Una persona, gravemente ferita in un'esplosione dovuta ad attività illecite, ha intentato una causa di risarcimento anni dopo. Il procedimento penale contro i responsabili si era concluso, in parte per il decesso di un imputato e in parte per prescrizione. I tribunali civili hanno respinto la richiesta, ritenendola prescritta. La Corte di Cassazione ha confermato la decisione, stabilendo che in casi di **prescrizione del danno da reato**, quando anche il procedimento penale si conclude per prescrizione, il termine di prescrizione più lungo applicabile all'azione civile decorre dalla data dell'evento dannoso, e non dalla data in cui la sentenza penale è diventata definitiva. Questo ha reso l'azione civile tardiva.
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