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Regolamento di competenza: chi decide sulle servitù?

Un proprietario terriero agisce in giudizio per far dichiarare l’inesistenza di una servitù di acquedotto sul suo fondo. La causa, inizialmente promossa davanti al Tribunale ordinario, viene da questo trasferita al Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche (TRAP). Il TRAP, ritenendosi a sua volta incompetente, solleva d’ufficio un regolamento di competenza dinanzi alla Corte di Cassazione. Le Sezioni Unite, tuttavia, stabiliscono che la questione non rientra nella loro competenza istituzionale, in quanto non verte su un conflitto di giurisdizione né su questioni di massima importanza. Pertanto, dispongono la trasmissione del caso alla II Sezione civile, competente per i regolamenti in materia di diritti reali.

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Pubblicato il 22 novembre 2025 in Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Regolamento di competenza: la Cassazione chiarisce la via per le cause sui diritti reali

Quando una causa viene contesa tra due tribunali, chi ha l’ultima parola? Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione a Sezioni Unite affronta un caso di regolamento di competenza, offrendo importanti chiarimenti procedurali. Il caso nasce da un’azione legale per negare l’esistenza di una servitù di acquedotto, una situazione che ha visto il Tribunale ordinario e il Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche (TRAP) declinare reciprocamente la propria competenza.

I fatti del caso: una disputa tra tribunali

Un proprietario terriero ha citato in giudizio un consorzio di bonifica e un’impresa di costruzioni. L’obiettivo era ottenere una sentenza che dichiarasse l’inesistenza del diritto di servitù di acquedotto sul suo fondo, che era stato invaso per la posa di una condotta idrica. La causa, qualificata come actio negatoria servitutis ai sensi dell’art. 949 c.c., è stata inizialmente proposta dinanzi al Tribunale ordinario.

L’impresa di costruzioni e il consorzio, costituitisi in giudizio, hanno eccepito la competenza per materia del TRAP. Il Tribunale ordinario ha accolto l’eccezione e ha dichiarato la propria incompetenza, disponendo la riassunzione della causa davanti al Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche.

La questione del regolamento di competenza

Una volta che la causa è stata riassunta davanti al TRAP, la situazione si è complicata. L’impresa di costruzioni ha nuovamente sollevato un’eccezione, questa volta di difetto di giurisdizione in favore del giudice amministrativo. Il TRAP, valutando gli atti, ha ritenuto di non essere competente per materia e, di conseguenza, ha sollevato d’ufficio un regolamento di competenza ai sensi dell’art. 45 c.p.c., chiedendo alla Corte di Cassazione di stabilire quale giudice dovesse decidere nel merito.

Le motivazioni della Corte di Cassazione

Investite della questione, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno analizzato la natura del conflitto. La Corte ha osservato che il caso proposto non rientrava nelle materie di competenza istituzionale delle Sezioni Unite, come delineate dall’art. 374 c.p.c. In particolare, il regolamento di competenza in esame non riguardava un conflitto di giurisdizione (tra giudice ordinario e giudici speciali o amministrativi), né era una questione di massima importanza o su cui vi fosse un contrasto giurisprudenziale.

La controversia era, a tutti gli effetti, un conflitto di competenza interno all’ordinamento, specificamente relativo alla materia dei diritti reali. La Corte ha quindi stabilito che, in base alle norme procedurali e all’organizzazione interna, la causa dovesse essere decisa dalla sezione semplice tabellarmente competente per questo tipo di dispute.

Le conclusioni

In conclusione, le Sezioni Unite non hanno deciso nel merito quale fosse il giudice competente tra il Tribunale ordinario e il TRAP. Hanno invece compiuto un passo procedurale fondamentale: hanno dichiarato che la decisione sul regolamento spetta alla II Sezione civile della Corte di Cassazione, in quanto sezione specializzata nelle controversie relative ai diritti reali. L’ordinanza, quindi, dispone la trasmissione degli atti a tale sezione, che avrà il compito di dirimere il conflitto e indicare finalmente a quale giudice le parti dovranno rivolgersi per la definizione della causa.

A chi spetta decidere su un conflitto di competenza tra Tribunale ordinario e TRAP in una causa su diritti reali?
Secondo l’ordinanza, se la questione non implica un problema di giurisdizione o di massima importanza, la decisione sul regolamento di competenza spetta non alle Sezioni Unite, ma alla Sezione semplice della Corte di Cassazione competente per materia, in questo caso la II Sezione civile per i diritti reali.

Perché le Sezioni Unite non hanno deciso il caso?
Le Sezioni Unite non hanno deciso perché il caso non rientrava in nessuna delle ipotesi previste dall’art. 374 c.p.c. per la loro competenza istituzionale. Non si trattava di un conflitto di giurisdizione né di una questione di massima importanza, ma di un ‘semplice’ regolamento di competenza per materia.

Cosa succede ora alla causa originale?
La causa rimane sospesa. Gli atti sono stati trasmessi alla II Sezione civile della Corte di Cassazione, che dovrà pronunciarsi per stabilire definitivamente quale giudice (il Tribunale ordinario o il TRAP) sia competente a decidere nel merito la controversia sulla servitù di acquedotto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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