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Responsabilità solidale locatore: la Cassazione decide

Una società di noleggio veicoli ha impugnato 73 ordinanze-ingiunzioni per violazioni del Codice della Strada commesse dai propri clienti, sostenendo di non essere responsabile. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando la responsabilità solidale del locatore con il conducente per le infrazioni commesse prima della modifica legislativa del 2021. La Corte ha stabilito che la precedente formulazione dell’art. 196 del Codice della Strada non escludeva la responsabilità del proprietario-locatore, la cui facile identificabilità garantisce alla Pubblica Amministrazione il pagamento della sanzione.

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Pubblicato il 14 settembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Responsabilità Solidale Locatore: Perché le Società di Noleggio Pagano le Multe dei Clienti

La questione della responsabilità solidale del locatore per le infrazioni al Codice della Strada commesse dai clienti è un tema di grande attualità che coinvolge quotidianamente le società di noleggio. Chi paga la multa se il conducente di un’auto a noleggio commette un’infrazione? Una recente ordinanza della Corte di Cassazione fa luce su questo dilemma, confermando un principio consolidato per le violazioni avvenute prima della riforma del 2021.

I Fatti di Causa

Una nota società di noleggio veicoli si è opposta a ben 73 ordinanze-ingiunzioni emesse dalla Prefettura per infrazioni al Codice della Strada. Le violazioni erano state commesse dai conducenti dei veicoli noleggiati. La società sosteneva di non avere legittimazione passiva, ritenendo che l’unico responsabile dovesse essere il cliente-locatario, soprattutto dopo averne comunicato le generalità alle autorità.

Sia il Giudice di Pace che il Tribunale in appello hanno respinto le argomentazioni della società. Hanno ritenuto che, in base alla normativa applicabile all’epoca dei fatti (precedente alla modifica introdotta dal D.L. 121/2021), la responsabilità del proprietario-locatore non venisse esclusa, ma si aggiungesse in via solidale a quella del conducente. La vicenda è quindi approdata dinanzi alla Corte di Cassazione.

La Questione Giuridica: Interpretazione dell’Art. 196 Codice della Strada

Il fulcro della controversia risiede nell’interpretazione dell’articolo 196 del Codice della Strada nella sua formulazione antecedente al 10 novembre 2021. La società ricorrente sosteneva che la norma, nel prevedere la responsabilità del locatario, implicitamente escludesse quella del proprietario-locatore.

La Corte Suprema è stata chiamata a chiarire se, in caso di noleggio senza conducente, la comunicazione dei dati del cliente fosse sufficiente a liberare la società di noleggio da ogni obbligo di pagamento, e se la nuova legge, che oggi prevede la responsabilità del locatario in vece del proprietario, potesse avere efficacia retroattiva.

L’orientamento consolidato sulla responsabilità solidale del locatore

La Cassazione ha rigettato il ricorso, aderendo al suo orientamento più consolidato. I giudici hanno spiegato che la ratio della norma è quella di garantire alla Pubblica Amministrazione la possibilità di riscuotere facilmente la sanzione, individuando un soggetto responsabile facilmente rintracciabile, ovvero il proprietario del veicolo che risulta dai pubblici registri.

La legge elenca tassativamente i casi in cui la responsabilità del proprietario è sostituita da quella di altri soggetti (es. usufruttuario, acquirente con patto di riservato dominio, utilizzatore in leasing). Il noleggio a breve termine non rientrava in queste eccezioni. Pertanto, la previsione della responsabilità del locatario non sostituiva quella del proprietario, ma vi si aggiungeva.

L’irrilevanza della collaborazione e la natura della nuova legge

La Corte ha inoltre precisato che l’obbligo di collaborazione del locatore, che consiste nel comunicare i dati del conducente, non è sufficiente a estinguere la sua responsabilità solidale. Questo dovere ha altre finalità, ma non elimina il vincolo solidale previsto dalla legge a garanzia del credito dell’amministrazione.

Infine, è stato affrontato il tema della nuova formulazione dell’art. 196, introdotta nel 2021. La Corte ha stabilito che questa modifica ha portata innovativa e non interpretativa. Di conseguenza, non può essere applicata retroattivamente. Il principio della lex mitior (legge più favorevole) non trova applicazione, poiché le sanzioni per violazioni del Codice della Strada hanno natura amministrativa e non penale.

Le motivazioni

La Corte di Cassazione ha motivato la sua decisione sulla base della necessità di assicurare alla Pubblica Amministrazione un agevole accertamento del responsabile del pagamento. Nel rapporto di noleggio, il nominativo del cliente è noto solo alla società locatrice. Se si escludesse la responsabilità di quest’ultima, l’amministrazione incontrerebbe notevoli difficoltà nell’identificare e perseguire il trasgressore. La responsabilità solidale, quindi, funge da garanzia per l’effettiva riscossione della sanzione.

Secondo la Corte, la formulazione originaria dell’art. 196 del Codice della Strada non escludeva la responsabilità del proprietario-locatore, ma la affiancava a quella del conducente-locatario. La successiva modifica legislativa del 2021, che ha previsto la responsabilità del locatario ‘in vece del proprietario’, non è una semplice interpretazione della vecchia norma, ma una vera e propria innovazione normativa, priva di effetto per il passato.

Le conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, stabilendo che per le violazioni commesse prima del 10 novembre 2021, la società di noleggio rimane solidalmente responsabile con il cliente per il pagamento delle sanzioni amministrative. La comunicazione dei dati del conducente non è sufficiente a liberarla da tale obbligo. L’implicazione pratica è chiara: le società di noleggio devono farsi carico del pagamento delle multe per poi, eventualmente, rivalersi sui propri clienti.

Una società di noleggio è responsabile per le multe prese dai suoi clienti?
Sì, secondo la Corte di Cassazione, per le violazioni commesse prima del 10 novembre 2021, la società proprietaria del veicolo è solidalmente responsabile con il conducente (il cliente). Questo significa che l’autorità può chiedere il pagamento della multa direttamente alla società di noleggio.

Comunicare i dati del cliente che ha commesso l’infrazione esonera la società di noleggio dalla responsabilità?
No. L’ordinanza chiarisce che, secondo la normativa applicabile ai fatti di causa, la collaborazione nel fornire i dati del trasgressore non elimina la responsabilità solidale del locatore. La sua responsabilità coesiste con quella del conducente.

La nuova legge del 2021, più favorevole alle società di noleggio, si applica anche alle multe vecchie?
No. La Corte ha stabilito che la modifica all’art. 196 del Codice della Strada, introdotta nel 2021, ha natura innovativa e non interpretativa. Pertanto, non ha efficacia retroattiva e si applica solo alle violazioni commesse dopo la sua entrata in vigore.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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