Rinvio Causa: Quando la Soluzione Consensuale Ferma il Processo
L’ordinanza interlocutoria in esame offre un chiaro esempio di come la giustizia possa favorire soluzioni pratiche ed efficaci rispetto alla prosecuzione del contenzioso. La Corte di Cassazione ha infatti disposto il rinvio causa a nuovo ruolo, accogliendo la richiesta delle parti di avere il tempo necessario per finalizzare un accordo che risolverebbe l’intera controversia. Questo provvedimento evidenzia la prevalenza dell’economia processuale e della definizione bonaria delle liti, specialmente in contesti complessi come le procedure di sovraindebitamento.
I Fatti di Causa
La vicenda trae origine da un ricorso promosso da due società contro un decreto emesso dal Tribunale. Le società ricorrenti erano comproprietarie per i due terzi di un compendio immobiliare, mentre la restante quota di un terzo apparteneva a un soggetto privato, parte resistente nel giudizio e coinvolto in una procedura di liquidazione per sovraindebitamento.
Durante il corso del giudizio di Cassazione, si sono verificati due eventi cruciali:
1. Il decesso della parte resistente.
2. L’emergere di una concreta possibilità di accordo tra le parti.
Le società ricorrenti, infatti, hanno manifestato l’intenzione di acquistare la quota di un terzo dell’immobile appartenente al soggetto deceduto. Questa operazione avrebbe avuto conseguenze risolutive per tutte le parti coinvolte.
L’opportunità di un accordo e la richiesta di rinvio causa
La proposta di acquisto avrebbe permesso di raggiungere tre importanti obiettivi: porre fine ai contenziosi pendenti, soddisfare integralmente tutti i creditori ammessi allo stato passivo della procedura di sovraindebitamento e lasciare un importo residuo a favore degli eredi del defunto. Di fronte a questa prospettiva, che avrebbe portato alla cessazione della materia del contendere, le parti hanno presentato un’istanza congiunta alla Corte per ottenere un rinvio causa, al fine di avere il tempo materiale per completare tutti gli adempimenti burocratici e legali previsti dalla normativa sulla liquidazione dei beni.
Le Motivazioni della Decisione
La Corte di Cassazione ha ritenuto l’istanza di rinvio meritevole di accoglimento. La motivazione si fonda su una valutazione pragmatica della situazione. I giudici hanno riconosciuto che le circostanze di fatto erano significativamente cambiate rispetto all’inizio del giudizio. La possibilità di una definizione extragiudiziale, in grado di soddisfare gli interessi di tutti i soggetti coinvolti (ricorrenti, creditori ed eredi del resistente), rappresentava una soluzione preferibile alla prosecuzione di un contenzioso che, di fatto, stava per perdere la sua stessa ragione d’essere.
Accogliere la richiesta di rinvio, quindi, non è stato un mero atto formale, ma una scelta consapevole volta a favorire l’efficienza della giustizia e la composizione degli interessi in gioco. La Corte ha considerato che negare il tempo necessario per finalizzare l’accordo sarebbe stato contrario ai principi di economia processuale e di giusta composizione della lite.
Le Conclusioni
L’ordinanza dimostra come gli strumenti procedurali, come il rinvio causa, possano essere utilizzati in modo flessibile per rispondere alle esigenze concrete delle parti e per promuovere soluzioni che vadano oltre la stretta logica del contenzioso. Invece di procedere con un giudizio che rischiava di diventare obsoleto, la Corte ha saggiamente concesso alle parti lo spazio per perseguire una via più costruttiva. Questo approccio non solo risolve il caso specifico in modo completo ed equo, ma alleggerisce anche il carico di lavoro del sistema giudiziario, confermando che, a volte, la migliore decisione è quella che permette alle parti di trovare da sole la soluzione.
Perché la Corte ha concesso il rinvio della causa?
La Corte ha concesso il rinvio perché le parti hanno presentato un’istanza congiunta motivata da una significativa modifica della situazione di fatto: il decesso di una delle parti e la concreta prospettiva di un accordo che avrebbe definito l’intera controversia, soddisfatto tutti i creditori e fatto cessare la materia del contendere.
Cosa significa “rinviare la causa a nuovo ruolo”?
Significa che l’udienza viene tolta dal calendario attuale e posticipata a una data futura che verrà stabilita successivamente. È una misura che sospende temporaneamente il processo per consentire lo svolgimento di attività, come in questo caso la finalizzazione di un accordo transattivo.
Qual era la soluzione prospettata dalle parti per risolvere la controversia?
La soluzione consisteva nell’acquisto, da parte delle società ricorrenti, della quota di un terzo di un compendio immobiliare appartenente alla parte deceduta. Questa operazione avrebbe permesso di saldare tutti i debiti nella procedura di sovraindebitamento, estinguere le liti pendenti e distribuire un eventuale importo residuo agli eredi.
Testo del provvedimento
Ordinanza interlocutoria di Cassazione Civile Sez. 1 Num. 28577 Anno 2025
Civile Ord. Sez. 1 Num. 28577 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data pubblicazione: 28/10/2025
ORDINANZA INTERLOCUTORIA
sul ricorso iscritto al n. 26786/2024 R.G. proposto da: RAGIONE_SOCIALE, RAGIONE_SOCIALE, elettivamente domiciliati in INDIRIZZO, presso lo studio dell’avvocato COGNOME NOME (CODICE_FISCALE) rappresentati e difesi dagli avvocati COGNOME NOME (CODICE_FISCALE), COGNOME NOME (CODICE_FISCALE)
-ricorrente-
contro
COGNOME NOME, elettivamente domiciliato in ROMA -DOM. DIGITALE INDIRIZZO, presso lo studio dell’avvocato COGNOME NOME (CODICE_FISCALE) che lo rappresenta e difende
-controricorrente-
avverso il DECRETO DEL TRIBUNALE DI LA SPEZIA depositato il 20/11/2024.
Udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 14/10/2025 dal Consigliere NOME COGNOME.
Il Collegio,
Rilevato che è stata depositata una istanza congiunta di rinvio in cui sono state rappresentate le seguenti circostanze:
che, in data 22.04.2025, è deceduto il signor COGNOME NOME;
che, all’esito di un confronto con gli organi della procedura di liquidazione dei beni, si è prospettata l’ipotesi di acquisto da parte delle società ricorrenti (comproprietarie dei due terzi del compendio) della quota indivisa di un terzo del compendio immobiliare di cui il sovraindebitato è comproprietario;
che il Liquidatore della procedura ha conferito incarico a ctu per la determinazione del valore di stima degli immobili il cui elaborato peritale è stato depositato in data 22.08.2025, a cui ha fatto seguito in data 12.09.2025 il deposito dello stato passivo definitivo; che la suddetta proposta di acquisto consentirebbe, oltre all’abbandono dei contenziosi pendenti, la definizione della procedura con la soddisfazione integrale di tutti i creditori e, all’esito, un importo residuo in favore degli eredi del sovraindebitato;
che, pertanto, la situazione evocata in giudizio si è modificata ed è suscettibile di giungere a prossima definizione con cessazione della materia del contendere;
che, al fine di esperire tutti gli adempimenti previsti dalla normativa relativa alla liquidazione dei beni del sovraindebitato si renderebbe necessario un congruo rinvio del presente giudizio; considerato che la predetta istanza è meritevole di accoglimento;
P.Q.M.
Rinvia la causa a nuovo ruolo Così deciso in Roma il 14.10.2025
Il Presidente NOME COGNOME