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Obblighi informativi: la Cassazione decide sui BFP

La Corte di Cassazione esamina il caso di un intermediario finanziario condannato per non aver consegnato il Foglio Informativo Analitico a dei risparmiatori, causando la prescrizione dei loro buoni postali. La Corte, riconoscendo l’importanza della questione sugli obblighi informativi, ha rinviato la decisione finale in attesa di un’altra pronuncia su un caso analogo, sottolineando il rilevante valore nomofilattico della questione.

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Obblighi Informativi sui Buoni Postali: la Cassazione Prende Tempo

La Corte di Cassazione, con un’ordinanza interlocutoria, ha sospeso la decisione su un caso cruciale riguardante gli obblighi informativi degli intermediari finanziari nella vendita di buoni fruttiferi postali. La questione centrale è se la mancata consegna del Foglio Informativo Analitico (F.I.A.) possa generare una responsabilità risarcitoria a carico dell’intermediario qualora i buoni si prescrivano per la mancata conoscenza della loro scadenza da parte dei risparmiatori. Approfondiamo i dettagli di questa importante vicenda.

Il Caso: Buoni Postali Prescritti e Informazioni Mancanti

Due risparmiatori avevano citato in giudizio un noto intermediario finanziario, chiedendo il risarcimento del danno per la violazione degli obblighi informativi legati alla sottoscrizione di due buoni fruttiferi postali nel 2001. Secondo i risparmiatori, l’intermediario non aveva consegnato il Foglio Informativo Analitico (F.I.A.), un documento essenziale che riporta tutte le condizioni del rapporto, inclusa la data di scadenza.

Senza questa informazione fondamentale, i risparmiatori non si sono attivati per tempo per il rimborso, e il loro diritto si è estinto per prescrizione decennale.

Sia il Giudice di Pace che il Tribunale, in sede di appello, hanno dato ragione ai risparmiatori, condannando l’intermediario al pagamento di una somma a titolo di risarcimento, oltre agli interessi.

La Difesa dell’Intermediario e i suoi obblighi informativi

L’intermediario ha presentato ricorso in Cassazione, basando la sua difesa principalmente su due argomenti:

1. Sussistenza degli obblighi informativi: Secondo l’intermediario, la pubblicazione del decreto ministeriale istitutivo dei buoni sulla Gazzetta Ufficiale sarebbe sufficiente ad assolvere ogni dovere informativo. Di conseguenza, spetterebbe al sottoscrittore l’onere di informarsi autonomamente per conoscere le caratteristiche del titolo, inclusa la scadenza.
2. Onere della prova: L’intermediario ha sostenuto che sarebbero stati i risparmiatori a dover provare di non aver ricevuto il foglio informativo al momento della sottoscrizione.

Il Tribunale d’appello aveva respinto categoricamente queste tesi, affermando che la consegna del F.I.A. è un obbligo normativo specifico e non surrogabile. Il buono, definito ‘muto’, non riporta alcuna condizione contrattuale, rendendo il foglio informativo l’unico strumento a disposizione del cliente per avere piena contezza del proprio investimento.

Le motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione non ha emesso una sentenza definitiva. Ha invece optato per un’ordinanza interlocutoria, rinviando la causa a nuovo ruolo. Questa decisione è stata motivata dal “rilevante valore nomofilattico” della questione.

In altre parole, la Corte ritiene che il quesito legale al centro del caso sia di fondamentale importanza per garantire un’interpretazione uniforme della legge su tutto il territorio nazionale. La domanda cruciale è: la violazione dell’obbligo di consegna del F.I.A. configura una responsabilità per l’intermediario, quando tale omissione porta alla prescrizione del diritto di credito del risparmiatore?

Dato che una questione identica è già stata rimessa a una pubblica udienza in un altro procedimento, la Corte ha ritenuto opportuno attendere quella decisione prima di pronunciarsi su questo caso, al fine di assicurare coerenza giurisprudenziale.

Le conclusioni: In Attesa di un Principio di Diritto

L’ordinanza interlocutoria lascia la questione in sospeso, ma evidenzia la centralità degli obblighi informativi nella protezione dei risparmiatori. La futura decisione della Corte di Cassazione avrà un impatto significativo, poiché stabilirà un principio di diritto chiaro sulla responsabilità degli intermediari finanziari per le omissioni informative e le loro conseguenze. Per ora, i risparmiatori e gli operatori del settore restano in attesa di un verdetto che potrebbe ridefinire gli equilibri e le tutele nel campo degli investimenti postali.

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle condizioni dei buoni postali esonera l’intermediario dall’obbligo di consegnare il Foglio Informativo?
Secondo le corti di merito, la cui decisione è oggetto del ricorso in Cassazione, no. Il Tribunale ha ritenuto che la consegna del Foglio Informativo Analitico (F.I.A.) sia un obbligo normativo essenziale e non sostituibile dalla pubblicazione in G.U., poiché solo il F.I.A. riporta tutte le condizioni del rapporto, a fronte di un buono ‘muto’. La Cassazione valuterà la fondatezza di questo principio.

Cosa ha deciso la Corte di Cassazione in questo caso?
La Corte non ha preso una decisione finale sul merito della questione. Ha emesso un’ordinanza interlocutoria con cui ha rinviato la causa, in attesa della decisione di un altro ricorso pendente sulla medesima questione, ritenuta di particolare importanza per l’uniforme interpretazione della legge (valore nomofilattico).

Qual è la questione giuridica fondamentale che la Cassazione dovrà risolvere?
La questione centrale è stabilire se la mancata consegna del Foglio Informativo Analitico, che causa la mancata conoscenza della scadenza del buono da parte del risparmiatore e la conseguente prescrizione del suo diritto al rimborso, integri gli estremi della responsabilità contrattuale dell’intermediario e dia quindi diritto al risarcimento del danno.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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