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Prestazione artistica infungibile: no gara pubblica

Una società orchestrale ha citato in giudizio una fondazione teatrale per inadempimento contrattuale. I tribunali di merito avevano dichiarato nullo il contratto per mancanza di una gara pubblica, ritenendo la fondazione un organismo di diritto pubblico. La Corte di Cassazione ha annullato la decisione, stabilendo che una prestazione artistica infungibile, come quella di un’orchestra, non è una mera fornitura di servizi e può essere affidata tramite procedura negoziata senza gara. L’unicità e le qualità specifiche dell’ensemble giustificano l’eccezione alle regole sugli appalti pubblici. La causa è stata rinviata alla Corte d’Appello per una nuova valutazione.

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Prestazione artistica infungibile: la Cassazione esclude l’obbligo di gara pubblica

L’affidamento di un servizio artistico da parte di un ente pubblico deve sempre passare attraverso una gara? Con l’Ordinanza n. 6757/2024, la Corte di Cassazione ha offerto un’importante precisazione, sottolineando come una prestazione artistica infungibile, come quella di un’orchestra, possa legittimamente essere esclusa dalle procedure di evidenza pubblica. Questa decisione chiarisce la distinzione tra una mera fornitura di servizi e una performance connotata da unicità e qualità specifiche.

Il caso: un contratto artistico e la sua nullità

La vicenda trae origine dalla controversia tra una società orchestrale e una prestigiosa fondazione teatrale. La società aveva richiesto la risoluzione di una convenzione per l’esecuzione di attività artistico-musicali e il pagamento di una cospicua penale per inadempimento.

Sia il Tribunale di primo grado che la Corte d’Appello avevano respinto le domande della società. I giudici di merito, dopo aver qualificato la fondazione come “organismo di diritto pubblico”, avevano dichiarato la nullità della convenzione (e dei suoi successivi rinnovi) per la totale mancanza di una procedura di gara pubblica, ritenuta obbligatoria ai sensi del Codice dei contratti pubblici.

La decisione della Corte di Cassazione sulla prestazione artistica infungibile

La Corte di Cassazione ha ribaltato questa visione, accogliendo il ricorso dell’ex liquidatore della società orchestrale. Il punto centrale della decisione risiede nella qualificazione della prestazione offerta dall’orchestra.

L’unicità della performance orchestrale

La Suprema Corte ha affermato che i giudici di merito hanno errato nel considerare la prestazione dell’orchestra come un servizio “fungibile”, ossia facilmente sostituibile con un altro. Il fatto che, prima e dopo l’incarico a quella specifica orchestra, la fondazione si fosse avvalsa di altri ensemble musicali non è un argomento sufficiente per negare l’unicità della performance.

Una prestazione orchestrale non è una semplice “fornitura di manodopera”. Al contrario, è caratterizzata da elementi che la rendono unica e, quindi, infungibile. Tra questi fattori rientrano:

* Il repertorio specifico.
* Le caratteristiche peculiari dell’organico.
* L’irriproducibilità del suono e dell’armonia complessiva.
* Il know-how e la fiducia consolidata tra il committente e l’ensemble.

Inapplicabilità delle procedure di gara pubblica per la prestazione artistica infungibile

In presenza di tali caratteristiche, che denotano una prestazione artistica infungibile, il committente, anche se organismo di diritto pubblico, può legittimamente ricorrere a una procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara. La scelta di una specifica orchestra può essere motivata proprio da quella fiducia e da quelle qualità uniche che il committente ritiene essenziali per il raggiungimento dei propri fini artistici.

Le questioni procedurali: estinzione della società e litisconsorzio

L’ordinanza affronta anche complesse questioni procedurali. Durante il giudizio d’appello, la società orchestrale era stata cancellata dal Registro delle Imprese. Secondo la giurisprudenza consolidata, ciò determina un fenomeno successorio in cui i diritti e gli obblighi della società si trasferiscono ai soci.

La domanda di risoluzione vs. la domanda per la penale

La Corte ha operato una distinzione fondamentale tra le due domande originarie:

1. Risoluzione del contratto: Questa domanda crea una situazione di litisconsorzio necessario tra tutti i soci, poiché incide sul contratto nella sua interezza. Poiché il ricorrente non era riuscito a integrare correttamente il contraddittorio nei confronti degli eredi di un socio defunto, questa parte del ricorso è stata dichiarata inammissibile.
2. Pagamento della clausola penale: Questa domanda, invece, ha natura di credito. È autonoma rispetto alla risoluzione e non richiede il litisconsorzio necessario dei soci. Pertanto, il ricorso su questo punto è stato ritenuto ammissibile e meritevole di esame.

Le motivazioni

Le motivazioni della Corte si fondano su due pilastri. Il primo è la valorizzazione della natura specifica e non standardizzabile della prestazione artistica. Ridurla a un comune “appalto di servizi” negherebbe la sua essenza, basata su talento, armonia e caratteristiche uniche che un bando di gara non potrebbe cogliere. La Corte sottolinea che la scelta di un artista o di un’orchestra risponde a criteri peculiari che giustificano l’eccezione alle regole ordinarie sugli appalti.

Il secondo pilastro è di natura processuale. La Corte ha accolto anche il motivo di ricorso relativo alla nullità della sentenza d’appello, poiché questa era stata deliberata prima della scadenza del termine per il deposito delle memorie di replica. Questa violazione ha compromesso il diritto di difesa delle parti, rendendo la sentenza nulla.

Le conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha cassato la sentenza impugnata e ha rinviato la causa alla Corte d’Appello per un nuovo esame. Il giudice del rinvio dovrà attenersi al principio secondo cui una prestazione artistica infungibile non può essere declassata a mera fornitura di servizi e non soggiace necessariamente all’obbligo di gara pubblica. Dovrà, quindi, valutare nel merito la sola domanda relativa al pagamento della penale contrattuale, essendo divenuta inammissibile quella sulla risoluzione.

Una prestazione artistica di un’orchestra è sempre soggetta a gara pubblica se il committente è un ente pubblico?
No. Secondo la Corte di Cassazione, se la prestazione presenta caratteristiche di unicità e specificità tali da renderla infungibile (non sostituibile), l’ente pubblico può ricorrere a una procedura negoziata senza gara, basando la scelta su elementi come il repertorio, la qualità dell’organico e il rapporto di fiducia.

Cosa succede a una causa se la società che l’ha iniziata si estingue durante il processo?
Si verifica un fenomeno successorio: i diritti e gli obblighi della società si trasferiscono ai soci. Il processo può essere proseguito da o nei confronti dei soci. Per alcune domande, come la risoluzione di un contratto, è necessaria la partecipazione di tutti i soci (litisconsorzio necessario).

La richiesta di pagamento di una penale contrattuale è autonoma rispetto alla richiesta di risoluzione del contratto?
Sì. La Corte ha chiarito che la domanda per il pagamento di una clausola penale è autonoma rispetto a quella di risoluzione. Essa costituisce una pretesa creditoria che non richiede necessariamente la partecipazione di tutti i soci dell’originaria società contraente, a differenza della domanda di risoluzione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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