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Responsabilità mediatore: limiti dovere d’informazione

Un acquirente cita in giudizio un’agenzia immobiliare per non averlo informato che la ditta costruttrice non aveva saldato il prezzo del terreno. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, stabilendo che la responsabilità del mediatore, ai sensi dell’art. 1759 c.c., non si estende a verifiche sulla generica solvibilità del venditore. Tale obbligo sorge solo se l’insolvenza può compromettere la sicurezza dell’affare, come il rischio di perdere la caparra, circostanza non verificatasi nel caso di specie, dove l’acquirente aveva anzi recuperato una somma superiore.

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Responsabilità Mediatore Immobiliare: Fino a Dove si Spinge il Dovere di Informazione?

La compravendita immobiliare è un passo importante, e la figura del mediatore è centrale per la buona riuscita dell’affare. Ma quali sono i confini esatti dei suoi obblighi? Una recente ordinanza della Corte di Cassazione fa luce sulla responsabilità del mediatore, specificando che il suo dovere di informazione non si estende a una verifica generale della situazione patrimoniale del venditore, a meno che non incida direttamente sulla sicurezza dell’operazione. Analizziamo insieme questo caso significativo.

I Fatti del Caso: Una Compravendita Interrotta

Un promissario acquirente aveva stipulato un contratto preliminare per l’acquisto di un appartamento in costruzione. L’operazione, tuttavia, non giunse al rogito definitivo perché emerse che la società costruttrice non aveva integralmente pagato il prezzo del terreno al precedente proprietario. Questa circostanza portò l’istituto di credito a rifiutare la concessione del mutuo all’acquirente.

Le parti trovarono un accordo in sede di mediazione, sciogliendo il contratto preliminare. La società costruttrice restituì all’acquirente una somma superiore alla caparra inizialmente versata. Nonostante la risoluzione bonaria, l’acquirente decise di citare in giudizio l’agenzia immobiliare, sostenendo una sua responsabilità professionale per non averlo informato della precaria situazione economica del venditore.

Sia il Tribunale che la Corte d’Appello rigettarono la domanda, affermando che tale informazione non rientrava tra gli obblighi del mediatore ai sensi dell’art. 1759 del codice civile.

La Decisione della Corte di Cassazione e la Responsabilità Mediatore

L’acquirente ha portato il caso dinanzi alla Corte di Cassazione, lamentando la violazione delle norme sulla valutazione delle prove e, soprattutto, dell’art. 1759 c.c. che disciplina gli obblighi del mediatore. La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso infondato, confermando le decisioni dei precedenti gradi di giudizio e fornendo chiarimenti cruciali sulla portata della responsabilità del mediatore.

L’Analisi della Corte sugli Obblighi Informativi

Il cuore della decisione risiede nell’interpretazione dell’obbligo di informazione. La Corte ha stabilito che, sebbene il mediatore debba comunicare alle parti tutte le circostanze a lui note che possono influire sulla sicurezza dell’affare, questo dovere non comporta un’indagine generale sulla solvibilità o sulla capacità patrimoniale delle parti.

La Cassazione ha richiamato un precedente in cui la responsabilità era stata affermata, ma in un contesto diverso: in quel caso, il venditore era insolvente e protestato, rendendo impossibile per l’acquirente recuperare una cospicua caparra. Nel caso attuale, invece, non solo non vi era un rischio di perdere la caparra (che è stata anzi restituita con un importo aggiuntivo), ma la presunta insolvenza del venditore (il mancato pagamento del terreno) non costituiva una formalità pregiudizievole “occulta” gravante direttamente sull’immobile.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte ha spiegato che il mancato pagamento del prezzo del terreno da parte della società costruttrice al suo dante causa è una questione che riguarda un rapporto giuridico diverso (res inter alios acta), e non incide direttamente sulla sicurezza del contratto di compravendita con il promissario acquirente. Pertanto, questa circostanza non rientra nel novero delle informazioni che il mediatore è tenuto a fornire d’ufficio.

Inoltre, i giudici hanno sottolineato che l’acquirente non aveva adeguatamente dimostrato né il nesso causale tra la condotta del mediatore e la mancata concessione del mutuo, né di aver condizionato la stipula del contratto definitivo all’ottenimento del finanziamento. La valutazione della banca è stata considerata un elemento autonomo, non direttamente imputabile a una mancanza informativa dell’agenzia.

Le Conclusioni: Quali Implicazioni per Acquirenti e Mediatori?

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale: la responsabilità del mediatore è circoscritta alle informazioni che impattano la validità e la sicurezza giuridica dell’affare. Non si trasforma in un obbligo di effettuare un’analisi finanziaria completa delle parti. Per gli acquirenti, ciò significa che, qualora abbiano specifiche preoccupazioni sulla solidità economica del venditore, è opportuno richiedere verifiche mirate o inserire clausole contrattuali specifiche, come quella sospensiva legata all’ottenimento del mutuo. Per i mediatori, la sentenza conferma che la loro diligenza professionale deve concentrarsi sugli aspetti che possono invalidare il contratto o esporre le parti a rischi concreti e diretti, come la presenza di ipoteche non dichiarate o altre pregiudizievoli, piuttosto che su indagini patrimoniali ad ampio raggio.

Il mediatore immobiliare è sempre responsabile se il venditore ha problemi finanziari?
No. Secondo la Corte, la responsabilità del mediatore non sorge per una generica insolvenza del venditore, ma solo quando questa si traduce in circostanze che minano la sicurezza dell’affare, come il rischio concreto per l’acquirente di non poter recuperare la caparra versata.

L’obbligo di informazione del mediatore include la verifica che il costruttore abbia pagato il terreno su cui sorge l’immobile?
No. La Corte ha stabilito che questa circostanza riguarda un rapporto giuridico diverso e non rientra tra le informazioni che il mediatore è tenuto a verificare e comunicare, in quanto non incide direttamente sulla sicurezza del contratto di compravendita tra il costruttore e il promissario acquirente.

Se la banca nega il mutuo a causa di problemi del venditore, il mediatore è automaticamente responsabile?
No. La responsabilità del mediatore non è automatica. L’acquirente deve dimostrare che la mancata concessione del mutuo è una conseguenza diretta di una specifica violazione degli obblighi informativi del mediatore. Inoltre, la Corte ha evidenziato l’importanza per l’acquirente di aver condizionato la stipula del contratto definitivo all’ottenimento del finanziamento, cosa che nel caso di specie non era avvenuta.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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