LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Giurisprudenza Civile

Limiti territoriali in polizza assicurativa

Il Tribunale ha rigettato la domanda di risarcimento avanzata da un assicurato a seguito del furto di un orologio di valore. La polizza prevedeva la copertura assicurativa limitatamente al territorio italiano e per un periodo massimo di 30 giorni all’anno. L’assicurato, pur avendo dichiarato di risiedere stabilmente in Italia, non è stato in grado di fornire prove sufficienti a suffragare la sua versione, risultando viceversa smentito dai documenti da lui stesso prodotti. Il Giudice ha pertanto ritenuto non operante la polizza per violazione dei limiti territoriali, con conseguente rigetto della domanda e condanna alle spese.

Continua »
Cessione del credito e mancata insinuazione al passivo

Il giudice ha rigettato l’opposizione a decreto ingiuntivo, confermando il provvedimento monitorio e condannando l’opponente al pagamento delle spese di lite. In particolare, il giudice ha affermato che, in caso di cessione del credito, il cessionario è tenuto a provare la titolarità del credito stesso, anche mediante produzione di documentazione indiziaria, e che la mancata insinuazione al passivo del fallimento del debitore originario non fa venire meno il diritto del creditore di agire nei confronti del debitore stesso una volta che quest’ultimo sia tornato in bonis.

Continua »
Decreto di inefficacia titoli al portatore

Il provvedimento verte sulla procedura di denuncia di smarrimento e richiesta di duplicato per titoli al portatore, con particolare attenzione ai termini e alle verifiche previste dalla legge per la tutela sia del possessore che dell’istituto emittente.

Continua »
Apertura procedura di liquidazione controllata

La sentenza affronta il tema del sovraindebitamento e l’accesso alla procedura di liquidazione controllata, analizzando i requisiti di competenza, legittimazione, e le condizioni per l’ammissione alla procedura. Vengono inoltre esaminati gli aspetti relativi alla determinazione del limite di reddito trattenibile dal debitore e alla gestione dei beni inclusi nella procedura.

Continua »
Determinazione del valore della quota di un socio receduto

Il Tribunale ha stabilito che il ricorso ex art. 2473 c.c. per la determinazione del valore della quota di un socio receduto è inammissibile se pende tra le parti un giudizio sulla validità ed efficacia del recesso, in quanto viene meno il presupposto del semplice “disaccordo” sul quantum. La pendenza di un giudizio sulla legittimità del recesso, anche se non ancora definito in Cassazione, impedisce l’attivazione della procedura di nomina dell’esperto per la valutazione della quota, in quanto tale procedura presuppone un contrasto meramente quantitativo e non qualitativo come nel caso di specie.

Continua »
Malattia Professionale da Vibrazioni - Riconoscimento

La sentenza afferma il principio di diritto secondo cui l’esposizione prolungata a vibrazioni, anche se non espressamente normata, può essere causa di malattia professionale se supportata da evidenze scientifiche e mediche, con conseguente diritto al risarcimento del danno biologico.

Continua »
Cessione del credito e legittimazione ad agire

La sentenza affronta il tema della cessione del credito e della legittimazione ad agire del cessionario in un contratto di appalto con pagamento del corrispettivo mediante cessione di beni immobili. In particolare, si chiarisce che la cessione del credito è valida ed efficace a prescindere dalla natura del credito ceduto (somma di denaro o prestazione di dare) e dalla mancata cessione del contratto di appalto. Si evidenzia, inoltre, che la mancata consegna delle certificazioni di conformità non equivale alla mancata consegna dell’opera e non incide sull’eventuale danno da ritardo. Infine, si ribadisce che la domanda di riduzione della penale può essere proposta per la prima volta in appello.

Continua »
Rigetto ricorso ex art. 700 c.p.c. per carenza di periculum in mora

L’ordinanza ribadisce il principio per cui la concessione di un provvedimento d’urgenza ex art. 700 c.p.c. richiede la sussistenza di un pregiudizio imminente ed irreparabile, non risarcibile per equivalente. Tale requisito deve essere rigorosamente provato dal ricorrente.

Continua »
Delibera di ripartizione delle spese condominiali

La sentenza conferma il principio di diritto secondo cui una delibera condominiale di ripartizione delle spese costituisce titolo di credito per il condominio e, se non impugnata, obbliga il condomino al pagamento. La compensazione giudiziale è ammissibile solo per crediti di facile e pronta liquidazione.

Continua »
Illegittimo il contributo di solidarietà su pensione

Il Tribunale ha stabilito che l’ente previdenziale non può imporre un contributo di solidarietà sulla pensione in quanto tale imposizione è riservata al legislatore. Gli enti previdenziali privatizzati non possono adottare atti che impongano trattenute su trattamenti pensionistici già determinati, in quanto ciò violerebbe il principio del pro rata.

