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Notifica verbale violazione: obbligatoria anche in solido

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 6389/2025, ha stabilito un principio fondamentale in materia di sanzioni per violazioni del codice della strada. Anche se il rappresentante legale di una società, obbligata in solido per l’infrazione commessa da un suo dipendente, è presente al momento della contestazione orale, la notifica del verbale scritto è un atto imprescindibile. La sua omissione impedisce l’esercizio del diritto di difesa e rende nullo l’intero procedimento sanzionatorio. La Corte ha cassato la sentenza del Tribunale di Verona, che aveva invece ritenuto sufficiente la presenza del rappresentante legale, sottolineando che la consegna o notifica successiva del verbale è un requisito non derogabile.

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Pubblicato il 17 settembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Notifica Verbale Violazione: la Cassazione ribadisce la sua necessità

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha riaffermato un principio cruciale per la tutela del diritto di difesa in materia di sanzioni amministrative: la notifica del verbale di violazione al codice della strada è sempre obbligatoria per l’obbligato in solido, anche se il suo rappresentante era presente al momento della contestazione orale. La semplice presenza, infatti, non sostituisce la consegna formale del documento, atto indispensabile per poter impugnare la sanzione.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine dall’opposizione presentata da una società di trasporti contro una cartella di pagamento. La cartella derivava da una sanzione amministrativa per un’infrazione al codice della strada commessa da un suo autista. La particolarità della vicenda risiedeva nel fatto che, al momento della contestazione orale dell’infrazione al conducente, era presente anche il legale rappresentante della società, obbligata in solido al pagamento della sanzione. Tuttavia, a quest’ultimo non era mai stata consegnata né notificata una copia del verbale scritto. Sia il Giudice di Pace che il Tribunale, in secondo grado, avevano rigettato l’opposizione, ritenendo che la presenza del legale rappresentante fosse sufficiente a considerare assolta la procedura di notifica.

La Decisione della Corte: la notifica del verbale è imprescindibile

Investita della questione, la Corte di Cassazione ha completamente ribaltato la decisione dei giudici di merito. Accogliendo il ricorso della società, ha cassato la sentenza del Tribunale di Verona e ha enunciato un principio di diritto di fondamentale importanza. Secondo la Suprema Corte, la procedura sanzionatoria si articola in tre fasi distinte: l’accertamento dell’illecito, la sua verbalizzazione scritta e la consegna (o notifica) del verbale. Anche in presenza di una contestazione orale immediata, la redazione e la successiva consegna del verbale scritto non possono essere omesse.

Le Motivazioni

La Corte ha motivato la sua decisione sottolineando la distinzione logica e giuridica tra la contestazione orale e la formalizzazione scritta dell’atto. Il verbale non è un mero pro-memoria, ma l’atto formale che cristallizza l’accertamento, descrive i fatti, indica le norme violate e contiene la motivazione della sanzione. È solo attraverso la conoscenza completa di questo documento che il soggetto sanzionato, o l’obbligato in solido, può esercitare compiutamente il proprio diritto di difesa, valutando se e come opporsi alla sanzione.

L’omessa consegna del verbale, quindi, impedisce di fatto tale esercizio. La Corte ha chiarito che la consegna può essere differita rispetto alla contestazione orale, ma non può essere del tutto omessa. Di conseguenza, una procedura che si conclude con la sola contestazione orale, senza mai far pervenire il verbale scritto all’obbligato in solido, è da considerarsi illegittima perché viola il fondamentale diritto di difesa garantito dall’articolo 24 della Costituzione.

Le Conclusioni

Questa ordinanza consolida un orientamento giurisprudenziale a tutela del cittadino e delle imprese. Le implicazioni pratiche sono significative: le amministrazioni non possono considerare assolta la procedura di notifica basandosi sulla semplice presenza del responsabile in solido al momento del fatto. È necessario che una copia del verbale scritto venga sempre e comunque consegnata o notificata formalmente. In caso contrario, l’intero procedimento sanzionatorio è viziato e la pretesa creditoria può essere annullata. Si tratta di una garanzia di trasparenza e correttezza procedurale che rafforza le tutele legali contro gli atti della pubblica amministrazione.

La presenza del legale rappresentante dell’azienda sul luogo dell’infrazione sostituisce la notifica del verbale?
No. La Corte di Cassazione ha chiarito che la presenza fisica del rappresentante della società obbligata in solido non è sufficiente. È sempre necessario che una copia del verbale scritto venga formalmente consegnata o notificata per garantire il diritto di difesa.

Cosa succede se il verbale di una multa non viene mai consegnato all’obbligato in solido?
Secondo la sentenza, l’omessa consegna o notifica del verbale rende annullabile il provvedimento sanzionatorio. L’obbligato in solido, ricevendo successivamente una cartella di pagamento, può opporsi con successo eccependo la mancata notifica dell’atto presupposto.

Perché la consegna del verbale scritto è considerata fondamentale?
La consegna del verbale è fondamentale perché solo attraverso la lettura di tale documento il destinatario può conoscere in modo completo e formale i dettagli della violazione contestata, i motivi della sanzione e le modalità per difendersi. Senza questo atto, l’esercizio del diritto di difesa sarebbe gravemente compromesso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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