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Progettazione impianto: contratto nullo senza abilitazione

La Corte di Cassazione ha stabilito che un contratto per la progettazione di un impianto fotovoltaico è nullo se l’ingegnere non è iscritto alla sezione corretta dell’albo professionale. Nel caso specifico, un ingegnere informatico (sezione C) aveva progettato un impianto la cui competenza è riservata agli ingegneri civili/ambientali (sezione A) o industriali (sezione B). La Corte ha chiarito che l’iscrizione all’albo corretto è un requisito essenziale per la validità del contratto, poiché tutela l’interesse pubblico. Di conseguenza, il contratto è stato dichiarato nullo per illiceità dell’oggetto, annullando la richiesta di pagamento della società di progettazione.

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Contratto Nullo per Progettazione: Quando l’Abilitazione Professionale è Decisiva

L’affidamento di un progetto tecnico a un professionista richiede la massima attenzione, non solo sulle sue capacità pratiche, ma anche sulle sue qualifiche formali. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha riaffermato un principio cruciale: un contratto nullo per progettazione è la conseguenza diretta se il professionista incaricato non possiede la specifica abilitazione richiesta dalla legge per quel tipo di opera. Questo caso, riguardante la progettazione di un impianto fotovoltaico, offre spunti fondamentali per committenti e professionisti del settore.

I Fatti del Caso: Una Progettazione Contesa

La vicenda ha origine dalla richiesta di pagamento avanzata da una società di impiantistica (Società Progettista S.r.l.) nei confronti di un’altra società (Società Committente S.r.l.) per il saldo relativo alla progettazione e gestione delle pratiche per un impianto fotovoltaico di quasi 70 kWp. La Società Progettista aveva ottenuto un decreto ingiuntivo per circa 3.000 euro.

La Società Committente si è opposta al pagamento, sostenendo una tesi dirompente: il contratto alla base della prestazione era nullo. Il motivo? L’ingegnere che aveva redatto e firmato il progetto, legale rappresentante della società creditrice, era iscritto all’albo degli ingegneri nella sezione C (settore dell’informazione). Tuttavia, la legge riserva la progettazione di impianti per la produzione di energia elettrica di quella potenza agli ingegneri iscritti nelle sezioni A (civile e ambientale) o B (industriale).

Mentre il Giudice di Pace e il Tribunale in appello avevano respinto l’opposizione per motivi diversi, la questione è giunta fino alla Corte di Cassazione.

La Decisione dei Giudici di Merito

Il Tribunale, in particolare, aveva ritenuto valida la progettazione, argomentando che la natura dell’impianto fotovoltaico, con i suoi componenti elettronici, rientrasse nelle competenze di un ingegnere informatico. Questa interpretazione, come vedremo, è stata completamente ribaltata dalla Suprema Corte.

La Decisione della Corte e il Contratto Nullo per Progettazione

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della Società Committente, cassando la sentenza d’appello e, decidendo nel merito, ha revocato il decreto ingiuntivo. Il cuore della decisione risiede nell’affermazione che il contratto d’opera professionale stipulato con un soggetto non abilitato è nullo per illiceità dell’oggetto, ai sensi dell’art. 1418 c.c.

L’iscrizione del professionista in un apposito albo, e nella sezione corretta, non è una mera formalità, ma un requisito essenziale imposto da norme di ordine pubblico a tutela dell’interesse generale e della collettività. Un contratto che viola tali norme è insanabilmente nullo fin dall’origine.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte ha smontato la tesi del Tribunale con un’analisi rigorosa delle normative di riferimento, in particolare il d.P.R. 328/2001, che disciplina le professioni.

1. Competenze Esclusive e Riservate: L’art. 46 del d.P.R. 328/2001 definisce chiaramente le competenze per ciascun settore dell’ingegneria. La progettazione di “impianti per la produzione, trasformazione e la distribuzione dell’energia” è attribuita espressamente agli iscritti nei settori A (civile e ambientale) e B (industriale). La competenza del settore C (informazione) riguarda invece “impianti e sistemi elettronici, di automazione e di generazione, trasmissione ed elaborazione delle informazioni”.

2. Irrilevanza della Componente Elettronica: Secondo la Cassazione, la sola presenza di un componente elettronico (come l’inverter in un impianto fotovoltaico) non è sufficiente a spostare la competenza. Lo scopo primario dell’impianto è la produzione di energia, non l’elaborazione di informazioni. Pertanto, la competenza resta saldamente ancorata ai settori A e B.

3. Nullità per Violazione di Norme Imperative: La mancanza dell’abilitazione richiesta rende la prestazione professionale illecita. Di conseguenza, l’oggetto del contratto è illecito, determinandone la nullità assoluta. Questa nullità opera a prescindere da qualsiasi pattuizione tra le parti e non riguarda l’esatto adempimento, ma la validità stessa dell’accordo.

Le Conclusioni

La sentenza stabilisce un principio di diritto di fondamentale importanza pratica: prima di affidare un incarico professionale, specialmente in settori tecnici regolamentati, è dovere del committente verificare che il professionista sia iscritto all’albo corretto e possieda le specifiche competenze richieste dalla legge per quel determinato tipo di opera. Per i professionisti, invece, emerge l’obbligo di operare esclusivamente nell’ambito delle proprie competenze certificate, pena la nullità dei contratti e la perdita del diritto al compenso. La decisione rafforza la tutela dell’affidamento pubblico nelle qualifiche professionali, confermando che l’abilitazione non è un optional, ma un pilastro della validità contrattuale.

La progettazione di un impianto fotovoltaico può essere eseguita da qualsiasi ingegnere?
No. Secondo la Corte di Cassazione, la progettazione di impianti fotovoltaici di potenza superiore a 6 kW è un’attività riservata agli ingegneri iscritti alla Sezione A, settore a) (civile e ambientale) o b) (industriale) dell’albo, e non agli ingegneri iscritti al settore c) (dell’informazione).

Cosa succede al contratto se la progettazione è firmata da un professionista non abilitato per quel tipo di opera?
Il contratto è nullo per illiceità dell’oggetto ai sensi dell’art. 1418 del codice civile. Questo significa che il contratto è invalido fin dall’inizio e non produce alcun effetto legale, compreso l’obbligo di pagare il compenso al professionista.

È sufficiente che un impianto contenga componenti elettroniche per giustificare la competenza di un ingegnere informatico?
No. La Corte ha chiarito che la presenza di una componente elettronica, come un inverter, non cambia la natura dell’impianto, il cui scopo primario è la produzione di energia. La competenza professionale si determina in base alla finalità principale dell’opera, non ai suoi singoli componenti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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