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Responsabilità notaio: risarcimento per evizione

Un acquirente acquista un immobile con cortile, che il rogito notarile indica come di proprietà esclusiva. Dopo aver costruito sul terreno, scopre che questo è in comproprietà con un vicino. La Corte di Cassazione ha stabilito che la responsabilità del notaio non si limita alle spese per la rettifica dell’atto, ma deve coprire l’intero danno subito dall’acquirente in buona fede, inclusi i costi di demolizione e la perdita di valore dell’immobile a seguito della parziale evizione.

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Responsabilità del Notaio: Risarcimento Integrale per Atto Errato

L’acquisto di un immobile è un passo fondamentale, e la figura del notaio è centrale per garantire la sicurezza e la legalità della transazione. Ma cosa succede se l’atto di compravendita contiene un errore cruciale sulla titolarità del bene? Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha affrontato un caso emblematico, rafforzando il principio della responsabilità del notaio e chiarendo l’estensione del risarcimento dovuto all’acquirente danneggiato.

I Fatti del Caso

Il titolare di un’attività artigianale acquistava un immobile, convinto, sulla base del rogito notarile, di averne acquisito anche la proprietà esclusiva di un cortile adiacente (resede). In buona fede, procedeva a realizzare su tale area alcune opere, tra cui una scala e una tettoia, funzionali alla sua attività.

Successivamente, la società confinante intentava una causa, dimostrando di essere comproprietaria al 50% del cortile. Il tribunale, in primo grado, accertava la comproprietà e condannava l’artigiano alla demolizione delle opere, al risarcimento dei danni e al pagamento delle spese legali. L’acquirente, a sua volta, aveva chiamato in causa il notaio rogante per essere tenuto indenne da ogni pregiudizio. Sia il Tribunale che la Corte d’Appello, tuttavia, limitavano la responsabilità del notaio al solo rimborso delle spese necessarie per la stipula di un futuro atto di rettifica, ritenendo le opere comunque illegittime a prescindere dalla titolarità del terreno.

La Decisione e la piena responsabilità del notaio

Investita della questione, la Corte di Cassazione ha ribaltato la decisione dei giudici di merito sui limiti del risarcimento. La Corte ha accolto i motivi di ricorso dell’acquirente relativi alla responsabilità del notaio, rigettando invece quelli procedurali sulla presunta illegittimità della demolizione.

La Suprema Corte ha cassato la sentenza d’appello nella parte in cui limitava la condanna del notaio, rinviando la causa a un’altra sezione della Corte d’Appello per una nuova valutazione dell’intero danno subito dall’acquirente.

Le Motivazioni della Decisione

Il cuore della pronuncia risiede nell’affermazione di un principio giuridico consolidato: il notaio ha un obbligo di diligenza qualificata che impone tutte le attività di controllo e verifica necessarie a garantire la serietà e la certezza dell’atto che roga. Nel caso di specie, il professionista aveva commesso un errore non rilevando l’esistenza di diritti di terzi (la comproprietà) sul bene compravenduto.

La Cassazione ha definito “illogico” l’argomento dei giudici di merito, secondo cui la responsabilità dovesse essere “attenuata” o limitata. L’errore del notaio è stato la causa diretta e scatenante di tutta la catena di eventi pregiudizievoli. L’acquirente, confidando in buona fede nella validità e correttezza del rogito, ha investito denaro in opere che non avrebbe mai realizzato se fosse stato a conoscenza della reale situazione proprietaria.

Pertanto, il danno risarcibile non può essere confinato al mero costo di un atto di rettifica. Deve, invece, comprendere l’intero pregiudizio economico subito dall’acquirente, che include:

* Il minor valore dell’immobile a causa della perdita della proprietà esclusiva su metà del cortile.
* Le spese sostenute per la costruzione e la successiva demolizione dei manufatti.
* Il pregiudizio derivante dall’indisponibilità del resede per la propria attività commerciale.

Conclusioni

Questa ordinanza riafferma con forza che la responsabilità del notaio per un errore professionale che causa un’evizione, anche solo parziale, non è simbolica ma sostanziale. L’acquirente che subisce un danno a causa di un atto notarile negligente ha diritto a un risarcimento integrale, commisurato all’effettivo pregiudizio patrimoniale sofferto. La sentenza serve da monito sulla cruciale importanza delle verifiche ipotecarie e catastali che il notaio è tenuto a svolgere per tutelare le parti e assicurare la certezza dei traffici giuridici immobiliari.

Qual è l’estensione della responsabilità del notaio se l’atto di vendita riporta erroneamente una proprietà come esclusiva anziché in comproprietà?
Secondo la Corte, la responsabilità del notaio non si limita al solo costo per la rettifica dell’atto, ma si estende al risarcimento di tutti i danni che sono conseguenza diretta del suo errore. Questo include il minor valore del bene, i costi per la costruzione e demolizione di opere realizzate in buona fede e il pregiudizio per l’attività commerciale dell’acquirente.

La buona fede dell’acquirente che costruisce su un’area creduta propria incide sulla valutazione del danno?
Sì, la buona fede dell’acquirente, basata sulla validità dell’atto notarile, è un elemento centrale. La Corte sottolinea che l’acquirente ha agito nella certezza che il cortile fosse di sua esclusiva proprietà, e proprio questa certezza, indotta dall’errore del notaio, ha causato il danno. Di conseguenza, ha diritto a essere pienamente risarcito.

Il fatto che le opere costruite potessero essere considerate illegittime per altre ragioni può ridurre la responsabilità del notaio?
No. La Corte di Cassazione ha ritenuto illogico l’argomento secondo cui la potenziale illegittimità delle opere per altre ragioni potesse “attenuare” la responsabilità del notaio. L’errore professionale del notaio (non aver verificato e dichiarato la comproprietà) è la causa primaria del danno, poiché senza quell’errore l’acquirente non si sarebbe mai trovato nella posizione di costruire e subire poi un ordine di demolizione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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