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Prescrizione danno notaio: la Cassazione decide

La Corte di Cassazione ha stabilito che la richiesta di risarcimento danni contro un notaio per aver rogato e trascritto un atto di compravendita ‘a non domino’ (da chi non è proprietario) si prescrive in cinque anni. Il termine di prescrizione decorre non dalla cancellazione della formalità, ma dal momento in cui l’atto viene trascritto nei registri immobiliari. La Corte ha chiarito che la trascrizione di un atto inefficace non costituisce un illecito permanente, ma un illecito istantaneo, i cui effetti pregiudizievoli si esauriscono con il compimento dell’atto stesso.

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Prescrizione Danno Notaio: Quando Inizia a Correre il Termine?

La responsabilità professionale del notaio è un tema cruciale nel diritto immobiliare. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha fornito un chiarimento fondamentale sulla prescrizione danno notaio, specificando il momento esatto da cui decorre il termine per richiedere il risarcimento in caso di trascrizione di un atto inefficace. La Corte ha stabilito che il danno si manifesta con la trascrizione stessa, qualificandola come illecito istantaneo e non permanente.

I Fatti del Caso: Una Complessa Vicenda Immobiliare

La controversia nasce dalla spoliazione di un villino ai danni del suo legittimo proprietario. Quest’ultimo aveva acquistato il terreno e costruito l’immobile, ma una serie di successivi trasferimenti di proprietà, originati da un atto dichiarato inefficace, lo avevano privato del suo bene.
In particolare, la venditrice originaria, dopo che la sua vendita era stata revocata solo nei confronti di una banca, procedeva a vendere nuovamente il terreno (con il fabbricato nel frattempo costruito dal primo acquirente) a suo figlio. Quest’ultimo, a sua volta, lo rivendeva alla sorella con un atto rogato da un secondo notaio.
Il proprietario originario citava in giudizio tutti i soggetti coinvolti, inclusi i due notai, chiedendo il risarcimento dei danni. La Corte d’Appello aveva condannato anche il secondo notaio, ritenendo che la trascrizione dell’atto, considerata illegittima, costituisse un illecito permanente e che, quindi, la richiesta di risarcimento non fosse prescritta.

La Decisione della Corte di Cassazione e la Prescrizione Danno Notaio

La Suprema Corte ha ribaltato la decisione di secondo grado, accogliendo il ricorso del notaio. Il punto centrale della controversia era stabilire se la trascrizione di un atto di vendita a non domino (cioè da chi non è proprietario), sebbene inefficace nei confronti del vero proprietario, costituisse un illecito permanente.
La Cassazione ha affermato un principio di diritto cruciale: la trascrizione di un atto di compravendita, anche se relativo a un bene altrui, non è un atto illegittimo, ma un adempimento previsto dalla legge (artt. 2643 e 2671 c.c.). Di conseguenza, l’eventuale danno non deriva dalla permanenza della trascrizione nei registri, ma dall’atto illecito stesso (la stipula e la pubblicità di un trasferimento inefficace) che si consuma istantaneamente.

Le Motivazioni: Trascrizione Inefficace non è Trascrizione Illegittima

La Corte ha operato una distinzione fondamentale tra una trascrizione illegittima (eseguita sulla base di un titolo non idoneo, come una sentenza che non accerta diritti reali) e una trascrizione basata su un titolo idoneo ma inefficace.
Nel caso di specie, l’atto di compravendita era un titolo formalmente idoneo alla trascrizione. Il fatto che fosse inefficace perché proveniente da un venditore non proprietario non rendeva la trascrizione un atto illecito. Anzi, la legge impone al notaio di procedere alla trascrizione. Il pregiudizio subito dal terzo proprietario non è una conseguenza della trascrizione in sé, ma dell’atto inefficace che è stato trascritto.
Su queste basi, la Corte ha concluso che non si può parlare di illecito permanente. Il torto si esaurisce con il compimento della trascrizione. Da quel momento decorre il termine di prescrizione quinquennale previsto dall’art. 2947 c.c. per le azioni di risarcimento da fatto illecito. Poiché la domanda di risarcimento era stata proposta oltre cinque anni dopo la trascrizione, il diritto era prescritto.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche per la Responsabilità Notarile

Questa ordinanza consolida un importante principio in materia di responsabilità professionale e prescrizione danno notaio. Stabilisce con chiarezza che il dies a quo per l’azione risarcitoria contro il notaio che trascrive un atto inefficace è la data della trascrizione stessa. Questa interpretazione offre maggiore certezza giuridica, evitando che la responsabilità del professionista possa rimanere indefinita nel tempo fino a un’eventuale cancellazione della formalità. Per i terzi danneggiati, significa che devono agire tempestivamente per far valere i propri diritti, entro il termine di cinque anni dal momento in cui il loro diritto di proprietà viene pregiudicato dalla pubblicità immobiliare di un atto a loro inopponibile.

La trascrizione di un atto di vendita da parte di chi non è proprietario (a non domino) è un atto illegittimo?
No. Secondo la Corte, la trascrizione di un atto di acquisto a non domino non è illegittima, ma un adempimento dovuto ai sensi di legge. L’atto è idoneo alla trascrizione, sebbene possa essere inefficace nei confronti del legittimo proprietario.

Quando inizia a decorrere la prescrizione per la richiesta di risarcimento danni contro un notaio che ha trascritto un atto inefficace?
La prescrizione del diritto al risarcimento del danno decorre dal compimento dell’atto e della correlata pubblicità nei registri immobiliari. Si tratta di un illecito istantaneo, e il termine è quello quinquennale previsto dall’art. 2947 c.c.

La permanenza di una trascrizione dannosa nei registri immobiliari costituisce un illecito permanente?
No. La Corte ha chiarito che non si configura un illecito permanente. Il pregiudizio non deriva dalla persistenza della trascrizione (che è legittima), ma dall’atto inefficace che è stato trascritto. Pertanto, la prescrizione non può decorrere dalla cancellazione della formalità, ma dal compimento della stessa.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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