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Prescrizione antitrust: decorrenza e conoscibilità

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 19729/2025, ha stabilito che il termine di prescrizione antitrust per le azioni di risarcimento del danno non decorre dalla mera notizia dell’avvio di un’indagine, ma dal momento in cui il danneggiato ha acquisito, o avrebbe potuto acquisire con l’ordinaria diligenza, una ragionevole conoscenza dell’illecito e del danno subito. Nel caso di specie, relativo al cartello dei costruttori di autocarri, la Corte ha respinto il ricorso di un produttore, confermando che generici comunicati stampa non sono sufficienti a far decorrere la prescrizione, poiché non permettono di percepire l’ingiustizia del danno.

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Prescrizione Antitrust: La Cassazione sul Momento della Conoscibilità del Danno

La questione della prescrizione antitrust è centrale nelle azioni di risarcimento danni derivanti da illeciti concorrenziali, come i cartelli. Stabilire il momento esatto da cui il termine per agire in giudizio inizia a decorrere (il cosiddetto dies a quo) è cruciale per la tutela dei diritti dei danneggiati. Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione è tornata su questo tema, fornendo chiarimenti fondamentali sul concetto di ‘conoscibilità’ del danno, distinguendolo dalla mera esistenza di sospetti.

I Fatti di Causa: La Richiesta di Risarcimento

Un gruppo di imprese attive nel settore dell’autotrasporto aveva convenuto in giudizio un noto costruttore di veicoli industriali, chiedendo il risarcimento dei danni subiti a causa di un sovrapprezzo illecito applicato all’acquisto di numerosi autocarri. Tale maggiorazione era, secondo gli acquirenti, il risultato di un cartello tra i principali produttori del settore, successivamente accertato da una decisione della Commissione Europea. Le imprese lamentavano di aver pagato un prezzo superiore a quello che si sarebbe formato in un mercato concorrenziale.

La Difesa del Produttore e la Prescrizione Antitrust

Il costruttore, chiamato in causa, si era difeso eccependo l’avvenuta prescrizione quinquennale del diritto al risarcimento. Secondo la sua tesi, il termine di prescrizione antitrust avrebbe dovuto decorrere da una data anteriore, ovvero dal momento in cui la Commissione aveva reso noto l’avvio delle indagini attraverso comunicati e articoli di stampa. A suo avviso, da quel momento gli acquirenti avrebbero potuto, usando l’ordinaria diligenza, percepire l’esistenza di un possibile danno e agire di conseguenza. Sia il Tribunale che la Corte d’Appello avevano però respinto questa eccezione, ritenendo che le notizie sull’avvio dell’istruttoria fossero troppo generiche per fondare una concreta consapevolezza del danno.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso del produttore, confermando la decisione dei giudici di merito. La Suprema Corte ha colto l’occasione per ribadire i principi che governano la decorrenza della prescrizione antitrust in materia di illeciti concorrenziali.

La Decorrenza della Prescrizione Antitrust e la Conoscibilità

Il punto centrale della decisione è la distinzione tra ‘conoscenza effettiva’ e ‘conoscibilità esigibile’. La Corte ha affermato che, ai fini della decorrenza della prescrizione, non è sufficiente la mera percezione degli effetti di una condotta (come l’aumento dei prezzi), ma è necessaria la coscienza dell’ingiustizia del danno. Questa consapevolezza si raggiunge solo quando il soggetto danneggiato è stato informato in modo adeguato, o avrebbe potuto ragionevolmente informarsi, non solo della violazione, ma anche della sua natura illecita.

Notizie generiche sull’avvio di un’indagine, che implicano meri sospetti, non sono state ritenute idonee a far decorrere il termine, poiché non consentono di ricondurre con certezza il danno alla sfera di conoscenza del danneggiato.

L’Inefficacia del Ricorso Incidentale

La Corte ha anche dichiarato inefficace il ricorso incidentale presentato dalle imprese di autotrasporto. Essendo stato presentato in via tardiva, la sua efficacia era condizionata all’ammissibilità del ricorso principale. Poiché quest’ultimo è stato dichiarato inammissibile, anche il ricorso incidentale ha perso ogni effetto.

Le Motivazioni della Decisione

La ratio decidendi della Corte si allinea a un principio consolidato, anche a livello europeo: il termine di prescrizione per le violazioni del diritto della concorrenza non può iniziare a decorrere prima che la violazione sia cessata e che la persona lesa sia venuta a conoscenza (o si possa ragionevolmente presumere che lo sia) del fatto di aver subito un danno. La Corte d’Appello, secondo la Cassazione, ha correttamente applicato questo principio, escludendo che la genericità delle fonti informative iniziali potesse fondare non solo una conoscenza effettiva, ma anche quella ‘esigibile’ in base a un criterio di media diligenza. La conclusione è coerente con la natura degli illeciti anticoncorrenziali, in cui la condotta e il danno si manifestano all’esterno, diventando oggettivamente percepibili e riconoscibili, solo in un momento successivo all’avvio delle indagini.

Le Conclusioni

Questa ordinanza rafforza la tutela dei soggetti danneggiati da pratiche anticoncorrenziali. Stabilendo che il dies a quo della prescrizione coincide con un livello di conoscenza qualificato, che va oltre il semplice sospetto, la Corte di Cassazione garantisce che le vittime di un cartello abbiano un tempo congruo per preparare la propria azione risarcitoria. La decisione implica che le imprese non possono essere penalizzate per non aver avviato un’azione legale sulla base di informazioni incerte o frammentarie. Solo quando gli elementi dell’illecito diventano sufficientemente chiari, scatta l’onere di agire per non vedere estinto il proprio diritto.

Da quale momento inizia a decorrere il termine di prescrizione per un’azione di risarcimento danni da illecito antitrust?
Il termine di prescrizione inizia a decorrere non dalla data di avvio dell’indagine, ma dal momento in cui il danneggiato è stato adeguatamente informato, o avrebbe potuto ragionevolmente esserlo secondo l’ordinaria diligenza, sia della violazione antitrust sia dell’esistenza di un possibile danno ingiusto.

La pubblicazione di comunicati stampa sull’avvio di un’indagine è sufficiente a far decorrere la prescrizione?
No. Secondo la Corte, notizie generiche sull’avvio di indagini, che possono al massimo ingenerare meri sospetti, non sono sufficienti a far decorrere il termine di prescrizione, in quanto non consentono di ricondurre la notizia del cartello alla sfera di conoscenza concreta del danneggiato.

Cosa succede a un ricorso incidentale tardivo se il ricorso principale viene dichiarato inammissibile?
Se il ricorso principale viene dichiarato inammissibile, il ricorso incidentale tardivo diventa inefficace. La sua validità è infatti subordinata all’esame nel merito del ricorso principale, e la decisione di inammissibilità di quest’ultimo ne travolge gli effetti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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