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Responsabilità solidale appaltatore: la guida

La Cassazione chiarisce la portata della responsabilità solidale appaltatore. In un caso di vizi in un’opera pubblica dovuti a concause (progettista, geologo, stazione appaltante), l’assicurazione dell’appaltatore deve coprire l’intero importo del risarcimento a cui è condannato, non solo la sua quota di colpa. L’assicuratore potrà poi rivalersi sugli altri corresponsabili.

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Responsabilità Solidale Appaltatore: Copertura Assicurativa e Limiti

La responsabilità solidale appaltatore è un principio cardine nel diritto degli appalti, specialmente quando un danno deriva dal concorso di colpa di più soggetti. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha offerto un chiarimento fondamentale su un aspetto pratico di grande rilevanza: come opera la copertura assicurativa dell’appaltatore quando viene condannato in solido con altri? La risposta della Corte è netta e tutela ampiamente il danneggiato e l’assicurato.

I Fatti di Causa: Un Appalto Pubblico e una ‘Sorpresa Geologica’

La vicenda nasce da un contratto di appalto per la costruzione di una centrale energetica, commissionata da una società partecipata da un comune del nord Italia. Durante i lavori di scavo, si verifica un grave imprevisto geologico (un ‘sifonamento’), che causa la rottura idraulica del sottosuolo. Questo evento rende di fatto inutilizzabili i lavori fino a quel momento eseguiti e porta la stazione appaltante a decidere per la risoluzione unilaterale del contratto per grave inadempimento dell’impresa costruttrice.

L’impresa, che non era stata pagata per il primo stato di avanzamento lavori (S.A.L.), aveva ottenuto un decreto ingiuntivo. La stazione appaltante si oppone, sostenendo non solo l’inutilità delle opere, ma anche la responsabilità dell’appaltatrice per non aver rilevato, con la dovuta diligenza, i rischi del progetto. Inizia così un complesso contenzioso che vede coinvolti anche la compagnia assicuratrice dell’impresa e altri soggetti.

L’Iter Giudiziario e la Ripartizione della Responsabilità

Nei primi due gradi di giudizio, i tribunali accertano una responsabilità concorrente di diverse figure nella causazione del danno:
* 35% a carico dell’impresa appaltatrice;
* 35% a carico del progettista;
* 20% a carico della stessa stazione appaltante;
* 10% a carico del geologo.

Di conseguenza, la Corte d’Appello, in applicazione del principio della responsabilità solidale appaltatore e degli altri soggetti, condanna l’impresa a risarcire alla stazione appaltante un importo significativo. Tuttavia, per quanto riguarda la domanda di manleva verso la propria assicurazione, la Corte limita la copertura alla sola quota di responsabilità dell’impresa (il 35%), lasciando scoperto il resto dell’importo dovuto in solido.

È contro questa specifica decisione che l’impresa costruttrice ricorre in Cassazione, sollevando la questione cruciale sulla portata della polizza assicurativa in caso di condanna solidale.

Le Motivazioni della Suprema Corte sulla Responsabilità Solidale Appaltatore e l’Assicurazione

La Corte di Cassazione accoglie il motivo di ricorso dell’impresa, ribaltando la decisione della Corte d’Appello sull’estensione della manleva assicurativa. Il ragionamento dei giudici si basa su un principio consolidato in tema di assicurazione della responsabilità civile.

La funzione del contratto di assicurazione è quella di liberare il patrimonio dell’assicurato dall’obbligazione di risarcimento verso il terzo danneggiato. Quando l’assicurato è obbligato in solido con altri, la sua obbligazione nei confronti del danneggiato non è limitata alla sua quota di colpa, ma si estende all’intero importo del danno. Il danneggiato, infatti, può legittimamente chiedere l’intera somma a uno qualsiasi dei corresponsabili.

Pertanto, la garanzia assicurativa deve necessariamente coprire l’intera obbligazione risarcitoria dell’assicurato, così come essa si è configurata. Limitare la copertura alla sola quota interna di responsabilità snaturerebbe la funzione stessa della polizza, lasciando il patrimonio dell’assicurato esposto per la parte eccedente.

La Corte chiarisce che l’obbligo indennitario dell’assicuratore nei confronti dell’assicurato, nei limiti del massimale, non è riferibile alla sola quota di responsabilità, ma concerne l’intera obbligazione risarcitoria. Sarà poi l’assicuratore, una volta pagato l’intero, a potersi surrogare nei diritti dell’assicurato e agire in regresso contro gli altri corresponsabili solidali per recuperare le loro rispettive quote.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

Questa pronuncia rafforza la tutela dell’assicurato e del terzo danneggiato. Per le imprese che operano nel settore degli appalti, significa che la loro polizza di responsabilità civile, in caso di condanna solidale, le terrà indenni per l’intero importo che sono chiamate a pagare, non solo per la frazione di colpa loro attribuita. Per le compagnie assicuratrici, conferma che l’obbligo di manleva è commisurato all’obbligazione esterna dell’assicurato verso il danneggiato, con la successiva possibilità di esercitare l’azione di regresso verso gli altri debitori in solido. Un principio di equità e funzionalità che garantisce l’effettività della copertura assicurativa nel complesso scenario della responsabilità solidale appaltatore.

Cosa significa che un appaltatore è responsabile in solido con altri soggetti?
Significa che, se un danno è causato dalla colpa di più persone (es. appaltatore, progettista, geologo), il danneggiato può chiedere l’intero risarcimento a uno solo di essi. Sarà poi quest’ultimo a dover chiedere agli altri corresponsabili il rimborso della loro parte di colpa.

Un appaltatore può evitare la responsabilità se il progetto fornito dal committente era difettoso?
No, a meno che non dimostri di essere stato un ‘nudus minister’, cioè un mero esecutore senza autonomia. L’appaltatore ha l’obbligo di controllare la bontà del progetto nei limiti delle sue competenze tecniche e di segnalare eventuali errori palesi. Se non lo fa, risponde dei vizi dell’opera, anche se derivanti da errori di progettazione.

In caso di responsabilità solidale, l’assicurazione dell’appaltatore copre solo la sua quota di colpa o l’intero danno?
Secondo la Corte di Cassazione, l’assicurazione deve coprire l’intera obbligazione risarcitoria dell’assicurato verso il terzo danneggiato, fino al massimale di polizza. Questo significa che l’assicuratore deve pagare l’intero importo che l’appaltatore è condannato a versare, e non solo la sua percentuale di responsabilità. Successivamente, l’assicuratore potrà agire in regresso contro gli altri responsabili.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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