Continua »
Mansioni superiori svolte rispetto alla qualifica contrattuale

In caso di mansioni superiori svolte rispetto alla qualifica contrattuale, il lavoratore ha diritto al riconoscimento della qualifica superiore e al pagamento delle relative differenze retributive. Il datore di lavoro è tenuto a corrispondere la retribuzione anche in caso di sospensione dell’attività per cause non imputabili al lavoratore, salvo il diritto al trattamento di integrazione salariale.

Continua »
Regresso INAIL per esposizione ad amianto

La sentenza analizza la fondatezza di un’azione di regresso INAIL nei confronti del datore di lavoro per il risarcimento danni da esposizione ad amianto. Viene esaminata l’eccezione di prescrizione e la sussistenza della responsabilità del datore di lavoro.

Continua »
Sospensione della retribuzione e obbligo contributivo

La sentenza chiarisce l’onere della prova in caso di sospensione della retribuzione per mancata richiesta di prestazione da parte del datore di lavoro. Spetta al datore dimostrare che la sospensione è avvenuta su richiesta del dipendente o in base a un accordo, diversamente sussiste l’obbligo contributivo.

Continua »
Liquidazione onorari consulente tecnico

In caso di pluralità di quesiti posti al consulente tecnico in un procedimento penale, la liquidazione del compenso va effettuata tenendo conto dell’unitarietà o meno dell’accertamento richiesto. Se l’incarico prevede accertamenti distinti e autonomi, il compenso va liquidato per ciascuno di essi, mentre in caso di accertamento unitario, sebbene articolato in più quesiti, il compenso deve essere unico. Il ricorso alla liquidazione “a vacazioni” è residuale ed applicabile solo ove non sia possibile utilizzare il criterio a percentuale. Quest’ultimo criterio è applicabile quando l’accertamento ha ad oggetto un bene o un’utilità suscettibile di valutazione economica. L’aumento del compenso per la difficoltà, previsto dall’art. 52 DPR 115/2002, è rimesso alla discrezionalità del giudice ed è insindacabile se motivato.

Continua »
Opposizione tardiva e controllo clausole abusive

L’opposizione tardiva, pur ammessa per garantire la tutela del consumatore contro le clausole abusive, non comporta un obbligo generalizzato di controllo d’ufficio in caso di mancata tempestiva contestazione da parte del debitore consapevole.

Continua »
Mancata prova della cessione del credito

La sentenza si pronuncia sull’onere della prova della cessione del credito in capo al cessionario, evidenziando come la sola pubblicazione in Gazzetta Ufficiale non sia sufficiente in caso di contestazione. Il cessionario deve fornire prova documentale della titolarità del credito, pena l’accoglimento dell’opposizione.

Continua »
Ordinanza di reintegrazione nel possesso di immobile

L’occupazione abusiva di un immobile costituisce spoglio e legittima il possessore ad agire in giudizio per la reintegrazione, anche se detentore qualificato, come nel caso di ente gestore di edilizia residenziale pubblica.

Continua »
Annullata ordinanza ingiunzione lavoro straordinario

Il Tribunale ha rilevato la complessità nel calcolo del termine di 90 giorni per la contestazione delle violazioni in materia di lavoro, sottolineando che decorre dal momento in cui l’autorità ha acquisito e valutato tutti i dati necessari. Nel merito, ha ritenuto che la prova testimoniale non fosse sufficiente a provare l’effettivo svolgimento del lavoro straordinario.

Continua »
Caduta da scooter a causa di perdita di gasolio e concorso di colpa

Il Tribunale ha accertato la responsabilità concorsuale del Comune, custode della strada, e del motociclista, per la caduta di quest’ultimo a causa di una perdita di gasolio. Il Giudice ha applicato l’art. 2051 c.c., ravvisando la responsabilità del Comune per i danni causati dalla cosa in custodia, ma ha ridotto il risarcimento del 50% per il concorso di colpa del danneggiato che non ha avvistato il pericolo.

Continua »
Effettiva erogazione del denaro nel contratto di mutuo

La sentenza ribadisce l’importanza dell’effettiva erogazione del denaro nel contratto di mutuo, stabilendo che la mancata prova di tale elemento, anche in presenza di un contratto firmato e di una garanzia ipotecaria, rende il credito inesistente. Viene inoltre ribadita l’inammissibilità della mera certificazione ex art. 50 TUB e del piano di ammortamento come prova dell’erogazione.

Continua »