Rinvio Trattazione Causa in Cassazione: Analisi di un Caso di Fallimento di Supersocietà
L’ordinanza interlocutoria emessa dalla Corte di Cassazione ci offre un’importante lezione sul funzionamento del processo civile, dimostrando come la tutela dei diritti procedurali delle parti possa prevalere sulla decisione immediata del merito. In questo caso, la Corte ha disposto il rinvio della trattazione di una causa complessa, riguardante il fallimento di una cosiddetta ‘supersocietà’ di fatto, a causa di vizi procedurali. Analizziamo i dettagli per comprendere le ragioni e le implicazioni di tale decisione.
I Fatti di Causa
La vicenda trae origine dalla dichiarazione di fallimento di una ‘supersocietà’ di fatto, emessa dal Tribunale di Spoleto. Questa entità era ritenuta composta, tra gli altri, da un’imprenditrice individuale (già dichiarata fallita) e da un altro soggetto, socio illimitatamente responsabile e amministratore di fatto. Per effetto di questa decisione, anche quest’ultimo veniva dichiarato fallito.
Contro la sentenza del Tribunale, l’interessato proponeva reclamo alla Corte d’Appello di Perugia, la quale, tuttavia, rigettava l’impugnazione, confermando la dichiarazione di fallimento. Ritenendosi leso, l’imprenditore ha quindi proposto ricorso per Cassazione, portando la questione all’attenzione della Suprema Corte.
La Decisione della Corte: Il Rinvio della Trattazione
Con l’ordinanza in esame, la Corte di Cassazione non entra nel merito della controversia, ovvero non stabilisce se la dichiarazione di fallimento fosse legittima o meno. La sua decisione è di natura puramente procedurale: dispone il rinvio della discussione del caso a una nuova udienza. Questo tipo di provvedimento, noto come ordinanza interlocutoria, serve a risolvere questioni che emergono durante il processo, senza definirne l’esito finale.
Le Motivazioni
La scelta della Corte di posticipare la trattazione si fonda su due pilastri fondamentali del diritto processuale, volti a garantire un giudizio equo e ordinato.
Difetto di Notificazione alle Parti
La motivazione principale del rinvio risiede nella ‘mancata notificazione alle parti, a cura della cancelleria, dell’avviso della convocazione in adunanza’. In parole semplici, le parti coinvolte nel processo non hanno ricevuto la comunicazione ufficiale della data dell’udienza. Questo vizio procedurale è molto grave, poiché lede il diritto di difesa, un principio cardine del nostro ordinamento. Senza una corretta notifica, le parti non possono preparare adeguatamente le proprie argomentazioni o essere presenti all’udienza, rendendo il procedimento nullo. Pertanto, per sanare questo difetto, la Corte ha dovuto fissare una nuova data, assicurando che tutti i soggetti coinvolti vengano correttamente informati.
Trattazione Congiunta ed Economia Processuale
La seconda ragione addotta dalla Corte è l’opportunità di assicurare una ‘trattazione congiunta’ con un altro procedimento strettamente connesso a quello in esame. Spesso accade che diverse cause, pur avendo numeri di registro differenti, riguardino le stesse parti o questioni giuridiche simili. In questi casi, per ragioni di economia processuale e per evitare il rischio di decisioni contrastanti, i giudici possono decidere di unirle e discuterle in un’unica udienza. Il rinvio permette quindi al collegio di valutare questa possibilità, ottimizzando i tempi e garantendo coerenza giuridica.
Le Conclusioni
L’ordinanza della Corte di Cassazione, pur non risolvendo il caso nel merito, ribadisce l’importanza cruciale del rispetto delle regole procedurali. Il diritto a un ‘giusto processo’ passa inderogabilmente attraverso la garanzia del contraddittorio e del diritto di difesa, che una mancata notifica compromette irrimediabilmente. La decisione di un rinvio della trattazione della causa non è una mera formalità, ma un atto necessario per ripristinare la correttezza del procedimento. Le parti dovranno quindi attendere la nuova udienza, fissata per l’8 luglio 2025, per vedere discusso il merito del loro ricorso, con la garanzia che tutti i principi procedurali siano stati rispettati.
Perché la Corte di Cassazione ha rinviato la causa a una nuova udienza?
La causa è stata rinviata principalmente perché non era stata notificata correttamente alle parti la data dell’udienza, ledendo il loro diritto di difesa. Inoltre, la Corte ha ritenuto opportuno valutare la possibilità di discutere questo caso insieme a un altro procedimento connesso.
La Corte si è espressa sul fallimento della ‘supersocietà’?
No, con questa ordinanza la Corte non ha deciso nulla riguardo al merito della questione, ovvero sulla legittimità del fallimento. Si è limitata a prendere una decisione procedurale, posticipando la discussione a una data successiva.
Cosa significa che la Corte vuole assicurare una ‘trattazione congiunta’?
Significa che la Corte sta considerando di unire questo caso con un altro procedimento simile o collegato, per discuterli e deciderli insieme. Questo si fa per efficienza (economia processuale) e per evitare il rischio di sentenze contraddittorie su questioni simili.
Testo del provvedimento
Ordinanza interlocutoria di Cassazione Civile Sez. 1 Num. 7093 Anno 2025
Civile Ord. Sez. 1 Num. 7093 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data pubblicazione: 17/03/2025
ORDINANZA INTERLOCUTORIA
sul ricorso iscritto al n. 11239/2024 R.G. proposto da:
COGNOME NOME elettivamente domiciliato in INDIRIZZORoma, presso lo studio dell’Avv. NOME COGNOME, rapp.to e difeso dagli avv.ti NOME COGNOME e NOME COGNOME
-ricorrente-
contro
Fallimento COGNOME NOME elettivamente domiciliato in Roma –INDIRIZZO presso lo Studio Professionale dell’Avv. NOME COGNOME rappresentato e difeso all’avv. NOME COGNOMEcontroricorrente- avverso la sentenza della Corte d’Appello di Perugia n. 216/2024 depositata il 03/04/2024.
Udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 12/02/2025 dal Consigliere NOME COGNOME
RITENUTO IN FATTO
La Corte d’Appello di Perugia, con sentenza del 3/4/2024, ha rigettato il reclamo avverso la sentenza emessa da Tribunale di Spoleto che ha dichiarato il fallimento della “supersocietà” di fatto costituita, tra l’altro, tra COGNOME NOME, titolare della omonima ditta individuale, già dichiarata fallita, COGNOME NOME Mauro e la RAGIONE_SOCIALE in persona del l.r.p.t. COGNOME NOME e per l’effetto, dichiarato, il fallimento di COGNOME NOME Mauro quale socio illimitatamente responsabile, nonché amministratore di fatto, della predetta supersocietà.
COGNOME NOME COGNOME ha proposto ricorso per Cassazione affidato a cinque motivi.
CONSIDERATO IN DIRITTO
stante la mancata notificazione alle parti, a cura della cancelleria, dell’avviso del la convocazione in adunanza si rende necessario differire la trattazione del presente procedimento;
la fissazione ad altra data è inoltre opportuno possa assicurare la trattazione congiunta con il procedimento R.G. nr. 11658/2024 connesso a quello in esame, con rinvio per tale valutazione e determinazione al rispettivo collegio;
occorre altresì tener conto dei termini defensionali da assicurare in vista della nuova trattazione.
P.Q.M.
r invia la trattazione della causa all’adunanza in camera di consiglio dell ‘ 8 luglio 2025 ore 10.00.
Così deciso in Roma, il 12/02/2025.