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Regolamento di competenza: quando è inammissibile

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 13888/2024, ha dichiarato inammissibile un ricorso per regolamento di competenza. Il caso nasce da una disputa ereditaria tra fratelli, avente ad oggetto la presunta donazione dissimulata di quote societarie. La Corte ha stabilito che l’ordinanza del tribunale di primo grado, che rigetta l’eccezione di incompetenza e dispone la prosecuzione del giudizio, non ha natura decisoria e definitiva. Pertanto, non può essere impugnata con il regolamento di competenza, che è riservato solo ai provvedimenti che risolvono la questione in modo incontrovertibile.

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Regolamento di Competenza: Quando l’Impugnazione è Inammissibile?

La questione della competenza del giudice è uno dei primi nodi da sciogliere in una causa. Ma cosa succede se una parte non è d’accordo con la decisione del Tribunale sulla propria competenza? Lo strumento è il regolamento di competenza, ma non è sempre utilizzabile. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un’importante lezione sulla natura del provvedimento impugnabile, chiarendo quando questo rimedio processuale risulta inammissibile.

I Fatti del Caso: Una Disputa Ereditaria tra Fratelli

La vicenda trae origine da una causa successoria intentata da una sorella contro il proprio fratello dinanzi al Tribunale ordinario. L’attrice sosteneva che alcune vendite di quote societarie, effettuate in vita dal padre a favore del fratello, dissimulassero in realtà delle donazioni. Tali atti avrebbero leso la sua quota di legittima, ovvero la parte di eredità che la legge le riserva. Chiedeva quindi la riduzione di tali donazioni o, in subordine, la divisione del patrimonio con obbligo per il fratello di restituire idealmente i beni donati alla massa ereditaria (collazione).

L’Eccezione di Incompetenza e il Regolamento di Competenza

Il fratello convenuto, difendendosi, ha sollevato un’eccezione di incompetenza. A suo avviso, la causa non doveva essere trattata dal Tribunale ordinario, ma dalle sezioni specializzate in materia di impresa, dato che l’oggetto del contendere erano quote di una società a responsabilità limitata. Il Tribunale, tuttavia, ha respinto l’eccezione con un’ordinanza e ha disposto la prosecuzione del giudizio. Ritenendosi leso, il fratello ha proposto ricorso immediato in Cassazione tramite il regolamento di competenza, sostenendo che la decisione del Tribunale fosse errata.

La Decisione della Cassazione: Inammissibilità del Ricorso

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, senza nemmeno entrare nel merito della questione di competenza (tribunale ordinario vs. sezioni specializzate). La decisione si fonda su un principio procedurale fondamentale relativo alla natura del provvedimento impugnato.

Le Motivazioni

La Corte ha spiegato che il regolamento di competenza è esperibile solo contro provvedimenti che hanno natura decisoria. Un provvedimento è decisorio quando il giudice risolve la questione di competenza in modo definitivo e incontrovertibile, manifestando la volontà di spogliarsi della questione senza possibilità di ripensamenti.

Nel caso di specie, il Tribunale aveva rigettato l’eccezione con una semplice ordinanza interlocutoria, emessa a scioglimento di una riserva e prima della fase di precisazione delle conclusioni. Anzi, lo stesso giudice aveva definito la sua pronuncia come provvisoria (“quantomeno allo stato”) e aveva contestualmente concesso alle parti i termini per il deposito di memorie, facendo così proseguire il normale corso del processo.

Un’ordinanza di questo tipo, che non chiude definitivamente la questione ma si limita a consentire la prosecuzione del giudizio, non ha il carattere di definitività richiesto per poter essere impugnata con il regolamento di competenza. Essa non sottrae la questione al giudice in modo irrevocabile, ma ha una valenza meramente ordinatoria del processo.

Le Conclusioni

La pronuncia della Cassazione ribadisce un principio consolidato: non tutte le decisioni sulla competenza sono immediatamente appellabili. Affinché si possa ricorrere al regolamento di competenza, è necessario che il provvedimento del giudice di merito manifesti, in termini di “assoluta e oggettiva inequivocità”, la volontà di decidere la questione in via definitiva. Un’ordinanza che rigetta l’eccezione e fa proseguire la causa non possiede tale carattere e, pertanto, il ricorso contro di essa è inammissibile. La causa, quindi, torna al Tribunale di prime cure per continuare il suo iter.

Quando è possibile impugnare un’ordinanza sulla competenza con il regolamento di competenza?
È possibile impugnare un’ordinanza sulla competenza solo quando questa ha natura decisoria, cioè quando il giudice risolve la questione in modo definitivo e incontrovertibile, manifestando l’intenzione di non tornare più sull’argomento.

Perché l’ordinanza del Tribunale in questo caso non è stata considerata decisoria?
Perché è stata emessa in una fase iniziale del processo, a scioglimento di una riserva, e lo stesso giudice l’ha qualificata come una valutazione provvisoria (“quantomeno allo stato”). Inoltre, il giudice ha disposto la prosecuzione del giudizio concedendo i termini per le memorie, dimostrando così di non aver chiuso definitivamente la questione.

Cosa succede dopo che la Cassazione dichiara inammissibile il regolamento di competenza?
La causa viene rimessa al giudice di primo grado (in questo caso, il Tribunale di Udine), che deve proseguire con il giudizio, provvedendo anche sulle spese del procedimento di legittimità.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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