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Responsabilità del vettore: il caso del subvettore

La Corte di Cassazione conferma la piena responsabilità del vettore per la perdita di merce, anche quando il trasporto è stato subappaltato a un terzo (subvettore). La sentenza chiarisce che il vettore principale risponde direttamente del fatto doloso o della colpa grave del subvettore e dei suoi ausiliari, specialmente in caso di scelta negligente di quest’ultimo. La Corte ha rigettato il ricorso di un’impresa di trasporti, condannandola a risarcire la compagnia assicurativa del mittente per il valore della merce smarrita.

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Responsabilità del Vettore: Chi Paga se la Merce Sparisce nel Subappalto?

La questione della responsabilità del vettore nel trasporto di merci è un tema cruciale nel diritto commerciale. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ha ribadito principi fondamentali, soprattutto in relazione alla figura del subvettore, ovvero quando il trasporto viene affidato a un terzo. La decisione chiarisce che il vettore principale non può facilmente liberarsi dalle proprie obbligazioni, rispondendo direttamente anche per le mancanze di chi ha scelto per eseguire materialmente il servizio.

I Fatti di Causa

Una società di trasporti era stata incaricata da un’azienda produttrice di trasportare un carico di merci. Anziché eseguire direttamente il trasporto, la società lo aveva affidato a un subvettore. Sfortunatamente, durante questo secondo tragitto, la merce è andata perduta.

La compagnia assicurativa dell’azienda mittente, dopo aver risarcito il proprio cliente per la perdita subita, ha agito in giudizio contro la società di trasporti originaria per recuperare la somma versata. I tribunali di primo e secondo grado hanno dato ragione alla compagnia assicurativa, condannando il vettore principale al pagamento di oltre settantaseimila euro. La società di trasporti ha quindi presentato ricorso in Cassazione, sostenendo diversi motivi, tra cui l’errata valutazione del caso fortuito e la non corretta attribuzione della responsabilità.

La Decisione della Corte

La Corte di Cassazione ha rigettato integralmente il ricorso, confermando la condanna emessa dalla Corte d’Appello. Gli Ermellini hanno ritenuto inammissibili o infondati tutti i motivi di ricorso presentati, consolidando un orientamento giuridico chiaro in materia di trasporto e subtrasporto.

Le Motivazioni della Sentenza sulla Responsabilità del Vettore

La Corte ha basato la sua decisione su alcuni pilastri giuridici fondamentali.

1. Responsabilità per l’operato del subvettore: Il punto centrale è che il vettore che si avvale dell’opera di un altro vettore (il subvettore) per adempiere al contratto, risponde della regolarità dell’intero trasporto nei confronti del mittente. Questo significa che la perdita della merce, anche se avvenuta mentre era nella custodia del subvettore, è una responsabilità diretta del vettore principale. Non è stato riconosciuto il ‘caso fortuito’ perché la perdita non derivava da un evento esterno e imprevedibile, ma rientrava nel rischio operativo legato alla scelta del subvettore.

2. Colpa nella scelta (culpa in eligendo): I giudici hanno sottolineato la colpa grave del vettore principale nella scelta del subvettore. Quest’ultimo, infatti, si era reso irreperibile subito dopo aver preso in consegna la merce, un fatto che evidenzia una selezione negligente da parte del vettore committente. Tale negligenza ha impedito l’applicazione di qualsiasi limitazione di responsabilità prevista dalla legge (art. 1696 c.c.).

3. Onere della prova: La Corte ha chiarito che il vettore principale non poteva contestare la prova del danno basandosi su fatture non direttamente collegate alla spedizione. I giudici di merito avevano correttamente utilizzato tali documenti a fini deduttivi per stimare il valore di mercato della merce persa, senza che ciò costituisse un’inversione dell’onere della prova a carico della compagnia assicurativa.

4. Inammissibilità dei motivi di ricorso: Molti dei motivi presentati miravano a una rivalutazione dei fatti, attività preclusa in sede di legittimità. La Cassazione non può riesaminare il merito della causa, ma solo verificare la corretta applicazione delle norme di diritto.

Le Conclusioni

Questa ordinanza rafforza un principio cardine a tutela del mittente: chi affida la propria merce a un trasportatore ha diritto di considerare quest’ultimo come unico responsabile, indipendentemente da come egli decida di organizzare il servizio. La scelta di avvalersi di un subvettore è una decisione imprenditoriale del vettore, i cui rischi non possono essere scaricati sul cliente.

Per le imprese di trasporto, la lezione è chiara: la selezione dei propri subappaltatori deve essere estremamente rigorosa e documentata. Una scelta negligente non solo espone a richieste di risarcimento per l’intero valore della merce, ma vanifica anche eventuali clausole contrattuali o legali di limitazione del debito. La responsabilità del vettore è un impegno che non ammette leggerezze nella catena logistica.

Chi risponde se la merce affidata a un subvettore viene persa o danneggiata?
Il vettore principale, ovvero colui che ha stipulato il contratto di trasporto con il mittente, risponde della regolarità dell’intero trasporto. Pertanto, è direttamente responsabile anche per la perdita, il ritardo o l’avaria imputabili al subvettore.

Il vettore può invocare il ‘caso fortuito’ per la perdita causata dal subvettore?
No, in questo caso la Corte ha escluso il caso fortuito. La responsabilità del vettore non viene meno perché la perdita della merce ad opera del subvettore rientra nel rischio d’impresa del vettore principale, soprattutto se quest’ultimo ha agito con negligenza nella scelta del collaboratore.

La responsabilità del vettore può essere limitata in caso di dolo o colpa grave del subvettore?
No. Secondo la sentenza, il fatto doloso o la colpa grave dell’ausiliario (il subvettore) è direttamente imputabile al vettore principale. Di conseguenza, non è possibile applicare alcuna limitazione di responsabilità o franchigia, come previsto dall’articolo 1696, comma quarto, del codice civile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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