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Responsabilità solidale appalti: consorzi e ATI

La Corte di Cassazione ha confermato che la responsabilità solidale negli appalti pubblici si estende alle singole società cooperative consorziate, quando il consorzio partecipa a una gara d’appalto come parte di un’Associazione Temporanea di Imprese (ATI). Nel caso specifico, una cooperativa è stata ritenuta responsabile per i debiti di un subappaltatore, anche se non aveva stipulato direttamente il contratto. La Corte ha chiarito che la normativa speciale sugli appalti pubblici prevale sulle regole generali del codice civile, istituendo una garanzia rafforzata a tutela dei creditori, come subappaltatori e fornitori.

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Responsabilità Solidale Appalti: La Cassazione sui Consorzi in ATI

Il principio di responsabilità solidale appalti pubblici rappresenta una garanzia fondamentale per tutti gli attori coinvolti, inclusi subappaltatori e fornitori. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito l’estensione di tale responsabilità anche alle singole società consorziate quando il consorzio partecipa a una gara attraverso un’Associazione Temporanea di Imprese (ATI). Questa decisione consolida un orientamento volto a rafforzare la tutela dei creditori nella filiera dei contratti pubblici.

I fatti del caso

La vicenda trae origine dal mancato pagamento di forniture di materiali edili da parte di una società consortile a responsabilità limitata, costituita per l’esecuzione di lavori pubblici di grande rilevanza. Il fornitore, rimasto insoddisfatto, otteneva un decreto ingiuntivo non solo contro la società esecutrice, ma anche contro le imprese che componevano l’ATI aggiudicataria dell’appalto e contro una specifica società cooperativa. Quest’ultima, pur non essendo parte diretta dell’ATI, era socia del Consorzio che, a sua volta, era membro dell’ATI stessa e l’aveva indicata come esecutrice dei lavori. La cooperativa si opponeva al decreto, sostenendo di non essere tenuta al pagamento in quanto non direttamente legata contrattualmente al fornitore.

La decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso della società cooperativa, confermando le decisioni dei giudici di merito. I giudici hanno stabilito che, nel contesto degli appalti pubblici, la partecipazione a una gara tramite un’ATI crea un vincolo di responsabilità solidale che si estende a tutti i componenti del raggruppamento, compresi i soci dei consorzi che ne fanno parte. L’offerta presentata dall’ATI è considerata unitaria e riferibile a tutti i soggetti che, direttamente o indirettamente, concorrono all’esecuzione dell’opera. Di conseguenza, la cooperativa, in quanto consorziata indicata come esecutrice, è stata ritenuta solidalmente responsabile per i debiti contratti verso il subfornitore.

Il quadro normativo sulla responsabilità solidale appalti

La Corte ha sottolineato come la legislazione speciale in materia di contratti pubblici (in particolare il D.Lgs. 163/2006, applicabile all’epoca dei fatti, e le normative successive) deroghi espressamente alle disposizioni generali del codice civile sui consorzi (art. 2615 c.c.). Mentre nel diritto comune il consorzio agisce come mandatario senza rappresentanza e risponde in proprio, nel settore pubblico la legge istituisce un regime di responsabilità rafforzato.

L’offerta congiunta come presupposto della solidarietà

Il fulcro della responsabilità risiede nell’offerta congiunta. Quando più imprese si presentano insieme per ottenere un appalto, si impegnano collettivamente nei confronti della stazione appaltante, dei subappaltatori e dei fornitori. L’offerta presentata dal Consorzio, unitamente agli altri membri dell’ATI, è stata considerata direttamente riferibile alla cooperativa consorziata, attivando così il vincolo di solidarietà.

Le motivazioni

Le motivazioni della Corte si fondano sulla ratio della normativa sugli appalti pubblici, che è quella di garantire la massima affidabilità e solvibilità dei soggetti che eseguono opere di interesse pubblico. La responsabilità solidale appalti funge da meccanismo di garanzia, assicurando ai terzi creditori (come i subappaltatori) la possibilità di rivalersi su una pluralità di soggetti. Secondo la Cassazione, questa tutela verrebbe meno se si permettesse a un membro di un consorzio di sottrarsi alle proprie obbligazioni semplicemente perché non ha firmato direttamente il contratto di subappalto. La partecipazione alla procedura di gara in forma associata implica l’assunzione di una responsabilità collettiva per l’intera esecuzione del contratto, inclusi gli impegni economici verso i terzi.

Le conclusioni

L’ordinanza in esame conferma un principio cruciale per le imprese che operano nel settore degli appalti pubblici. La scelta di partecipare a una gara attraverso forme aggregate come consorzi e ATI comporta l’assunzione di una responsabilità solidale che va oltre i rapporti interni tra le imprese associate. Per le società consorziate, ciò significa essere potenzialmente responsabili per i debiti contratti da altre entità della filiera, anche se non direttamente coinvolte. Questa decisione rafforza la posizione dei creditori, in particolare subappaltatori e fornitori, che possono contare su una rete di debitori solidali, aumentando la certezza dei pagamenti e la stabilità dell’intero settore.

Una società cooperativa, membro di un consorzio, è responsabile per i debiti contratti nell’ambito di un appalto pubblico vinto da un’ATI di cui il consorzio fa parte?
Sì. La Corte di Cassazione ha stabilito che la responsabilità solidale si estende anche alle singole consorziate indicate come esecutrici dei lavori, in quanto l’offerta presentata dall’ATI è riferibile a tutti i soggetti che partecipano, anche indirettamente, alla gara.

Perché la normativa speciale sugli appalti pubblici prevale sulle regole generali del Codice Civile in tema di consorzi?
La normativa speciale prevale perché persegue un obiettivo di interesse pubblico: garantire la massima affidabilità e tutela per la stazione appaltante e per i terzi creditori (subappaltatori, fornitori). Introduce un regime di responsabilità più rigoroso e derogatorio rispetto a quello civilistico ordinario.

La responsabilità solidale si applica solo nei confronti della stazione appaltante o anche verso i subappaltatori e i fornitori?
La responsabilità solidale, secondo la normativa sugli appalti pubblici richiamata dalla Corte, si applica sia nei confronti della stazione appaltante sia nei confronti delle imprese subappaltanti e dei fornitori, a garanzia del corretto adempimento di tutte le obbligazioni nascenti dal contratto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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