LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Preliminare non trascritto e concordato: la Cassazione

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 34869/2024, ha stabilito che un contratto preliminare non trascritto è opponibile alla massa dei creditori in un concordato preventivo solo se dotato di data certa anteriore all’apertura della procedura. La Corte ha cassato la decisione di merito che aveva ammesso al voto i promissari acquirenti per il valore dell’immobile, senza prima verificare il requisito della data certa, fondamentale per la tutela della par condicio creditorum.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Contratto Preliminare Non Trascritto: Quando è Valido nel Concordato?

L’ordinanza della Corte di Cassazione in esame affronta un tema cruciale nell’ambito delle procedure concorsuali: la validità e l’efficacia di un contratto preliminare non trascritto nei confronti della massa dei creditori. La decisione chiarisce i requisiti necessari affinché i diritti del promissario acquirente possano essere fatti valere nel contesto di un concordato preventivo, ponendo l’accento sul principio della par condicio creditorum.

Il Caso: Un Piano di Risanamento Contestato

Una società operante nel settore portuale presentava una domanda di concordato preventivo con continuità aziendale. Il piano prevedeva, tra le altre cose, l’adempimento dei contratti preliminari di vendita di posti barca, stipulati con numerosi acquirenti, definiti ‘rogitanti’. Una società creditrice, inserita in una classe dissenziente, si opponeva all’omologazione del concordato, sollevando diverse eccezioni. In particolare, contestava l’ammissione al voto dei promissari acquirenti per un credito pari al valore dei posti barca, sostenendo che, in assenza di trascrizione dei preliminari, il loro diritto non fosse opponibile agli altri creditori.

La Questione del Contratto Preliminare Non Trascritto e l’Opponibilità

Il cuore della controversia risiede nell’interpretazione degli articoli 45 e 169 della Legge Fallimentare in relazione al contratto preliminare non trascritto. Il creditore ricorrente sosteneva che la mancata trascrizione dei contratti prima dell’apertura della procedura li rendesse inefficaci nei confronti della massa dei creditori. Di conseguenza, i promissari acquirenti avrebbero dovuto essere ammessi al voto solo per le somme eventualmente versate a titolo di acconto o caparra, e non per il valore integrale dell’immobile promesso in vendita. La Corte d’Appello, tuttavia, aveva rigettato questa tesi, ritenendo che il piano concordatario potesse legittimamente prevedere una soluzione diversa, ovvero l’adempimento dei contratti, anche se non trascritti.

La Nomina Anticipata degli Stimatori

Un altro motivo di doglianza riguardava un presunto vizio procedurale: la nomina di tre stimatori da parte del giudice delegato in una fase anticipata della procedura, prima ancora del deposito del piano. Secondo il ricorrente, tale nomina avrebbe falsato la procedura, poiché la legge attribuisce solo al commissario giudiziale la facoltà di richiedere un perito. La Cassazione ha ritenuto infondato questo motivo, chiarendo che il giudice delegato ha il potere generale di nominare consulenti tecnici e che eventuali vizi relativi a tale nomina costituiscono nullità relative, da far valere con reclamo immediato e non in sede di omologazione.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha accolto il motivo di ricorso relativo al trattamento dei crediti derivanti da contratto preliminare non trascritto, ribaltando la decisione della Corte d’Appello.

L’Importanza della Data Certa del Contratto Preliminare Non Trascritto

I giudici di legittimità hanno chiarito un punto fondamentale: l’opponibilità di un contratto preliminare alla massa dei creditori non dipende tanto dalla sua trascrizione (che ha una funzione prenotativa), quanto dalla certezza della sua data di stipulazione. In base all’art. 2704 c.c., una scrittura privata non autenticata è opponibile ai terzi (inclusa la massa dei creditori) solo se ha data certa anteriore all’apertura del concorso. La Corte d’Appello aveva omesso di verificare questo requisito essenziale. Non era sufficiente che i contratti fossero redatti per iscritto; era necessario accertare in fatto se fossero dotati di data certa opponibile. Solo in tal caso i promissari acquirenti avrebbero potuto essere considerati creditori concorsuali per la prestazione di trasferimento dell’immobile.

La Corretta Valutazione del Credito ai Fini del Voto

Di conseguenza, la Corte ha stabilito che il giudice di merito avrebbe dovuto verificare se i contratti in questione avessero data certa anteriore. In mancanza di tale requisito, i preliminari devono considerarsi tamquam non essent (come se non esistessero) nei confronti degli altri creditori. Pertanto, i promissari acquirenti non potevano essere ammessi al voto per il valore del bene, ma, al più, per la restituzione delle somme versate. Ammettere l’esecuzione di contratti privi di data certa violerebbe la par condicio creditorum, permettendo la sottrazione di un bene dal patrimonio del debitore a favore di un creditore il cui titolo non è legalmente opponibile agli altri.

Le Conclusioni

La Suprema Corte ha cassato la decisione impugnata, rinviando la causa alla Corte d’Appello per un nuovo esame. Il giudice del rinvio dovrà attenersi al principio secondo cui, per ammettere al voto i promissari acquirenti per il credito corrispondente all’obbligo di trasferimento del bene, è indispensabile accertare che il contratto preliminare non trascritto sia munito di data certa anteriore all’apertura della procedura concorsuale. Questa pronuncia riafferma la centralità del principio di opponibilità e della tutela della parità di trattamento tra i creditori, delineando con chiarezza i limiti entro cui un piano concordatario può disporre l’adempimento di obbligazioni contrattuali.

Un contratto preliminare di vendita immobiliare non trascritto è opponibile agli altri creditori in un concordato preventivo?
Sì, ma solo a condizione che il contratto, pur non trascritto, sia dotato di data certa anteriore all’apertura della procedura concorsuale, come stabilito dall’art. 2704 c.c. La semplice forma scritta non è sufficiente.

Ai fini del voto nel concordato, quale credito viene riconosciuto al promissario acquirente con un preliminare non opponibile?
Se il contratto preliminare non ha data certa anteriore e quindi non è opponibile alla massa, il promissario acquirente non può essere ammesso al voto per il valore del bene promesso in vendita. Il suo credito sarà limitato alla restituzione degli importi eventualmente versati a titolo di caparra o acconto.

La nomina di periti da parte del giudice delegato prima del deposito del piano di concordato rende la procedura nulla?
No, la nomina non comporta una nullità assoluta. Eventuali irregolarità nella nomina costituiscono nullità relative che devono essere contestate immediatamente tramite reclamo al tribunale, ai sensi degli artt. 26 e 164 della Legge Fallimentare. Se non si propone reclamo, il vizio si considera sanato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati