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Codice Civile
Codice Penale

Giurisprudenza Civile

Gestione del patrimonio sociale, amministratore giudiziario

Non può non rilevarsi che la gestione del patrimonio sociale finalizzata alla sua conservazione in vista del conclusivo provvedimento ablativo interferisce con la finalità della procedura concorsuale e legittima perciò ex se, l’amministratore giudiziario, cui il giudice della misura cautelare ha demandato quel compito, ad agire in giudizio al fine di garantire le finalità sottese all’adozione della misura, al pari di ogni altro interessato, ed anzi a maggior ragione.

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Amministratore giudiziario, fallimento, legittimazione

L’ontologica difformità tra le indicate funzioni demandabili all’amministratore giudiziario – custodia e conservazione ovvero amministrazione e gestione – impone, in logica conseguenza, di verificarne la legittimazione sostanziale e processuale in concreto, in correlazione all’espletamento della funzione che, nella gamma delle competenze del suo ufficio, esso intende svolgere. Il corollario comporta che, spettando all’amministratore della società la legittimazione – jure proprio – a resistere alla richiesta di fallimento e quindi a reclamare la successiva sentenza, l’amministratore giudiziario, nell’esercizio di quella stessa funzione, ha veste sostanziale e processuale che lo legittima ad assumere analoga iniziativa.

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Nomina del custode, beni sottoposti a sequestro preventivo

Se di norma i poteri che competono al custode sono attinenti alla mera custodia a fini conservativi delle cose in sequestro, nulla vieta – ed anzi ora l’art. c. p. p. – espressamente consente che, nella sfera dei poteri del custode, rientri anche l’amministrazione dei beni in sequestro, con esercizio di poteri di vera e propria gestione.

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Amministratore giudiziario, quote sociali, diritti connessi

Lo spettro d’azione dell’amministratore giudiziario, comprensivo della custodia ma non circoscritto ad essa, lo legittima, se la misura colpisce le quote sociali, ad esercitare i diritti connessi, partecipando perciò alle assemblee ed esprimendo il voto in luogo dei soci e in logica conseguenza ad impugnare le delibere assembleari ai sensi dell’art. 2377 c. c. , e, peraltro, se la misura tende alla prosecuzione della gestione sociale per evitare la protrazione dei reati per loro tramite ovvero per mantenerli in vista della confisca, ad attivarsi, anche in sede giudiziaria, per garantire suddetta finalità, sostituendosi, in tutte le conseguenti necessarie iniziative, all’amministratore ordinario.

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Provvedimento cautelare, nomina amministratore giudiziario

321 c. p. p. nell’ambito delle misure di prevenzione o per i reati connessi ad attività mafiosa, e in vista della confisca a mente del comma 2 della citata disposizione processuale penale, può anche prevedere la nomina dell’amministratore giudiziario, così come espressamente qualificato dall’art. 2 sexies legge n. 575/1965 e successive modifiche, che sia incaricato non solo della custodia e conservazione dei beni sequestrati, ma anche della loro amministrazione, secondo quanto previsto dall’art.

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Sequestro conservativo penale, custode dei beni sequestrati

Secondo la funzione legalmente tipizzata nelle disposizioni processuali, il sequestro conservativo penale, per sua stessa definizione, è finalizzato alla conservazione ed alla custodia dei beni sottoposti alla cautela reale, e soggiace per l’effetto, al regime omologo previsto dal codice di rito civile.

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Fallimento, custode dei beni sequestrati, funzione

La funzione demandata al custode dei beni sequestrati ex art. 316-317 c. p. p. è sottesa alla mera conservazione dei beni sequestrati, e pertanto, non confligge con l’apertura del fallimento che, pur determinando lo spossessamento della gestione di quei beni, non determina sottrazione alla garanzia patrimoniale, in vista della quale è emessa la misura cautelare.

