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Regolamento di giurisdizione: il contraddittorio

La Corte di Cassazione, con un’ordinanza interlocutoria, ha affrontato un caso di regolamento di giurisdizione in una complessa lite ereditaria e societaria a carattere internazionale. La Corte non ha deciso sulla competenza giurisdizionale, ma ha rilevato un vizio procedurale: la mancata notifica del ricorso a una delle parti originarie del giudizio. Ribadendo il principio del litisconsorzio necessario processuale in questa sede, ha ordinato l’integrazione del contraddittorio, sospendendo la decisione nel merito e rinviando la causa a nuovo ruolo.

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Regolamento di Giurisdizione: Perché Tutte le Parti Devono Essere Coinvolte

Quando una controversia legale presenta elementi di internazionalità, una delle prime questioni da risolvere è stabilire quale giudice abbia il potere di decidere: quello italiano o quello di un altro Stato? Lo strumento per risolvere questo dubbio è il regolamento di giurisdizione. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite chiarisce un aspetto procedurale cruciale: la necessità di coinvolgere tutte le parti del giudizio originario, pena lo stop del procedimento. Analizziamo insieme il caso.

I Fatti di Causa

La vicenda nasce da una complessa lite familiare e societaria. Due sorelle citavano in giudizio presso il Tribunale di Milano una terza sorella e una società svizzera, a quest’ultima interamente riconducibile. Le attrici, nude proprietarie di azioni di una società con sede a Curaçao a seguito della successione paterna, lamentavano una serie di presunte violazioni da parte della terza sorella, usufruttuaria delle medesime azioni.

Le domande presentate in tribunale erano numerose e complesse, spaziando dalla richiesta di accertamento della legge applicabile alla successione (italiana) a questioni relative all’esercizio del diritto di voto sulle azioni, fino a richieste di risarcimento danni per presunti abusi e violazioni societarie, coinvolgendo anche aumenti di capitale e dividendi.

La Questione Procedurale: Il Regolamento di Giurisdizione

Di fronte a queste domande, la società svizzera convenuta ha sollevato un’eccezione preliminare, contestando la giurisdizione del giudice italiano. Secondo la società, le questioni principali (relative a rapporti societari e obblighi dell’usufruttuario) avrebbero dovuto essere decise da un giudice svizzero, in applicazione della Convenzione di Lugano. Per far valere questa tesi, ha proposto un regolamento di giurisdizione direttamente alla Corte di Cassazione.

Tuttavia, prima ancora di poter esaminare il merito della questione, la Suprema Corte ha rilevato un vizio di forma nell’atto introduttivo.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

Il cuore della decisione non risiede nella scelta tra giurisdizione italiana o svizzera, ma in un principio fondamentale del diritto processuale: il contraddittorio. La Corte ha accertato che il ricorso per regolamento di giurisdizione, proposto dalla società svizzera, non era stato notificato alla terza sorella, anch’essa parte convenuta nel giudizio di primo grado pendente a Milano.

Le Sezioni Unite hanno ribadito un orientamento consolidato: in sede di regolamento preventivo di giurisdizione si configura un litisconsorzio necessario processuale. Questo termine tecnico significa che il procedimento deve necessariamente coinvolgere tutte le parti che erano presenti nel giudizio di merito a cui il regolamento si riferisce. L’omissione anche di una sola parte rende il contraddittorio incompleto e impedisce al giudice di pronunciarsi.

Di conseguenza, la Corte non ha potuto decidere chi avesse ragione sulla questione della giurisdizione. Ha invece emesso un’ordinanza interlocutoria con cui ha ordinato alla società ricorrente di “integrare il contraddittorio”, ovvero di notificare il ricorso anche alla parte che era stata inizialmente esclusa. Ha concesso un termine di sessanta giorni per adempiere e ha rinviato la trattazione della causa a nuovo ruolo, in attesa che la procedura venisse regolarizzata.

Le Conclusioni

La pronuncia è un importante promemoria sull’importanza del rispetto delle regole procedurali. Insegna che, prima di affrontare il merito di una complessa questione giuridica come quella della giurisdizione internazionale, è indispensabile garantire il diritto di difesa di tutti i soggetti coinvolti nel processo originario. L’integrità del contraddittorio è un presupposto non derogabile per la validità del giudizio. La decisione sulla giurisdizione è quindi solo rimandata: una volta che tutte le parti saranno state correttamente coinvolte, la Cassazione potrà finalmente stabilire quale giudice dovrà dirimere questa intricata controversia familiare e societaria.

Cosa succede se un ricorso per regolamento di giurisdizione non viene notificato a tutte le parti del giudizio di merito?
La Corte di Cassazione non decide nel merito ma ordina l’integrazione del contraddittorio, imponendo alla parte ricorrente di notificare l’atto alla parte mancante entro un termine stabilito. Il procedimento viene quindi sospeso e rinviato a una nuova udienza.

In un procedimento per regolamento di giurisdizione esiste il litisconsorzio necessario?
Sì. La Corte di Cassazione conferma che in sede di regolamento preventivo di giurisdizione si configura un litisconsorzio necessario processuale, il che significa che il procedimento deve obbligatoriamente svolgersi nei confronti di tutte le parti del processo a cui la richiesta di regolamento si riferisce.

La Corte di Cassazione ha deciso se la giurisdizione è italiana o svizzera in questo caso?
No, la Corte non ha preso alcuna decisione sul merito della questione di giurisdizione. Ha emesso un’ordinanza interlocutoria per risolvere unicamente il vizio procedurale legato alla mancata notifica del ricorso a una delle parti, rinviando la decisione sulla giurisdizione a dopo la regolarizzazione del contraddittorio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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