LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Prescrizione donazione nulla: decorrenza e termini

In una disputa ereditaria tra sorelle, la Corte di Cassazione stabilisce un principio fondamentale sulla prescrizione donazione nulla. L’ordinanza chiarisce che l’azione per la restituzione di somme derivanti da una donazione invalida si prescrive in dieci anni a partire dalla data del pagamento e non dalla successiva sentenza che ne dichiara la nullità. L’erede che agisce per il recupero del credito subentra nella stessa posizione del defunto, senza che l’apertura della successione modifichi l’inizio del decorso della prescrizione.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Prescrizione Donazione Nulla: Quando Inizia a Decorrere il Termine?

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione affronta un tema cruciale nell’ambito delle successioni e delle donazioni: la prescrizione donazione nulla. La questione centrale riguarda l’individuazione del momento esatto da cui inizia a decorrere il termine per richiedere la restituzione di somme donate in assenza della forma prescritta dalla legge. La decisione chiarisce se tale termine parta dal momento del versamento, dalla sentenza che accerta la nullità o dall’apertura della successione del donante.

I Fatti di Causa: una Disputa Ereditaria tra Sorelle

La vicenda nasce dall’azione legale intentata da una sorella contro l’altra, a seguito della morte del padre, avvenuta senza testamento. La ricorrente chiedeva di accertare la nullità di una serie di donazioni di denaro effettuate in vita dal padre a favore della convenuta, sostenendo che tali elargizioni fossero state realizzate senza rispettare la forma dell’atto pubblico richiesta per legge.

Il Tribunale di primo grado aveva parzialmente accolto la domanda, dichiarando la nullità di alcune donazioni e condannando la sorella convenuta a restituire una cospicua somma. Tuttavia, la Corte d’Appello ribaltava la decisione, respingendo integralmente le richieste della ricorrente. I giudici di secondo grado, oltre a rilevare un errore di calcolo nella perizia che aveva indotto in errore il primo giudice, confermavano che l’azione di restituzione per una donazione risalente a molti anni prima era ormai prescritta.

La Questione Giuridica sulla Prescrizione della Donazione Nulla

Il cuore del contenzioso giunto in Cassazione verteva proprio sulla decorrenza della prescrizione. La ricorrente sosteneva che il termine decennale per chiedere la restituzione delle somme non dovesse decorrere dalla data dei singoli versamenti, ma dal momento in cui la donazione veniva dichiarata nulla con sentenza passata in giudicato. In subordine, chiedeva che il termine partisse dalla data di apertura della successione, momento in cui l’erede acquisisce il diritto di agire a tutela del patrimonio ereditario.

Le Motivazioni

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando l’orientamento consolidato della giurisprudenza. I giudici hanno chiarito la distinzione fondamentale tra due azioni diverse, seppur collegate:

1. L’azione per la dichiarazione di nullità: Questa azione è imprescrittibile, come stabilito dall’art. 1422 del Codice Civile. Ciò significa che si può chiedere al giudice di accertare la nullità di un contratto (in questo caso, una donazione) in qualsiasi momento, senza limiti di tempo.

2. L’azione di ripetizione dell’indebito: Questa è l’azione con cui si chiede la restituzione di quanto è stato pagato sulla base di un contratto nullo. A differenza della prima, questa azione è soggetta al termine di prescrizione ordinario di dieci anni.

Il punto cruciale, sottolineato dalla Corte, è che il termine di prescrizione per l’azione di restituzione decorre dalla data in cui il pagamento è stato eseguito. La pronuncia di nullità, infatti, ha efficacia retroattiva: accerta che il contratto era invalido fin dall’origine e che, di conseguenza, il pagamento era privo di una valida causa giuridica fin dal momento in cui è stato effettuato. Non è quindi la sentenza a creare il diritto alla restituzione, ma l’originaria mancanza di titolo che giustificasse il trasferimento di denaro.

La Corte ha inoltre precisato che l’erede, agendo per il recupero di un credito del de cuius, subentra nella sua stessa posizione giuridica. Pertanto, il termine di prescrizione, già iniziato a decorrere nei confronti del donante quando era in vita, continua a decorrere nei confronti dell’erede, senza interruzioni o nuove decorrenze legate all’apertura della successione.

Le Conclusioni

L’ordinanza ribadisce un principio di certezza del diritto: chi riceve una somma di denaro sulla base di una donazione formalmente nulla non può rimanere esposto a una richiesta di restituzione a tempo indeterminato. L’azione per far valere la nullità è imprescrittibile, ma quella per recuperare le somme è soggetta al termine di dieci anni dal pagamento. Per gli eredi, ciò significa che è necessario agire con tempestività per recuperare al patrimonio ereditario le somme derivanti da donazioni nulle effettuate dal defunto, tenendo conto che il tempo trascorso mentre il donante era in vita viene conteggiato ai fini della prescrizione.

Quando inizia a decorrere il termine di prescrizione per chiedere la restituzione di una somma derivante da una donazione nulla?
Il termine di prescrizione ordinario di dieci anni per l’azione di restituzione (ripetizione di indebito) decorre dalla data in cui il pagamento è stato effettuato, e non dalla data della sentenza che accerta la nullità della donazione.

L’azione per far dichiarare la nullità di una donazione è soggetta a prescrizione?
No, l’azione per far dichiarare la nullità di un negozio giuridico, come una donazione, è imprescrittibile, fatti salvi gli effetti dell’usucapione e della prescrizione delle azioni di ripetizione.

Se un erede agisce per recuperare una donazione nulla fatta dal defunto, il termine di prescrizione cambia?
No, il termine di prescrizione non cambia. L’erede subentra nella stessa posizione giuridica del defunto (de cuius) e il termine di prescrizione, che aveva già iniziato a decorrere nei confronti del donante, continua a valere anche per l’erede senza una nuova decorrenza dalla data di apertura della successione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati