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Interessi Moratori Usura: La Cassazione Chiarisce

Una società finanziata ha citato in giudizio il proprio istituto di credito, sostenendo che il tasso di interesse di mora applicato al loro contratto del 2009 fosse usurario. La Corte di Cassazione, pur correggendo l’errore di diritto della corte d’appello e affermando che la disciplina anti-usura si applica anche agli interessi moratori, ha respinto il ricorso. Applicando la corretta formula di calcolo per il periodo in questione, la Corte ha stabilito che il tasso pattuito del 9,40% era inferiore alla soglia legale di usura, calcolata all’11,235%. Il punto chiave della decisione è la chiara metodologia per verificare l’usura sugli interessi moratori per i contratti più datati.

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Interessi Moratori e Usura: La Cassazione Detta le Regole di Calcolo per i Vecchi Contratti

La questione degli interessi moratori e usura rappresenta un tema caldo nel contenzioso bancario. Con l’Ordinanza n. 11268 del 26 aprile 2024, la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi, offrendo un chiarimento cruciale sulla metodologia di calcolo della soglia usuraria per i contratti di finanziamento stipulati prima delle modifiche legislative del 2011. La decisione, pur respingendo il ricorso specifico, corregge un errore di diritto dei giudici di merito e consolida un principio fondamentale a tutela del debitore.

I Fatti del Caso: Un Finanziamento Sotto la Lente

Una società, insieme ai suoi garanti, aveva stipulato un contratto di finanziamento fondiario con un istituto bancario nel gennaio 2009. Anni dopo, la società ha avviato una causa legale sostenendo che le clausole relative agli interessi di mora fossero usuraie. In particolare, il tasso di mora pattuito era del 9,40%, a fronte di un tasso soglia, secondo i calcoli della società, pari all’8,090% per quel periodo. La richiesta era di accertare l’usura, ottenere la conversione del contratto in un finanziamento gratuito e il risarcimento dei danni.

Il Percorso Giudiziario e l’Errore dei Giudici di Merito

Sia il Tribunale di primo grado che la Corte d’Appello avevano respinto le domande della società. La Corte d’Appello, in particolare, aveva basato la sua decisione su un presupposto giuridico errato: che gli interessi di mora, avendo natura risarcitoria e non corrispettiva, fossero esclusi dall’ambito di applicazione della legge anti-usura (L. 108/1996). Questa interpretazione, tuttavia, si poneva in contrasto con l’orientamento consolidato della stessa Corte di Cassazione.

Interessi Moratori e Usura: La Correzione della Cassazione

La Suprema Corte, nell’esaminare il ricorso, ha innanzitutto ribadito un principio ormai pacifico, sancito dalle Sezioni Unite con la celebre sentenza n. 19597 del 2020: la disciplina anti-usura si applica anche agli interessi moratori. La loro funzione sanzionatoria per l’inadempimento non li esclude dal novero dei costi legati all’erogazione del credito che devono rispettare i limiti di legge. La Corte di Cassazione ha quindi proceduto a una “correzione in diritto” della motivazione della sentenza d’appello, pur senza accogliere il ricorso.

Il Calcolo Decisivo: Come si Determina il Tasso Soglia Usura?

Il cuore della decisione risiede nella metodologia di calcolo del tasso soglia per i contratti stipulati, come quello in esame, nel periodo compreso tra il 1° aprile 2003 e il 30 giugno 2011. La Corte ha applicato la formula matematica indicata dalle Sezioni Unite per questo specifico arco temporale:

(T.e.g.m. + 2,1%) x 1,5

Dove:
* T.e.g.m. (Tasso Effettivo Globale Medio) per i mutui a tasso fisso all’epoca era del 5,39%.
* 2,1% era la maggiorazione media per i casi di ritardato pagamento rilevata dai decreti ministeriali dell’epoca.
* 1,5 è il coefficiente di moltiplicazione (aumento della metà) previsto dalla legge anti-usura nella sua formulazione originaria.

Applicando la formula al caso di specie, il calcolo corretto del tasso soglia usura risulta essere:

(5,39% + 2,1%) x 1,5 = 7,49% x 1,5 = 11,235%

Poiché il tasso di mora contrattuale era del 9,40%, e il tasso soglia correttamente calcolato era dell’11,235%, è evidente che non vi era alcun superamento. Pertanto, nonostante l’errore di diritto della Corte d’Appello, la sua decisione di rigettare la domanda di usura era nel merito corretta.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso perché, al di là dell’erronea motivazione in diritto della sentenza impugnata, l’applicazione dei corretti principi e della giusta formula di calcolo portava comunque a escludere la natura usuraria degli interessi pattuiti. I giudici hanno sottolineato come i decreti ministeriali che rilevano i tassi medi costituiscano fonti integrative del diritto, che il giudice deve conoscere e applicare (principio iura novit curia). La Corte ha così fornito una guida chiara e definitiva per la valutazione dell’usura sui tassi di mora per i contratti stipulati in quel preciso periodo storico, dissipando le incertezze interpretative.

Le Conclusioni

Questa ordinanza consolida due punti fondamentali. In primo luogo, riafferma senza ombra di dubbio che la verifica dell’usura deve essere condotta anche sugli interessi moratori. In secondo luogo, stabilisce con precisione la formula da utilizzare per i contratti antecedenti al 2011, fornendo a operatori del diritto, banche e clienti uno strumento certo per valutare la legittimità delle clausole. La decisione dimostra che non è sufficiente che un tasso di mora sia elevato per essere considerato usurario; è necessario che superi una soglia calcolata secondo una metodologia specifica e rigorosa dettata dalla giurisprudenza di legittimità.

Gli interessi moratori sono soggetti alla disciplina anti-usura?
Sì. La Corte di Cassazione conferma, basandosi su precedenti pronunce delle Sezioni Unite, che la legislazione anti-usura si applica anche ai tassi di interesse moratori, in quanto rappresentano un costo connesso all’erogazione del credito.

Come si calcola il tasso soglia per gli interessi moratori su un contratto di finanziamento del 2009?
Per i contratti stipulati tra il 1° aprile 2003 e il 30 giugno 2011, il tasso soglia per gli interessi moratori si calcola con la formula: (T.e.g.m. + 2,1%) x 1,5. Nel caso specifico esaminato dalla Corte, questo calcolo ha portato a una soglia dell’11,235%.

Se il tasso di mora supera la soglia usura, l’intero contratto diventa gratuito?
No. La sentenza, richiamando principi consolidati, chiarisce che se solo il tasso degli interessi moratori risulta usurario, la sanzione consiste nel non dover pagare alcun interesse di mora. Il debitore rimane comunque obbligato a restituire il capitale e a versare gli interessi corrispettivi, se lecitamente pattuiti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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