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Giudizio di legittimità, ius superveniens

In via di principio, costituisce condizione necessaria per poter applicare nel giudizio di legittimità lo ius superveniens che abbia introdotto, con efficacia retroattiva, una nuova disciplina del rapporto controverso, il fatto che quest’ultima sia in qualche modo pertinente alle questioni oggetto di censura nel ricorso, in ragione della natura del controllo di legittimità, il cui perimetro è limitato dagli specifici motivi di ricorso.

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Assunzione a termine di dipendenti postali

In materia di assunzioni a termine di dipendenti postali, con l’accordo sindacale del 25 settembre 1997, integrativo del’art.

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Assunzione a termine, contrattazione collettiva e sindacati

In tema di assunzione a termine, non risulta una delega in bianco a favore dei contratti collettivi e dei sindacati che ne sono destinatari, non essendo questi vincolati alla individuazione di ipotesi comunque omologhe a quelle previste dalla legge, ma dovendo operare sul medesimo piano della disciplina generale in materia ed inserendosi nel sistema da […]

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Contrattazione collettiva, nuovi casi di assunzione a termine

Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 1409 del 31 gennaio 2012

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Ordini professionali, sottoposizione alla Corte dei Conti

Con riferimento agli ordini professionali, la loro natura è quella di enti pubblici non economici, che operano sotto la vigilanza dello Stato per scopi di carattere generale, che le prestazioni lavorative subordinate integrano un rapporto di pubblico impiego, che è indubitabile la qualificazione pubblica del patrimonio dell’ente, affermazioni tutte che non valgono a fondare l’obbligo di sottoposizione al controllo di gestione da parte della Corte dei Conti.

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Tribunale, competenza giurisdizionale esecutiva esclusiva

9 c. p. c. è esclusivamente competente per l’esecuzione forzata. n. 51 del 1998, che ha abrogato detta norma a decorrere dal 2 giugno 1999, si che da allora il Tribunale ha competenza giurisdizionale esecutiva esclusiva.

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Cartella di pagamento, espropriazione forzata, tutela esperibile

Il concessionario procede ad espropriazione forzata quando è inutilmente decorso il termine di sessanta giorni dalla notificazione della cartella di pagamento, salve le disposizioni relative alla dilazione e alla sospensione dei pagamenti.

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Iscrizione di ipoteca, fermo di beni mobili registrati, competenza

Nell’ambito della giurisdizione ordinaria, la natura propriamente esecutiva del provvedimento di iscrizione di ipoteca, e/o di fermo di beni mobili registrati esclude la competenza del giudice di pace, appartenendo la stessa unicamente a Tribunale. Cassazione Civile, Sezioni Unite Civili, Sentenza n. 20931 del 12 ottobre 2011

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Giurisdizione tributaria, natura tributaria del rapporto

La giurisdizione tributaria deve ritenersi imprescindibilmente collegata alla natura tributaria del rapporto, poiché l’ancoraggio alla natura tributaria del rapporto è il fondamento della legittimità costituzionale della giurisdizione tributaria.

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Fermo amministrativo, giudice ordinario e tributario

86 D. P. R. n. 602 del 1973, e di iscrizione ipotecaria (ex art. 77 medesimo D. P. R. ), la giurisdizione si ripartisce fra giudice ordinario e tributario a seconda della natura del credito azionato.

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Diretta impugnabilità del fermo amministrativo

Il preavviso di fermo amministrativo D. P. R. 29 settembre 1973, n. 602, ex art. 19, in quanto tale elencazione va interpretata in senso estensivo, sia in ossequio alle norme costituzionali di tutela del contribuente e di buon andamento della pubblica amministrazione, che in conseguenza dell’allargamento della giurisdizione tributaria operato con la legge 28 dicembre 2001, n. 448.

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Interesse ad impugnare un preavviso di fermo amministrativo

Cassazione Civile, Sezioni Unite Civili, Sentenza n. 20931 del 12 ottobre 2011

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Moneta della Repubblica della Terra denominata dhana

La moneta denominata Dhana (notoriamente non accettata come mezzo di pagamento) è un prodotto finanziario, rappresentando questo un valore garantito da capitali di imprese, il che costituisce un modo sintetico per indicare una quota o comunque una parte di tali capitali.

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