, ma aveva anche proposto un ricorso incidentale. La controversia era dunque complessa e articolata, pronta per essere decisa nel merito dalla Suprema Corte.
La Svolta: Istanza di Rinvio e Proposta di Concordato
Poco prima dell’udienza fissata, Alfa S.p.A. ha depositato un’istanza chiedendo un rinvio trattazione ricorso di almeno sei mesi. La ragione? L’avvio di un iter per l’omologazione di una proposta di concordato da parte di una società terza. Tale proposta prevedeva, tra le altre cose, il subentro del proponente in tutti i contenziosi attivi e passivi del Consorzio Beta, con l’obiettivo di definirli in via conciliativa. A sostegno dell’istanza, la ricorrente ha prodotto il parere favorevole del Commissario Liquidatore e l’autorizzazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Le Motivazioni della Corte di Cassazione
Il Collegio ha accolto la richiesta, ritenendola fondata sulla “serietà” dell’iniziativa. La decisione di rinviare la causa a nuovo ruolo non è stata una mera formalità, ma una valutazione ponderata di un fatto sopravvenuto di notevole importanza. La Corte ha riconosciuto che la proposta di concordato rappresentava una potenziale via d’uscita dalla lite giudiziaria, in linea con i principi di economia processuale e di favore per le soluzioni che mirano al risanamento aziendale e alla soddisfazione dei creditori.
La presentazione di una proposta di concordato formale, supportata dal parere favorevole degli organi della procedura e dall’autorizzazione ministeriale, ha conferito alla richiesta di rinvio una solidità tale da giustificare la sospensione del giudizio di legittimità. La Corte ha implicitamente riconosciuto che procedere con la decisione sul ricorso sarebbe stato potenzialmente inutile o controproducente, qualora la procedura di concordato fosse andata a buon fine, risolvendo la controversia alla radice.
Le Conclusioni
Questa ordinanza interlocutoria offre un importante spunto di riflessione: la vita di un processo, anche quando giunto al suo ultimo grado, non è impermeabile alle vicende sostanziali che lo hanno generato. La possibilità di una soluzione extragiudiziale, specialmente se formalizzata in una procedura concorsuale come il concordato, può e deve essere tenuta in considerazione dal giudice. Il rinvio trattazione ricorso in questo caso non è un semplice rinvio procedurale, ma il riconoscimento che la giustizia deve talvolta “fare un passo indietro” per consentire alle parti di percorrere strade alternative, potenzialmente più efficaci ed eque per la risoluzione della crisi. La decisione della Cassazione riafferma la centralità degli strumenti di composizione negoziata della crisi, la cui efficacia si estende fino a influenzare le dinamiche del processo civile ai suoi massimi livelli.
Per quale motivo la Corte di Cassazione ha deciso di rinviare la trattazione del ricorso?
La Corte ha accolto la richiesta di rinvio perché ha ritenuto ‘seria’ la motivazione addotta dalla società ricorrente, ovvero l’avvio di una procedura per l’omologazione di una proposta di concordato finalizzata a definire in via conciliativa il contenzioso.
Una proposta di concordato può influenzare un procedimento pendente in Cassazione?
Sì, come dimostra questo caso. La presentazione di una proposta di concordato strutturata e autorizzata dalle autorità competenti può essere considerata un motivo valido per sospendere il giudizio di legittimità, rinviando la causa a nuovo ruolo in attesa degli sviluppi della procedura concorsuale.
Quali elementi hanno contribuito a dimostrare la ‘serietà’ della richiesta di rinvio?
La serietà della richiesta è stata supportata da due elementi chiave menzionati nel provvedimento: il parere favorevole al rinvio espresso dal Commissario Liquidatore della procedura e l’autorizzazione alla presentazione della proposta di concordato rilasciata dal Ministero delle Imprese.
Testo del provvedimento
Ordinanza interlocutoria di Cassazione Civile Sez. 1 Num. 21986 Anno 2025
Civile Ord. Sez. 1 Num. 21986 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data pubblicazione: 30/07/2025
ORDINANZA INTERLOCUTORIA
sul ricorso iscritto al n. 27552/2022 R.G. proposto da:
RAGIONE_SOCIALE, elettivamente domiciliato in ROMA, INDIRIZZO presso lo studio dell’avvocato COGNOME (CODICE_FISCALE che lo rappresenta e difende unitamente all’avvocato COGNOME NOME (CODICE_FISCALE
-ricorrente, controricorrente al ricorso incidentale-
contro
CONSORZIO AGRARIO INTERPROVINCIALE DI NAPOLI, SALERNO RAGIONE_SOCIALE, elettivamente domiciliato in ROMA, INDIRIZZO presso lo studio dell’avvocato NOME COGNOME (CODICE_FISCALE che lo rappresenta e difende
-controricorrente, ricorrente incidentale- avverso SENTENZA di CORTE D’APPELLO SALERNO n. 1420/2022 depositata il 26/10/2022;
udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 25/06/2025 dal Consigliere NOME COGNOME
Rilevato che:
-con la sentenza indicata in epigrafe la Corte d’appello di Salerno ha rigettato il primo motivo (con assorbimento dei restanti quattro) dell’appello proposto da RAGIONE_SOCIALE contro il rigetto del ricorso ex artt. 101 e 209 l.fall. volto alla modifica soggettiva dello stato passivo del Consorzio Agrario Interprovinciale Salerno -Avellino – Napoli (CAI) in l.c.a., con sua ammissione al passivo per il credito chirografario di € 51.114.055,85, in luogo della RAGIONE_SOCIALE che, dopo esservi stata ammessa in via definitiva, le aveva ceduto il credito;
-SMIA ha proposto ricorso per cassazione affidato a tre motivi, illustrato da memoria; CAI in l.c.a. ha resistito con controricorso, proponendo a sua volta ricorso incidentale in due motivi, cui RAGIONE_SOCIALE a sua volta ha resistito con controricorso.
Considerato che:
-in data 28.5.2025 la ricorrente ha presentato un’istanza di rinvio della trattazione, per almeno sei mesi, in relazione all’avvio dell’iter per l’omologazione di una proposta di concordato ex art. 314 c.c.i.i. da parte di RAGIONE_SOCIALE (con subentro del proponente assuntore nei contenziosi attivi e passivi e definizione in via conciliativa del presente giudizio), sottoscritta anche dal Commissario Liquidatore (che in data 9.5.2025 aveva espresso parere favorevole al differimento, « salvo il diverso parere che dovesse pervenire dagli altri Organi della Procedura e dall’Autorità di Vigilanza ») e dal legale della procedura;
-con nota del 24.6.2025 SMIA ha altresì depositato l’autorizzazione in pari data del Ministero delle imprese e del made in Italy alla presentazione della suddetta proposta di concordato ex artt. 214 l.fall. (315 c.c.i.i.);
-il Collegio, ritenuta la serietà della richiesta, dispone rinvio della trattazione della causa a nuovo ruolo.
P.Q.M.
La Corte rinvia la trattazione del ricorso a nuovo ruolo.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del 25/06/2025.