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Liquidazione giudiziale: bilanci validi anche se tardivi

Una società ha impugnato la sentenza che apriva nei suoi confronti la liquidazione giudiziale, sostenendo l’attendibilità dei propri bilanci. La Corte d’Appello, avvalendosi di una relazione del Curatore che confermava la coerenza dei dati contabili nonostante il deposito tardivo, ha accolto il reclamo. La decisione ha revocato la liquidazione giudiziale, stabilendo che la società non superava le soglie di legge per essere soggetta alla procedura.

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Liquidazione Giudiziale: Il Deposito Tardivo dei Bilanci Non Ne Invalida l’Attendibilità

L’apertura di una procedura di liquidazione giudiziale rappresenta un momento critico per qualsiasi impresa. Una recente sentenza della Corte d’Appello di Ancona offre importanti chiarimenti su uno degli aspetti più dibattuti: l’attendibilità dei bilanci depositati in ritardo. La Corte ha stabilito che la tardività formale non compromette necessariamente la validità sostanziale dei documenti contabili, se questi trovano riscontro nella documentazione aziendale.

Il Caso: Reclamo Contro l’Apertura della Procedura

Una società si è vista aprire la procedura di liquidazione giudiziale dal Tribunale di Ascoli Piceno. Il Tribunale aveva basato la sua decisione sulla presunta inattendibilità degli ultimi tre bilanci della società. Le ragioni di tale valutazione erano duplici: i bilanci erano stati depositati nel registro delle imprese solo dopo la presentazione della domanda di liquidazione e, inoltre, erano privi delle necessarie note integrative.

Contro tale decisione, la società ha proposto reclamo alla Corte d’Appello, sostenendo l’erroneità della valutazione del Tribunale e chiedendo la revoca della procedura. Nel giudizio di secondo grado, si è costituita una società creditrice, chiedendo il rigetto del reclamo, mentre un’altra parte è rimasta contumace.

L’Intervento Decisivo del Curatore

Per dirimere la questione, la Corte d’Appello ha ritenuto necessario acquisire maggiori informazioni, chiedendo una relazione dettagliata al Curatore nominato dal Tribunale. Questo passaggio si è rivelato cruciale.

Il Curatore ha condotto un’analisi approfondita, confrontando le scritture contabili, i registri IVA e i bilanci degli anni 2021-2023 con le fatture elettroniche acquisite dall’Agenzia delle Entrate. Dall’esame è emersa una “sostanziale corrispondenza e coerenza” tra i documenti. Sebbene il Curatore abbia notato una certa staticità in alcune voci di credito e debito, ha confermato che la struttura dei bilanci era conforme agli schemi di legge e che la tenuta contabile era corretta. Di conseguenza, i bilanci, seppur depositati tardivamente e privi di note, sono stati giudicati attendibili in quanto conformi alla documentazione contabile esaminata.

Le Motivazioni della Decisione sulla liquidazione giudiziale

Sulla base degli accertamenti del Curatore, la Corte d’Appello ha ribaltato la decisione di primo grado. I giudici hanno affermato che, nonostante le irregolarità formali (deposito tardivo e assenza di note integrative), i bilanci erano sostanzialmente affidabili. Questa affidabilità ha permesso di accertare che la società reclamante non superava le soglie patrimoniali, di ricavi e di indebitamento previste dall’art. 2, lett. d, del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCI).

Il mancato superamento di tali soglie è un requisito fondamentale per essere esonerati dalle procedure di liquidazione giudiziale. Pertanto, la Corte ha accolto il reclamo e ha revocato la dichiarazione di apertura della procedura. È interessante notare la decisione sulle spese legali: la Corte le ha interamente compensate tra le parti per entrambi i gradi di giudizio. La motivazione risiede nel fatto che la società reclamante non aveva pienamente assolto al proprio onere probatorio, costringendo la Corte a esercitare i propri poteri officiosi per accertare la verità dei fatti.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa sentenza offre due importanti spunti di riflessione. In primo luogo, riafferma il principio secondo cui la sostanza prevale sulla forma: un’irregolarità formale come il deposito tardivo di un bilancio non è sufficiente, da sola, a renderlo inattendibile se il suo contenuto è supportato da prove documentali concrete. In secondo luogo, sottolinea l’importanza per l’imprenditore di fornire sin da subito al giudice tutte le prove necessarie a dimostrare la propria situazione. Sebbene in questo caso la società abbia ottenuto la revoca della liquidazione, il non aver assolto pienamente all’onere probatorio ha comportato la compensazione delle spese, evidenziando come una difesa incompleta possa avere comunque conseguenze negative.

Un bilancio depositato in ritardo e senza note integrative è sempre inattendibile ai fini di una liquidazione giudiziale?
No. Secondo la sentenza, se i dati contabili del bilancio sono confermati da altra documentazione (come fatture elettroniche, registri IVA e scritture contabili), il bilancio può essere considerato attendibile nonostante le irregolarità formali del deposito tardivo e dell’assenza di note integrative.

Perché la Corte ha revocato la procedura di liquidazione giudiziale in questo caso?
La Corte ha revocato la procedura perché, sulla base dei bilanci ritenuti attendibili dopo la verifica del Curatore, è stato accertato che la società non superava le soglie di attivo patrimoniale, ricavi e debiti previste dalla legge (art. 2, lett. d, CCI) per essere assoggettata a tale procedura.

Cosa succede se una società non fornisce prove sufficienti a sua difesa nel corso di un procedimento per liquidazione giudiziale?
Anche se la società ottiene un risultato favorevole, il non aver assolto pienamente al proprio onere probatorio può avere conseguenze. In questo caso, ha portato la Corte a compensare interamente le spese di lite, poiché il giudice ha dovuto attivare i propri poteri officiosi per accertare i fatti, un’attività che sarebbe stata onere della parte.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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